ᴛʜᴇ ʟᴀsᴛ ᴄʜᴀᴘᴛᴇʀ
sᴏɴɢ:
ᴛʜᴇ ɴɪɢʜᴛ ᴡᴇ ᴍᴇᴛ, ʟᴏʀᴅ ʜᴜʀᴏɴJimin non riusciva a smettere di sorridere, il suo cuore rischiava di scoppiare.
Gli esami erano finiti, le ultime lezioni erano volate come petali di ciliegio al vento.
Tutti erano in agitazione, tutti che correvano avanti ed indietro cercando di recuperare gli ultimi abiti sparsi per le camere, pronti per fare le valigie e tornare a casa per la fine dell'anno scolastico.
Jimin e gli altri avevano non solo raggiunto la fine dell'anno scolastico, ma anche la fine del percorso nell'Istituto, avendo sostenuto le prove per il diploma.
Il biondo, senza sorprendere realmente nessuno, aveva ottenuto le votazioni più alte di tutti, subito dopo di lui il corvino che tanto amava.
Erano stati nominati i migliori studenti degli ultimi cinque anni, Jimin che brillava nelle materie scientifiche, Jungkook che era il prodiglio della letteratura e della scrittura.
Era tutto perfetto, così perfetto che Jimin non riusciva ancora a realizzare che stava vivendo probabilmente uno dei momenti e dei periodi più importanti della sua vita.
Jungkook era un promettente scrittore, la casa editrice già gli aveva proposto un contratto per altri libri, e Jimin già aveva trovato il giusto percorso di studi da fare: sarebbe andato all'Università ed avrebbe brillato anche lì, dimostrando per l'ennesima volta che anche un ragazzo con più difficoltà nell'apprendimento come lui poteva riuscire ad essere competente, esattamente come tutti gli altri.
Perché era questa la verità.
Jimin non era diverso, erano solo gli altri che ora dovevano capirlo.
Jungkook lo aveva aiutato a scegliere la giusta facoltà, insieme avevano scelto che corsi fare e come organizzare la nuova vita che li attendeva.
Inoltre, Jimin avrebbe vissuto a casa di Jungkook per un po', praticamente per tutte le vacanze, poi successivamente i due avrebbero affittato un appartamento, o forse l'avrebbero comprato visto che ora il corvino era ricco sfondato, ed i due avrebbero cominciato una convivenza insieme, costellata di quotidianità, di amore e di quel pizzico di lussuria che sicuramente avrebbero continuato a sperimentare nella nuova dimora condivisa.
Ora, l'ultimo step da superare insieme, era uno solo.
In realtà non era nemmeno un vero e proprio step o una sfida, ma Jimin avvertiva comunque questo passo come molto importante, sentiva che c'era tanta responsabilità in gioco.
Il padre di Jungkook sarebbe venuto a trovarli, con la scusa di fornirgli altre valigie per i vestiti e scatoloni per portare tutto ciò che avevano nelle camere, portando con sé però anche la madre di Jungkook.
Jimin avrebbe dovuto conoscere la madre del corvino e moriva dalla paura, perché voleva davvero avere una buona impressione su di lei.
Non sapeva perché, ma sentiva che la madre del corvino era quasi il fulcro di ogni cosa.
Per Jungkook lei era importante, era tutto, e Jimin avrebbe venduto il proprio fegato per assicurarsi un posticino nel loro rapporto.
Voleva dimostrare alla madre di Jungkook che lui sarebbe stato in grado di amare suo figlio, che era la persona giusta per lui.
Ed ecco perché ora, con lo sguardo un po' preoccupato e perplesso, il biondo era seduto sulle panchine del giardino della scuola, in attesa del suo amato che alla reception dell'Istituto era andato a prendere i propri genitori per portarli lì.
Jimin non aveva mai avuto così tanta ansia in vita sua come in quel momento, stava letteralmente sudando.
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THE POETRY BOY | JIKOOK
Fanfictionlo studente park jimin, fresco di rottura con il suo ragazzo epocale con cui ha programmato un futuro da sogno, un giorno scenderà a patti con il diavolo in persona, il misterioso jeon jungkook, pur di farsi insegnare le arti della seduzione e del s...