CAPITOLO EXTRA
•semplici parole che mai raggiungeranno gli occhi di nessuno•"20 novembre.
L'orologio di questa ennesima notte insonne segna le ore 03:17.
Ma per fortuna è l'ultima.
Seduto qui allo scrittoio della mia grande camera, scrivo le parole che ho raccolto in questi due mesi per te, parole che mai nessuno leggerà,
nemmeno tu.
Non le leggerai mai, perché per nessuna ragione al mondo dovrai mai pensare che tra noi sia stato amore.
Anche se il tempo trascorso con te io l'ho amato.
Non abbiamo bei ricordi: non ricordo grosse risate, non ricordo sorrisi spontanei, non ricordo parole dolci né gesti romantici,
non ricordo momenti felici tra me e te.
Mi sembra più vivo il ricordo del suono del tuo pianto che quello della tua voce.
Eppure io l'ho amata la tua voce.
Amavo quando compariva sul mio telefono il tuo nome:
Jungkookie~.
Amavo in maniera un po' sadica il tuo tono impaurito e le tue richieste d'aiuto.
Mi trattavi da eroe pur sapendo che fossi il tuo assassino.
Più dipingevi le mie giornate di quel
giallo tenue più sentivo che fossi io quello ad avere bisogno di te.
Sarei impazzito a furia di essere dipendente dal suono che produceva la tua voce quando mi chiamavi per nome: più ti rimproveravo di non farlo, più in cuor mio desideravo che lo facessi.
Eri capace di ripulirlo dalle sue macchie scure, eri capace di farmi sentire meritevole di chiamarmi in quel modo.
Solo tu mi chiamavi così, solo tu potevi farlo.
Prima di attribuirmi qualsiasi etichetta tu mi hai considerato una persona, mai un capo, mai un corpo, mai un oggetto.
Hai dato per scontato che avessi dei sentimenti, che ci potesse essere del buono in me, e forse sei così ingenuo da crederci ancora infondo.
Ma non è così, non posso illudermi di poter vivere così Jungkook.
Non posso fingere di poterti guardare diritto negli occhi senza farmi schifo, fino a provocarmi i conati di vomito.
Non posso sforzarmi di essere un ragazzo normale, quello giusto per te, quello che meriti. Non posso assicurarti che il mio sia un amore sano se ogni volta che ti penso finisco per prendere a pugni il muro fino a farmi uscire il sangue dalle nocche.
La rabbia. Il risentimento. Il disprezzo.
Ecco cosa sono. Ecco di cosa mi nutro per sopravvivere. Riesco a respirare solo tra i miei simili, tra la melma e i maligni.
Eppure ti ho lasciato andare proprio perché non ce la facevo più ad essere l'ennesima causa del tuo male.
Ho preferito il tuo odio al mio egoismo:
è stata la prima volta.
E' questo il tuo potere Jeon Jungkook, sei capace di mettere gli esseri umani alla prova con la compassione e il perdono.
La magia nel tuo sguardo capace di farmi provare la depressione e l'illusione.
Ma io non sono fatto per l'empatia, ho sempre usato fino a consumarle le persone. Le ho sempre umiliate e sfruttate provando piacere nel vedere i loro occhi impuri spegnersi.
Jungkook non ho potuto, e mai potrò.
Ho amato troppo i tuoi occhi neri per estinguere la loro luce.
E se un giorno il destino mi regalerà un momento per riguardarli di nuovo, quei tuoi bellissimi occhi, anche solo per un secondo, io spero di non potermici più specchiare, spero di poter vedere quel confine che ci rende sconosciuti, fino a poter scorgere una serenità che possa finalmente mettere pace alla mia anima.Domani tornerò alla mia vita di sempre, quella fatta di soldi e lussuria, di ego e di freddo, quella dove non mi posso fare del male e che non mi tormenta ogni volta che chiudo gli occhi. La vita che non porta più il tuo nome che rimbomba tra le stanze di una casa silenziosa, le strade vuote e il fumo dei miei caffè senza zucchero.
Questa lettera ammette la mia sconfitta contro di te,
dimostra quanto io sia umiliante, insignificante.
Ma questa è la fine,
non posso più permettermi di perdere e cedere alle emozioni.
Tornerò a Seoul non cercandoti più tra le vie di giorno
e non prosciugandomi più tra le lacrime che hanno conosciuto i miei cuscini gelidi di notte. Forse ti incrocerò, ma ti prometto che il mio cuore non perderà più battiti per te, ti prometto che non mi farai più effetto, ti prometto che sarò tutto ciò che non desideri, in modo che quando ti vedrò accompagnato da un un altro uomo,
capirò che entrambi non avremo più bisogno di soffrire.
Io il peggio, tu il meglio, come è giusto che sia.Non potrò mai chiederti scusa per i miei errori, ma voglio soltanto che tu sappia che spero tu possa trovare qualcuno che ti compri dei fiori, che ti tenga la mano. Una persona che ti dedichi tutto il suo tempo e ti porti ad una festa, per farti capire quanto può essere bello ballare.
Mi auguro che lui possa trattare con cura i tuoi petali, tanto da farti amare il fiore delicato che sei. Desidero che tu possa provare l'amore, quello che ti asciughi le lacrime che ti ho fatto versare e ti doni quei sorrisi radiosi che raramente io ho potuto intravedere.
Magari un giorno ti innamorerai del tocco di un uomo che non sono io,
perché lui farà tutto quello che non ho potuto
quando io ero il tuo uomo."Addio Jungkook,
Taehyung.-
Ragazze aggiornamento improvviso e inaspettato. Sto ritrovando a piccoli passi di nuovo l'equilibrio, la voglia, l'ispirazione nelle mie giornate. Ma non che questo sia fruttuoso per la bellezza del capitolo di cui sono super insoddisfatta, anche se scrivere questa sera era una vera esigenza.
Ogni tanto ho bisogno che a parlare sia anche un'altra voce, quella di Taehyung in questo caso, in una lettera scritta prima che potesse incontrare gli occhi di Jungkook quel 21 novembre fuori scuola sotto la prima neve. Avevo bisogno di farvi sapere cosa ha provato lui durante la loro separazione (spero non sia troppo confusionario).
Le parole in grassetto sono in parte quelle della canzone "When I was your man", titolo del capitolo, e sempre bellissima negli anni. Spero che il capitolo non sia troppo corto e privo di contenuti, fatemelo sapere nei commenti, ci terrei molto a sapere cosa ne pensate. Se invece vi è piaciuto (me lo auguro) lasciate anche una stellina⭐️ vi voglio bene, buonanotte❤️ giulia🌸
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ʜᴀᴘʜᴇᴘʜᴏʙɪᴀ || ᴊᴊᴋ ; ᴋᴛʜ
Fanfiction私に触れます. touch me. •L'afefobia o aptofobia (dal greco ἄπτω "toccare" e φόβος "paura") è una fobia che comporta grande disagio, se non repulsione, nei confronti del contatto fisico (sia dato sia ricevuto).• 🌸 All rights reserved || koreanhoe