𝓁ℯ 𝓂𝒾𝓁𝓁ℯ ℯ𝒹 𝓊𝓃𝒶 𝒻ℴ𝒷𝒾𝒶;

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sᴏɴɢ:ᴡʜᴀᴛ ɪs ʟᴏᴠᴇ, ʜᴀᴅᴅᴀᴡᴀʏ

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sᴏɴɢ:
ᴡʜᴀᴛ ɪs ʟᴏᴠᴇ, ʜᴀᴅᴅᴀᴡᴀʏ

Jimin era un po' terrorizzato rispetto alla piega che stavano prendendo gli avvenimenti di quella sera.
Certo, aveva programmato di chiedere scusa al corvino, magari non proprio quel giorno e così su due piedi, ma comunque aveva intenzione di farlo.
Ciò che non era in programma era che il corvino gli chiedesse di fare lo stesso la lezione.
Sinceramente Jimin immaginava che il corvino minimo lo avrebbe odiato a morte per settimane, e che quindi le loro lezioni avrebbero subito un brutale ritardo.
Ed invece... Ed invece Jungkook voleva fare la lezione.
Anzi, addirittura voleva recuperare anche quella precedente che non avevano avuto!
Il biondo non sapeva davvero cosa aspettarsi.
Cosa avrebbero fatto?
Cosa, Jungkook, gli avrebbe fatto?
Jimin avrebbe mentito a sé stesso se avesse detto che non aveva paura.
Diavolo, la cazzofobia era ancora molto forte in lui!
Di certo non poteva sparire da un giorno all'altro.
Fare finalmente sesso e buttarsi alle spalle tutto, per lui, era fondamentale.
Suo padre aveva così tante aspettative su di lui, e di certo non avrebbe accettato come scusa questa sua fobia.
Non avrebbe accettato come scusa neanche il fatto che Jimin fosse proprio goffo quando si trattava di fare qualcosa con il proprio corpo, un corpo che Wonho gli diceva sempre che fosse troppo in carne.
Tutto questo lo rendeva dannatamente insicuro.

Jimin era nel panico, si stava davvero agitando, più specificatamente si stava agitando seduto sul materasso di Jeon Jungkook, mentre aspettava che quest'ultimo finisse di lavarsi i denti e di farsi una doccia veloce.
Il biondo lo stava aspettando con la gola secca, le mani che erano nascoste nella felpa enorme poiché improvvisamente fredde.
Dentro di sé sapeva che poteva concedersi il lusso di rilassarsi un pochino, eppure non ci riusciva.
Sapeva che Jungkook non avrebbe corso, che avrebbe usato le safewords, che sarebbe andato con calma e che lo avrebbe trattato con cura.
Eppure, Jimin aveva timore lo stesso.
In fondo, forse la sua ansia non era solo rispetto alla lezione, ma anche rispetto al fatto che Jimin aveva iniziato ad avere strane voglie.

Si era masturbato pensando al corvino.

Cosa che non aveva mai fatto, o almeno, non si era mai toccato pensando specificatamente a qualcuno.
Nemmeno con Wonho.
E mentre si toccava...
Oh, mentre si toccava aveva immaginato delle cose così sporche, delle porcherie così sconce, che alla fine si era vergognato di sé stesso.
Era normale che avesse immaginato le mani piene di vene sporgenti di Jungkook sul proprio sedere?
Era normale che avesse immaginato di cavalcare il corvino?
Mentre questo gli sussurrava quanto fosse un bravo ragazzo?

Jimin stava pensando seriamente di rivolgersi ad un complesso parrocchiale.

«Perché sei tutto rosso, gnomo?
Non ti ho nemmeno ancora sfiorato.»

THE POETRY BOY | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora