"Where is my angel?
하루의 끝을 드리운.
Someone come and save me, please
지친 하루의 한숨뿐.""Il mio angelo, dov'è?
A fine giornata,
proiettando la sua ombra.
Qualcuno venga a salvarmi, vi prego
Rimane solo un sospiro,
dopo un giorno sfiancante."-
Le orbite di Taehyung erano diventate i nuovi anelli di Saturno.
Sferiche biglie oscure ruotavano sole in un universo sconosciuto agli occhi degli indifferenti. Erano parte di una galassia che per un istante mi parve di poter toccare, quasi come se potessi farne parte anche io... solo io.
Ma mi sbagliavo.
-"Non posso più avere a che fare con te, Jungkook. Mi sembra di avertelo già detto."-
Quando avevo iniziato ad illudermi a tal punto da pensare di poter essere io la Luna che gira luminosa attorno a Taehyung?
Alzai gli occhi al cielo nel vano tentativo di placare un infantile pianto: anche la Luna era scomparsa nascosta dietro fitte nubi.
Erano solo i suoi occhi magnetici ad attirarmi a lui come un satellite in preda alla pazzia.
Non sarei mai potuto essere io a donare luce alle sue notti buie.
Per fortuna ci pensò la pioggia a salvarmi.
-"Non fraintendermi, ti prego."- Non sapevo se a bruciare fosse più la mia gola a causa di quelle parole supplichevoli o le mie guance liquefatte dalle lacrime dei miei occhi e del cielo.
-"Se è solo questo allora posso andare."- Eppure non mosse un passo. Rimase fermo davanti a me, capace ancora di leggere tutte le cose che avrei voluto dirgli e che non riuscivo ad esprimere.
Lo guardavo immobile, ormai eravamo entrambi fradici. Non mi resi neanche conto di quell'impercettibile tremolio delle mani dovuto forse alla magia di quel sogno ad occhi aperti: la pioggia batteva sui suoi capelli diventati più lunghi e scuri, come i suoi abiti; gocciolavano dalla sua frangia e dalle sue ciglia piccole gemme d'acqua.
Taehyung non piangeva mai, fingeva miserabilmente di non aver mai provato nessun sentimento, ma la verità era che le sue emozioni fossero così forti da condizionare persino il tempo, tanto da far cadere giù da un cielo blu e grigio pezzi di un cuore distrutto.
Persino il cielo gli calzava a pennello.
-
"Can you look at me? 'Cause I am blue and. grey.
거울에 비친 눈물의 의미는
웃음에 감춰진 나의 색깔 blue and grey."
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ʜᴀᴘʜᴇᴘʜᴏʙɪᴀ || ᴊᴊᴋ ; ᴋᴛʜ
Fanfiction私に触れます. touch me. •L'afefobia o aptofobia (dal greco ἄπτω "toccare" e φόβος "paura") è una fobia che comporta grande disagio, se non repulsione, nei confronti del contatto fisico (sia dato sia ricevuto).• 🌸 All rights reserved || koreanhoe