A Las Encinas è tempo di festeggiamenti: i ragazzi hanno conseguito il diploma e sono pronti a godersi l'estate. Ma quando una loro vecchia amica scompare, dovranno affrontare una corsa inarrestabile contro il tempo e trovare la ragazza prima che si...
Attraversando quell'inferno di fuoco, Samuel corse fuori, dove l'aspettavano la polizia, gli amici, l'ambulanza e i pompieri, che stavano tentando di domare l'incendio. Subito venne soccorso dai medici, i quali posero Carla su una barella e intervennero immediatamente per rianimarla, sotto gli occhi increduli e assai preoccupati di Lu, Ander, Omar, Nadia, Guzman, Valerio, Cayetana e Rebeka.
-Sta collassando, veloci! Defibrillatore e ossigeno!
Nel mentre altri dottori si apprestarono a medicare Samuel, che riportava diverse ustioni, sulle braccia in particolare. Quindi gli amici si raccolsero attorno a lui, cercando di confortarlo in qualche modo. Era un eroe, dicevano, ma lui non si sentiva affatto tale, tutt'altro. Era riuscito a salvare Carla, certo, ma aveva abbandonato Nano. Lo odiava, era lui il responsabile di tutto, ma restava pur sempre suo fratello, la sua famiglia, e la famiglia non si tradisce. Questo senso di colpa se lo sarebbe portato nella tomba.
-Ti prego Carla, respira, respira, respira. Non posso perdere anche te. Ti scongiuro. Respira.
Pensò intensamente Samuel.
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E in quel momento, in ospedale, Carla respirò. Era salva.
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Le era stato indotto il coma, per facilitare al suo organismo il recupero, ma presto si sarebbe svegliata.
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-Che è successo là dentro?
-Dov'è Nano?
-Abbiamo sempre avuto la verità davanti agli occhi...
-Cos'ha fatto a Carla?
Samuel era sommerso da questo mare di domande, ma non era in grado di rispondere: anche se fisicamente si trovava lì fuori, e pertanto il suo corpo, seppur ferito, era salvo, al contrario la sua anima era rimasta intrappolata tra le fiamme e ivi sarebbe rimasta, destinata alla dannazione in eterno.
Caino e Abele. Fratello contro fratello. La storia si ripete, inesorabile e implacabile. E Samu non credeva nel perdono di Dio.
Per cui Ander, Guzman e tutti gli altri, ora stavano interrogando un mero involucro, vuoto, privo di spirito.
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Le fiamme gli si riflettevano sugli occhi scuri, Valerio aveva lo sguardo rivolto verso l'incendio, che oramai era stato domato e si stava estinguendo. Lucrecia gli si avvicinò, abbracciandolo forte. E lui ricambiò. Entrambi avevano compreso la triste verità: che Samuel, per salvare l'amata, aveva dovuto pagare un prezzo altissimo, troppo caro.
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