Idontwannabeyouanymore

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Hands getting coldLosing feeling's getting oldWas I made from a broken moldHurt, I can't shake

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Hands getting cold
Losing feeling's getting old
Was I made from a broken mold
Hurt, I can't shake

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"Non fare il finto innocente, che mi ecciti ancora di più, Jungkookie."

Tremai, di nuovo, per l'ennesima volta.

Quante volte era già successo in 1 ora e 36 minuti? Quante altre volte quel Taehyung mi avrebbe dovuto fare questo effetto?

Più passava il tempo e più sentivo esplosioni da reazioni chimiche dentro il mio stomaco, dentro la mia testa, dentro il mio petto. Ero attualmente fatto più di ansia, paura e stress, che di acqua e di sangue.

Eppure io, Jeon Jeongguk, reggevo sin troppo male l'alcool: che fosse birra, che fosse vodka, che fosse soju, che fosse un dolciastro dalla punta amara succo di ciliegie, questo poco importava.

-"Scusami, cosa di me dovrebbe farti eccitare?"- abituato alla solitudine, abituato al silenzio... Eppure perché proprio nei momenti meno opportuni la mia lingua e la mia stupida e inadeguata ficcanasaggine dovevano uscir fuori? Perché mi chiedevo? Ma forse ero troppo "allegro" per maledirmi o semplicemente per ragionare.

Dalla bocca del ragazzo di fronte a me uscì un piccolo risolino divertito. "Sai piccolo di tutta l'esperienza che ormai ho in questo lavoro, seppur la mia giovane età," -disse con tono altezzoso e con accennato un sorrisetto sul volto- "Ragazzini come te non li ho mai incontrati: è come se davvero tu non sappia a cosa tu stia andando in contro." Cambiò poi rapidamente espressione: aveva sempre stampato un sorrisetto sul viso, ma questa volta era diverso, sembrava essere più... dolce? Dopodiché poggiò la testa sulla mano sinistra mentre continuava, incessantemente, a scrutarmi. "Tu sei per davvero innocente." Finì col ridere.

-"Io non so davvero cosa tu voglia dirmi ehm..."- balbettai. Ero curioso, frastornato, intimorito. -"In cosa consiste il tuo lavoro?"- chiesi poi incerto. Neanche un mix di stupefacenti avrebbe fatto quell'effetto su di me.

Ero il solito Jungkook impaurito, solo un po' più rincoglionito.

"Lascia che te lo mostri." Mi sorrise: un caldo, quadrato e rassicurante sorriso.

Ma purtroppo, era falso.

Qualcosa nel mio cervello scattò, come se per qualche istante, l'allarme rosso che era solito ad essere ininterrottamente acceso nella mia testa, riprese a funzionare e risvegliò la parte sobria e razionale di me, quella parte dove vivevano tutte le fobie e i timori, la parte vera, quella della realtà.

Fu quel momento di coerenza a farmi ricordare della vera natura delle persone: maligne e senza compassione, con l'indole di non dare nulla senza niente in cambio.

ʜᴀᴘʜᴇᴘʜᴏʙɪᴀ || ᴊᴊᴋ ; ᴋᴛʜDove le storie prendono vita. Scoprilo ora