RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE

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V

L'arrivo di Nadia e Lu era stata una benedizione per tutti: a quanto pare le due si erano specializzate nell'ambito informatico, in altre parole erano hacker formidabili in grado di fare magie al computer.

In due giorni eseguirono un controllo incrociato sulle riprese delle telecamere di sorveglianza ottenute, individuando il momento in cui Carla era stata presa: un solo rapitore, a viso coperto, un uomo di media altezza con un fisico abbastanza pre...

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In due giorni eseguirono un controllo incrociato sulle riprese delle telecamere di sorveglianza ottenute, individuando il momento in cui Carla era stata presa: un solo rapitore, a viso coperto, un uomo di media altezza con un fisico abbastanza prestante. Approfittando di un momento in cui Carla era sola, egli le si avvicina di soppiatto, le preme un fazzoletto sulla bocca facendole perdere i sensi e se la porta via, allontanandosi in auto. Doveva essere un professionista, e particolarmente abile dato che nessuno di era accorto di nulla al momento dell'accaduto. L'auto tuttavia non era intestata né a Francisco, né alla sua azienda, né a qualcuno a lui riconducibile: era un'auto rubata in un parcheggio vicino (senza telecamere di sorveglianza nei paraggi ovviamente). Il che avrebbe potuto anche avere un senso: Francisco avrebbe potuto affidare il lavoro sporco a qualcuno, ma questo qualcuno avrebbe certamente preteso la propria parte, e non risultavano pagamenti sospetti. Il che le portava ad escludere il coinvolgimento di Francisco e delle sue cantine, ossia ad un punto morto, poiché quella rappresentava l'unica pista che avevano. Ad eccezione del bracciale trovato dai ragazzi.

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In seguito a tali rivelazioni, Samuel, Guzman, Ander, Omar, Rebeka, Cayetana, Valerio, Lu e Nadia si rincontrarono per confrontarsi sulla situazione, alquanto critica. Dovevano ripartire da zero. Magari era sfuggito loro qualcosa, magari dovevano osservare le cose da una prospettiva differente.

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Nel mentre Carla era stata lasciata sempre lì, abbandonata a se stessa, senza acqua o cibo. Non capiva se fosse giorno o notte, non comprendeva chi l'avesse presa e perché l'avesse fatto. A questo punto, si chiedeva perché non l'avesse fatta ormai sparire. Immersa in questi pensieri, tremava. Ad un tratto sentì dei passi avvicinarsi, qualcuno stava per entrare. Presto avrebbe avuto una risposta a quelle sue domande.

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Samu era preso dallo sconforto più totale... se prima aveva intravisto uno spiraglio di speranza, ora non aveva la più pallida idea di come trovare Carla. Se ne andò, affranto. Guzman fece per seguirlo, tuttavia Lu lo fermò e raggiunse il ragazzo per parlargli.

-Yo siempre voy a proteger a los míos. La troveremo. No matter what it takes.

 No matter what it takes

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E lo accompagnò a casa. Nessuno dei due aprì bocca durante il tragitto. Una volta arrivati, Samu si mise a preparare qualcosa da mangiare, mentre Lu prese il computer per verificare nuovamente una questione precedentemente analizzata con Nadia. Però il computer era scarico. Samuel le consigliò di cercare il caricatore nella stanza del fratello. Lu lo trovò quasi subito, ma la sua attenzione fu colta da una serie di bracciali, posti sopra al comodino.

-Samuel.

La voce le tremava. L'amico arrivò e lei glieli indicò. Si guardarono, paralizzati.

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