𝓁𝒶 𝓅𝓇𝒾𝓂𝒶 𝓋ℴ𝓁𝓉𝒶;

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sᴏɴɢ:ᴍᴀɴɪᴀᴄ, ᴍɪᴄʜᴀᴇʟ sᴇᴍʙᴇʟʟᴏ

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sᴏɴɢ:
ᴍᴀɴɪᴀᴄ, ᴍɪᴄʜᴀᴇʟ sᴇᴍʙᴇʟʟᴏ

n: red red red!

Avevano corso come due folli.
Avrebbero dovuto essere entrambi da altre parti, in quel momento, altrove.
Jimin, dopo la biblioteca, avrebbe dovuto essere in stanza di Taehyung per ripetere insieme gli argomenti per le lezioni del giorno dopo.
Jungkook avrebbe dovuto, invece, essere in aula per gli allenamenti di scherma, dove lo attendeva Yoongi.
Ma nessuno dei due aveva rispettato i propri impegni.
Erano presi dalla frenesia, erano presi dalla voglia di conoscersi, di mettere in contatto i loro corpi in un modo mai provato prima.
Le loro anime si erano già sfiorate, si erano già accarezzate.
Quel passo avrebbe determinato solo la chiusura di un unione già iniziata.

«Vieni qui.»

Disse Jungkook, chiudendo la porta della camera e sbattendoci contro Jimin.
Il biondo sorrise furbamente, mordendosi il labbro.

«Cazzo, non so da dove iniziare.
Sei un cazzo di banchetto.»

Jungkook lo baciò, facendo scontrare le loro labbra, la lingua che subito picchettò la gemella per iniziare una danza scandalosa.
Jimin si ritrovò a gemere nel bacio, mentre la lingua si scontrava con quella del corvino, il ragazzo su di lui che lo toccava ovunque.
Il biondo ebbe a malapena il tempo di percepire le mani di Jungkook dietro le ginocchia che quest'ultimo lo prese in braccio, ponendosi tra le sue gambe e pressandolo contro la porta.
Le loro intimità dure si scontrarono, facendo sospirare entrambi.

«J-Jungkook-ah...»
Jimin inclinò la testa, gli occhi chiusi mentre il corvino vezzeggiava con la lingua il suo collo, mordendolo.

«Mi f-fai male quando mi mordi c-così.
Mi lasci i s-segni.»

Jimin tirò i capelli dell'altro, mentre quest'ultimo era intento a fargli un succhiotto in corrispondenza del Pomo D'Adamo.

«È proprio questo il punto, piccolo.
Che a te piace quando ti faccio male.
Ed io...»

Jungkook gli leccò la mandibola, salendo alla guancia e mordendola.

«Io impazzisco sapendo di poterti far male così.»

«Ah, J-Jungkook.»
Il biondo allacciò meglio le gambe intorno al bacino del corvino.
«Sul letto, ti prego...»

«Gli ordini qui li do io
Ringhiò il corvino.

Jungkook camminò, portando entrambi sul materasso, senza mollare nemmeno per un secondo il collo dell'altro.
A Jimin faceva male la pelle.

THE POETRY BOY | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora