OMAR E ANDER

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II

Omar non riusciva a prendere sonno. Stava osservando Ander, che invece dormiva tranquillo, bello e beato come un angelo. Non era molto legato a Carla, e, in tutta sincerità, effettivamente era più preoccupato per Samu e per come avrebbe affrontato la situazione. Era ormai palese quanto lui la amasse, sebbene non lo avesse mai ammesso apertamente. Tuttavia ad Omar era bastato vedere la sua espressione appresa la notizia della scomparsa di Carla: uno sguardo indecifrabile, paralizzato, in preda allo sconforto più totale. Se fosse sparito Ander, probabilmente Omar avrebbe provato lo stesso. Si promise quindi che avrebbe aiutato l'amico in ogni modo possibile.

Il giorno seguente, mentre il fidanzato era sotto la doccia, Ander sentì il suo telefono squillare: era Nadia. Voleva solo informare il fratello che lei e Lu stavano tornando a Madrid, non dovevano sostenere esami importanti e avevano intenzione di dare il proprio contributo nelle ricerche.

Dopodiché Ander uscì di casa, volendo rendersi utile in qualche modo. Si ricordava perfettamente di come, due anni prima circa, dopo che lui aveva confessato la propria malattia, Carla lo avesse avvicinato, cercando di fargli forza e offrendogli sostegno. Sebbene tutti la giudicassero una ragazza fredda, altera e manipolatrice, lui sapeva che la marquesita era in realtà molto fragile e insicura, bisognosa di tanto affetto, di un amore vero e reale.

D'un tratto un flashback dell'anno passato gli attraversò la mente e gli fu immediatamente chiaro cosa fare: solamente insieme avrebbero avuto qualche possibilità di trovare la loro amica, così come soltanto insieme erano riusciti a proteggere Lu

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D'un tratto un flashback dell'anno passato gli attraversò la mente e gli fu immediatamente chiaro cosa fare: solamente insieme avrebbero avuto qualche possibilità di trovare la loro amica, così come soltanto insieme erano riusciti a proteggere Lu.

Polo avrebbe di certo desiderato questo, e, nel mentre, avrebbe vegliato lui su Carla, come un angelo custode.

Polo avrebbe di certo desiderato questo, e, nel mentre, avrebbe vegliato lui su Carla, come un angelo custode

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