𝒾𝓃𝓉𝓇ℯ𝒸𝒸𝒾ℴ 𝒹𝒾 𝒶𝓃𝒾𝓂ℯ;

7.9K 362 295
                                    

(12)

sᴏɴɢ:ʀᴏᴄᴋᴇᴛ ᴍᴀɴ, ᴇʟᴛᴏɴ ᴊᴏʜɴ

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

sᴏɴɢ:
ʀᴏᴄᴋᴇᴛ ᴍᴀɴ, ᴇʟᴛᴏɴ ᴊᴏʜɴ

n: red

Jimin si guardò allo specchio, esaminando il proprio viso teso, cercando di darsi coraggio.
Portò le mani tremanti al lavabo del bagno, aprendo l'acqua fredda e facendola scorrere sui polsi, portandone qualche goccia sulle guance infuocate.
Non sapeva davvero cosa gli fosse preso.
Perché diavolo aveva chiesto a Jungkook di rimanere a dormire?!
Quando aveva chiesto al corvino di restare per la notte non aveva soppesato bene il peso di quella richiesta.
Non si sentiva pronto per un eventuale passo più... importante.
Sapeva, grazie anche alle varie rassicurazioni e momenti di fiducia che aveva vissuto con il corvino, che sicuramente non avrebbe preteso da lui di fare un passo importante come quello di perdere la verginità, così, su due piedi, proprio quella sera.
Eppure aveva paura lo stesso.
E se Jungkook avesse inteso il restare a dormire con lui in quel senso?
Se adesso avesse delle aspettative verso di lui?
Aspettative alte, che non avrebbe saputo rispettare o eguagliare?
Jimin si ritrovò a tremare.
Si pentì immediatamente della propria bocca troppo larga e del proprio cervello che poco prima sarebbe potuto restare zitto.

Si mordicchiò il labbro tremante, guardandosi allo specchio ogni tanto, mentre si toglieva la divisa e metteva sù una felpa larga che gli arrivava poco sopra le ginocchia.

Solitamente dormiva così per stare più comodo, solo che ora non sapeva se questo outfit avrebbe avuto qualche influenza sul corvino.
Certo, Jimin aveva paura di un passo enorme come il sesso vero e proprio, ma... questo non voleva dire che non avrebbe voluto fare proprio nulla.
Così, realizzando che ci stesse mettendo decisamente troppo tempo, si risvegliò, sbattendo gli occhi e uscendo dal bagno, così da raggiungere il corvino che lo stava aspettando da più di venti minuti sul suo letto.

«Sei vivo.
Pensavo fossi caduto nel bidè.»

Disse il corvino, gli occhi che immediatamente andarono alle gambe scoperte di Jimin.

«Cazzo, porca puttana.» Imprecò.

Jimin arrossì, le mani minute andarono all'orlo della felpa, cercando di allungarla il più possibile, ma questa tornò su pigramente, non reggendogli il gioco.

«S-Scusa se... Cioè, dormo così di solito, ma se vuoi p-posso mettere qualcosa sotto.»
Mormorò a bassa voce.

Jungkook scosse la testa, facendo segno al biondino di avvicinarsi, così da raggiungerlo sull'orlo del letto.
Il biondo acconsentì, sedendosi timidamente e voltandosi verso l'altro.

THE POETRY BOY | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora