Capitolo 12

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Il sole risplendevain quella tiepida giornata di settembre, Edmund Avery si svegliò di buon ora, contento di poter passare una giornata in compagnia di Andromeda, Jaques ed Heather. Uscì di casa radente, si smaterializzó a casa Tonks e dopo aver salutato Andromeda, i due si smaterializzarono nel villaggio di Budleigh Babberton, "Oggi avevo in mente di andare al Sant James Park. Per te va bene?" chiese l'uomo mentre si stavano avvicinando alla casa del fratello , "Certo, però vediamo anche se Jacques ed Heather sono d'accordo" disse Andromeda, "Ovvio". I due arrivarono davanti alla porta di casa, bussarono tre o quattro volte senza ricevere risposta, "Jacques, siamo noi, aprirci" urlò Edmund fuori alla porta senza ricevere nessuna voce dall'altra, "Magari stanno dormendo?", "Sono tutti e due mattiniero. Se non ci rispondo ancora entriamo e andiamo a vedere se va tutto bene" disse con tono serio picchiando, di nuovo, il pugno contro la porta, senza ricevere nulla. Preoccupato puntó la bacchetta contro la serratura e dopo aver sussurrato un "Alehomora" la porta si spalancò. L'entrata della casa era buia e fredda, nessun rumore proveniva da lì o da altre parti della casa a differenza del salotto, da cui si sentiva la voce metallizzata del meteorologo, "Probabilmente non ci avranno sentito a causa della televisione" disse Andromeda mettendo piede dentro la casa, "Jaques, Heather siamo qui!" continuó la mora, "Ancora nulla, strano" disse Edmund avanzando verso il salotto, rimanendo paralizzato dalla scena che gli si poneva davanti. "Edmund tutto... Oh Godrick, Jacques! Heather" disse Andromeda avvicinandosi ai corpo, ormai senza vita, dei due amici, "Sono congelati... Edmund che facciamo?" chiese la donna avvicinandosi all'amico, "Dobbiamo chiamare qualcuno. Mando un patronus a Lenore e le chiedo una squadra... Expetro Patronum", dalla bacchetta uscì un meraviglioso cavallo d'argento, che non perse tempo a galoppare fuori dalla casa. I due non dovettero aspettare molto dato che cinque minuti dopo, dentro alla casa, apparvero Sirius, James e altri auror, "Edmund,Andy, cosa è su... Oh santo Aaron!" esclamò Sirius diventando più bianco del solito alla vista dei cadaveri, "Non sappiamo cosa è successo. Siamo arrivati qui, stamattina, e lì abbiamo trovati così" disse Andromeda accanto ad Edmund. Alcuni auror entrarono nel salotto ed iniziarono a ispezionare la stanza, "Black, o Potter, prendi appunti. Jones chiama i guaritori del San Mungo" disse uno degli auror che stava esaminando la stanza. James fece apparire un taccuino e una piuma, "Vai Thomas", "Scrivi:non ci sono segni di lotta, la morte è avvenuta tramite anatema che uccide dato che non ci sono segni di altri incantesimi o di metodi babbani, scrivi anche che è un ipotesi e che non possiamo saperlo per certo ",James scrisse tutto, "Ma adesso che si farà?" chiese Andromeda al cugino, "Arriveranno i guaritori che porteranno i corpi al San Mungo dove faranno dei controlli per sapere dei dettagli. Noi, dopo il loro arrivo, dovremmo andare da Lenore che deve organizzare il tutto, essendo il capo dell'ufficio" spiegò Sirius, "È noi due dovremmo fare qualcosa?", "Dovremmo andare con loro, siamo dei testimoni" disse Edmund in tono amaro, ricordandosi di quanti interrogatori aveva dovuto subire a causa di suo padre. Pochi minuti arrivarono anche i guaritori che portarono i cadaveri al San Mungo mentre gli auror tornarono al ministero insieme ai Andromeda ed Edmund. "Sirius non dovremmo andare da questa parte? È lì che si fanno gli interrogatori" disse Edmund fermandosi nel mezzo del corridoio del reparto Auror, "Ci andremo dopo, prima dobbiamo mandare questo... " disse Sirius indicando il taccuino che aveva in mano, "... A Lenore, essendo il capo della nostra squadra, e poi decide lei e fa tutto lei" continuó il malandrino continuando a camminare per un lungo corridoio fino a che non si fermò davanti ad una porta. La aprì è dentro c'erano vari uffici e una porta alla fine della stanza, "Buongiorno Gwen,Lenore è in ufficio?" chiese Sirius alla signora seduta dietro alla scrivania davanti alla porta, "Si" rispose alzando, per un secondo, la testa, "Grazie", Sirius non sorrise come suo solito e si recò verso la porta. "Gwen sono arrivate quelle ca... Sirius, papà, Andy, come mai qui?" chiese stupita, alzando la testa dal foglio di pergamena che aveva in mano per guardare le tre persone, "Un omicidio" disse Sirius chiudendo la porta, "Che cosa?! Chi è stato ucciso?Andy, papà accomodatevi"disse Lenore indicando le sedie davanti al tavolo, "I tuoi zii" rispose Sirius dando il taccuino in mano alla moglie, che spalancò la bocca per la notizia, "Ma come...cosa è successo ..." boccheggió, "Tu racconteranno tutto loro, sono qui a posta. Andiamo nella stanza per gli interrogatori?" chiese Sirius mettendo un mano sulla spalla della moglie, "Posso raccontare il tutto anche qui, mi fanno troppo male le gambe" disse, con tono di lamento nell'ultima frase, "Perchè ti fanno male le gambe?" chiese Sirius preoccupato, "Sono andata a correre con Lily e Dora domenica. Non sono più atletica come una volta. Comuqnue possiamo iniziare, Sir siediti" disse Lenore facendo comparire una sedia per il marito, "Ma Lenny, secondo il protocollo dovremmo andare nella stanza degli interrogatori", "Secondo il protocollo c'è bisogno di un ^ufficiale^del reparto auror e una stanza. Questo ti pare un salone di belezza?" chiese alzando il sopracciglio, "Non è una stanza idonea. Dovrebbe essere buia, con una sola luce...", il malandrino non ebbe il tempo di continuare la frase che Lenore, grazie ad un colpo di bacchetta, fece chiudere le tende, lasciando l'ufficio chiuso, e face comprare una luce che puntó sul padre e su Andromeda,"Ecco, adesso la stanza è idonea" disse Lenore sicura, "Non ho sposato affatto una persona testarda, nono", "Zitto Sir! Papà, Andy potete iniziare a raccontate" disse mettendosi in una posizione rigida, "Non c'è tanto da dire. Sta mattina siamo andati da loro perché insieme dovevamo fare una passeggiate per la Londra babbana,non ci hanno aperto o riposto e quindi siamo entrati,trovandoli morti,nel salotto" spiegò Andromeda, "Avete visto qualcosa di sospetto arrivando a Budleigh Babberton? Oppure vicino alla casa?" chiese la mora passando lo sguardo dalla cugina  acquisita al padre, "Nulla, era tutto normale come anche nella casa" rispose, sempre, Andromeda, "Mh..."disse Lenore trasformando la sua espressione sera in una espressione pensierosa e portando il suo sguardo sul taccuino,"Da come posso dedurre è tutto frutto della magia, dato che non sembrano essere stati uccidi con metodi babbani ma non ci sono nemmeno segni di lotta... Avete idea di chi potrebbe essere stato?", "No" risposero Edmund e Andromeda in contemporanea, "Io penso che sia stato Ian" disse Sirius guardando la moglie negli occhi, "Lo penso anche io, anche se ho i miei dubbi", "Come dei dubbi? Sai come è fatto quel pazzo di tuo cugino!" sbottó il moro sbalordito dalla risposta della moglie, "Certo che lo so, lo conosco come le mie tasche e appunto per questo che ho i miei dubbi. Ian è quello che è ma non arriverebbe mai a uccidere i suoi genitori, non ne avrebbe motivo", Lenore si beccó uno sguardo confuso da parte del marito, "Sir, zio e zia trattavano sempre bene Ian, lo accontentavano su tutto, poteva fare quello che voleva. Loro li hanno sempre amato e non gli hanno mai dato scuse per far si che li uccidesse", "Mah... Ian è fuori di testa come tuo nonno...", "Sirius conosco bene mio nipote e conoscevo bene mio padre. In certi aspetti sono uguali ma in altri diversi, come Lenore e Mérida. Ian ha qualche rotella fuori posto ma non ucciderebbe mai i suoi genitori. A meno che..." disse Edmund passando lo sguardo dal género alla figlia," A meno che non fosse condizionato da qualcuno. Ma chi potrebbe mai condizionarlo? Lui stava a seguire solo gli ordini del nonno" continuó Lenore prendendosi il mento con due dita, "È tutto confuso e curioso allo stesso tempo. Bisogna indagare! Do questo incarico a qualcuno della squadra...Si, tesoro, potete averlo te, James e Remus (si Remus ora fa l'auror, e si sono tornati i miei, stupendi aggiungerei ahaha, interventi inutili ahahhaha) "disse Lenore notando che il marito stava già per aprire bocca,"Dopo ti vengo a chiamare per firmare il permesso per far uscire i ragazzi da scuola. In quanto a voi, potete anche tornare a casa" continuó rivolta verso i due seduti, ancora, davanti alla sua scrivania. Edmund e Andromeda si alzarono e insieme a Sirius si recarono verso la porta, "Ah papá" lo richiamò Lenore alzandosi dalla sedia per dirigersi alla porta. L'uomo si girò e subito si ritrovò tra le braccia della sua unica figlia, "Ti voglio bene" gli sussurrò la donna per poi staccarsi. Edmund ramase stupito, erano rare le dimostrazioni da accerto da parte della figlia, così come i ^ti voglio bene^ e con la mente mista di pensieri, l'uomo uscì dal ministero insieme all'amica...
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La notizia non mancó di apparire sulla prima pagina della Gazzetta del Profeta e, automaticamente, sulle bocche di tutti nel mondo magico...
"Secondo me per la festa è meglio mettere un vestito nero, sai quello che mi ha comprato mamma in estate" disse Naema al tavolo dei Serpeverde tagliando la salsiccia che aveva nel piatto, "Che ne dici di mettere il completo azzurro carta da zucchero di tua madre? È stupendo" le disse Aaliyah seduta al suo fianco, "Hai ragione! Mi sono dimenticata che mamma me lo aveva. Metterò quello e...", la voce della ragazza fu interrotta da quella del fratello più piccolo, "Nee! Nee! Hai letto la gazzetta di sta sera!" dissw il grifondoro in tono affannato, fermandosi dalla sua corsa, "Ash, che succede?" gli chiese la sorella vedendo il viso preoccupato del ragazzo, "Come? Non sai quello che è successo?!" chiese Ashton gettando in mano alla sorella la Gazzetta del Profeta. Neama prese al volo il giornale e bruscamente lo voltó verso la prima pagina , lasciando che anche le sue amiche leggessero, "Zia Heather e zio Jacques...morti?!" disse scioccata, "Nee ci dispiace" disse le tre amiche ritornando sedute sulle panche, "Mamma e papà ci vengono a prendere domani mattina per il funerale perciò dopo prepara il baule, hanni detto che rimaniamo a casa oer qualche giorno " disse il moro dando un abbraccio alla sorella per poi andare via. Ancora scioccata dalla notizia, Naema abbandonò la cena e salì al dormitorio delle ragazze insieme alle due amiche. La Serpeverde si coricó presto ma non riuscì ad avere un sonno tranquilla. Al mattino si svegliò stanca e con le occhiaie sotto gli occhi, riuscì a portare i suoi averi nella sala di ingresso grazie ad una grande forza di volontà e il supporto, morale e fisico, delle amiche. Arrivata davanti alla Sala di ingresso Naema si separò dalle tre Serpeverde e si uni ai suoi fratelli, "Mamma e papà dovrebbero essere qui tra po... Eccoli lì" disse Regulus, con tono mento entusiasto del solito, indicando la scalinata alla sia destra, da dove scendevano due sagome. Lenore, con un completo nero, era accanto al marito e guardava i tre figli con un sorriso accennato e tirato, stessa cosa il marito, "Dovremmo dirle qualcosa?" sussurrò Ashton, "Ash, in certi casi, è meglio stare zitti" gli rispose il fratello, "Ragazzi! Avete preparato tutto?" chiese Lenore avvicinandosi ai ragazzi,che annuirono, "Bene, allora andiamo. Sir,Nee e Reg fate lievitare i bauli così non li dobbiamo trascinare fino ad Hosgmade", i tre fecero come la donna aveva detto e con i bauli a mezz'aria si avviarono verso il villaggio magico, vicino al castello, "Mamma, quanto tempo resteremo a casa?" chiese Ashton camminando di fianco alla madre, "Non molto, per tua sfortuna. Tornerete dopodomani" rispose Lenore scompigliando i capelli del figlio con una mano. Arrivarono in una stradina deserta, "Ash tu stai con me. Naema e Regulus, dato che ancora non avete fatto l'esame, andrete con vostro padre" disse la mora prendendo la mano del figlio mentre i gemelli prendevano quelle del padre. Poco dopo si ritrovarono davanti alla villa color perla, "Sir, che ne dici di pitturare la casa?Questo color perla mi ha stancato", Sirius guardò la moglie come una che avesse bisogno di uno bravo, "In 37 anni che viviamo in questa casa, ora ti sei stancata di questo colore?" disse il malandrino facendo lievitare i bauli dei figli nelle rispettive camere, "Si, problemi?" chiese voltandosi verso il marito con un sopracciglio alzato e le meni incrociate al petto, "Certo che no tesoro. Dopo aver accompagnato i ragazzi al castello andremo a comprare la vernice" disse intimorito, "Ecco bravo. Ragazzi andate nelle vostre camere a riposare. Vi verrò a chiamare quando dobbiamo andare al funerale" disse Lenore entrando in casa seguita dalla sua famiglia. I tre Black/Avery seguirono gli ordini della madre e andarono nelle loro camere. Verso le quattro del pomeriggio Lenore andò a dire ai figli di prepararsi e poco dopo si ritrovarono tutti e cinque al piano di sotto. "Bene ci siamo tutti... Reg, Ash avete le tasche libere o devo controllare?", i due fecero un segno di negazione con la testa, con faccia seria. Insieme si smaterializzarono davanti alla chiesa del villaggio di Budleigh Babberton, dove erano già radunate un bel po' di persone,"Papà" disse Lenore avvicinandosi al padre ed Andromeda, "Siete arrivati. Ciao ragazzi" disse Edmund con voce rauca abbracciando, in modo un po troppo affettuoso, i suoi nipoti, "Ciao nonno". Dopo aver salutato i due e dopo aver ricevuto alcune condoglianze , la famiglia Black entró nella chiesa. Due bare erano posizionate alla fine della navata, con sopra le foto dei defunti. Lenore fece un grande sospiro e, prendendo per mano l'unica persona che sapeva farla stare bene, si avviò verso le prime panche della chiesa,dove trovarono Remus, Dora, James, Lily, i Weasley, Harry ed Hermione, con i figli piccoli. I cinque si accomodarono e in silenzio aspettarono l'inizio della  messa. Appena la chiesa di fu riempita di maghi e babbani, il sacerdote iniziò la celebrazione e dopo alcuni discorsi da parte di amici e partenti il funerale finì e tutti, dopo un saluto alle bare, uscirono dalla chiesa. "Sei coraggiosa e forte, mamma" sussurrò Regulus avvicinandosi alla madre, "Perchè, tesoro?", "Non sei crollata. Altre persone non sarebbero mai riuscite a mantenere il controllo come hai fatto tu. Ti stimo per questo" disse il ragazzo mettendo una mano intorno alla vita della madre, che fece un sorriso amaro, "Tesoro, non è coraggio o l'essere forte, ma è l" abitudine. A soli 12 anni sono stata costretta a tenere dentro di me tutto quello che provavo, pian piano diventa un instinto naturale, forse anche fin troppo" spiegò la mora alzandosi il colletto del giubbotto per proteggersi dal vento che si era elevato , "Sai che ti stimo lo stesso, vero? Anche se a volte sei una vera rompipluffe", Lenore sorrise e, con grande stupore da parte del figlio maggiore, lo abbracciò. Sciolto l'abbraccio Regulus si recò verso la sorella che teneva per mano la piccola Lily Luna, "Ei, non ho avuto tempo sta mattina ñer dirtelo. Ma la festa la facciamo lo stesso o la annulliamo?" chiese Regulus all'orecchio della sorella, "Annullarla?! Ma sei matto, ci abbiamo messo tanto ad organizzarla. Rimandiamola di qualche giornata, così è anche un momento di sfogo dal brutto momento" disse Naema guardando il fratello con gli occhi spalancati, "Hai ragione! Qualche volta voi serpi dite cose buone", "Parlate della festa di cui ha scritto Albus al nonno?" chiese Lily, "S... Aspetta Albus? Ma lui non è... Dorian! Dovresti dirmi qualcosa?"chiese Naema voltandosi verso il fratello nella stessa posizione in cui si voltò Lenore, verso Sirius, quella mattina," Ehm... Forse ho accennato della festa a James Sirius e Fred, mentre erano com Rose, Albus e Scorpius"disse imbarazzato, "Tu sei un vero demente! Ti avevo detto di nom invitarli perché sono troppo piccoli!" sbottó a voce alta, "Principessa, abbiamo sentito i tuoi toni soavi" disse Sirius avvicinandosi alla figlia, insieme al migliore amico, "Tuo figlio è un vero idiota!", "Stavate parlando della festa, vero?" chiese James, "Si e appunto per questo che Regulus è un idiota! Ha invitato i più piccoli quando sa, che a queste feste, si fa oltre il limite" sbottó la ragazza, "Tesoro, basta che vi moderate con bevande e altro e poi tuo fratello voleva solo far divertire i più piccoli,non farne un dramma! Comuqnue, a proposito della festa, io e James volevamo chiedervi una cosa!" disse Sirius passando lo sguardo al suo migliore amico," Giusto! Possiamo venire anche noi? Non andiamo ad una festa dell'addio al nubilato di Sirius", "Ma siete scemi?! Questa festa è per adolescenti e non per uomini di mezza età! E poi ci mettereste in imbarazzo" disse Naema guardando il padre e lo zio con sguardo serio, "Ma noi ci annoiamo" dissero i due malandrini in contemporanea, "Ma scusa papà, non hai niente di meglio da fare con mamma?" chiese Regulus, leggermente disgustato, "Dimmi quando tua madre sta a casa senza Lily e Nynphadora. Quelle tre sono peggio di noi, non si staccano mai...", le parole dell'uomo furono interrotte da uno schizzo di acqua, "Ma cosa...?", non ebbe il tempo di continuare la frase che iniziò a piovere violentemente.Naema fece apparire degli ombrelli con la magia e, dopo aver aspettato l'arrivo della madre e del fratello, la famiglia Black tornò a casa...
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"Ragazze, come sto?" chiese Naema uscendo dal bagno con in dosso il completo azzurro della madre, un trucco leggero e i capelli scuri che ricadevano sulle spalle boccolosi. Aaliyah, Daysi e Emma rimasero stupite dalla bellezza dell'amica, "Sei..." iniziò Emma, "Stupenda" concluse Aaliyah, "Joshua non ti toglierà gli occhi di dosso e magari, se la fortuna è con noi, succede qualcosa tra di voi" disse Daysi facendo comparire un espressione maliziosa sul suo volto. Naema alzò gli occhi al soffitto, "Ancora questa storia! Tra me e Parker non ci sarà mai nulla e poi, chi lo ha invitato alla festa?", "Tuo fratello. Regulus non si è affatto sprecato con gli inviti!" disse Emma divertita, "Lo sapevo, dovevo controllare tutto quello che faceva! La prossima volta ricordatemi di mettere dei microchip e delle micro telecamere nel cervello, inesistente, di mio fratello" disse facendo scoppiare le sue amiche, e lei compresa, in una grossa risata. La giovane Black si recò verso il suo letto dove indossò delle eleganti décolleté nere. Dopo un ultima spruzzata di trucco le quattro Serpeverde uscirono dalla loro stanza per recarsi verso il luogo della festa. Camminarono verso il settimo piano fino a ritrovarsi davanti all'arazzo di Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll, davanti a cui Naema passó tre volte, pensando alla stanza che avevano preparato lei e il fratello. Fatto l'ultimo passo, davanti alle ragazze apparì una grossa porta. Naema, emozionata e preoccupata, aprì la porta pronta per quella festa speciale...



Holaaaaa, finalmente sono riuscita ad aggiornare. Scusatemi se ci metto tanto ma, nonostante ci abbiano tartassato durante le vacanze, i prof continuano a dare tanto da fare e sbizzarrirsi con compiti ed interrogazioni. A voi come va? Siete tornati in presenza o in DAD???

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi dico già che il prossimo sarà pieno di avvenimenti interessanti... E non parlo solo della festa....

Un beso
-gery

Ps(si metto sempre il Ps):Grazie per le 1k di letture a questa storiaaaaa

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