Capitolo 12

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Sorellona mi manchi.
Sono passati molti giorni da quando non ti vedo. Mi manca vedere il tuo sorriso e il tuo buongiorno affettuoso.
Non capisco cosa dicono questi cattivi signori, stanno aspettando che tu faccia qualcosa... Cosa devi fare T/n?
Ti prego torna da me il prima possibile non mi piace questo posto, dormo per terra al buio perché se provo a scappare un signore con il viso coperto mi ha detto che mi avrebbe fatto del male.
Spero che tu ora stia in salute...

Come sta Noah?

Almeno lui sta bene...
Vero?

Mi mancate tanto...

Leggendo il contenuto di quella pagina mi sono scese le lacrime
"...Peter..." dico sottovoce tra i miei singhiozzi.
'Peter ha pensato anche a Noah, nonostante lui lo trattasse sempre male Peter si é sempre preoccupato per lui chiedo dove sia anche lui in questo momento'.

Giro pagina. Questa volta la lettera di Peter sembra più lunga.


Sorellona cosa devi fare? É pericoloso vero? Ho sentito quelle persone parlare.. Chi é Erwin, lo conosci?
Dicono che devi sbrigarti a sbarazzarti di lui... Ma in che senso 'sbarazzarti' devi accompagnarlo da qualche parte?

Oggi nella mia stanza piccina é venuto uno strano signore, mi ha quasi visto con questo quaderno... Non voglio che lo vedano. Voglio che arrivi a te. Voglio che mi trovi.

Quel signore mi ha detto che se volevo uscire dovevo seguirlo in un posto. Ma io non voglio seguirlo perché so già che é cattivo.

Prima avevo sentito due persone ridacchiare, così, per curiosità, ho appoggiato l'orecchio alla porta.
Volevano giocare con me.
Volevano fare un gioco strano in cui io ero i topo e quel signore il gatto...
All'inizio mi sembrava divertente ma poi ho sentito

"Magari cosí lo uccidiamo prima senza aspettare sua sorella. Dai sono stanco di sentire le parole del capo. Io voglio anche divertirmi non sono mica un soldato apatico!"

Mi sono spaventato un sacco sorellona. Loro mi vogliono uccidere?
Ma allora cosa devi fare con Erwin?
Sorellona non gli farai niente vero?
Lo prometti?

Sorellona mi troverai...vero?

Non riesco a smettere di piangere, questo é il diario di Peter, ricordo che per il suo compleanno glielo avebo regalato per imparare a scrivereve ed sercitarsi. Ricordo ancora quel sorriso quando glielo diedi, il mio angelo, la mia ragione di vita.
A causa del suo problema alle gambe era sempre costretto a rimanere seduto, perciò imparò velocemente a scrivere.
Il diario però finisce qui... Le altre pagine sono state strappate e si notano i pezzi di pagina restanti.

"Peter..." dico sfiorando la pagina con la mia mano

Sento un sasso colpirmi la schiena

"FATTI VEDERE" dico ma nessuso mi risponde
Poi arriva una lettere legata ad una pietra con dello spago.
La lettera é sigillata con della cera rossa 'appartiene a qualcuno di ricco' penso

Apro il contenuto della lettera

Tick tack tick tack
Il tempo é finito
Non hai fatto in tempo a uccidere Erwin Smith e come da accordo...



É morto.




"M-morto?" dico incredula, guardo la lettera, solo ora noto del sangue all'estremitá.
Scoppio a piangere, le mie gambe non reggono e cado a terra.

Stringo il piccolo diaro al petto ripetendo più e più volte "Peter".

Sento qualcuno che apre improvvisamente la porta dell'ingresso del giardino. Non lo noto e continuo a piangere in continuazione, urlo dal dolore.
I passi si avvinano a me, sento le scarpe che schiacciano le foglie e rami secchi che mi stanno attorno, una voce continua a chiamarmi.

I passi si fermano davanti a me.

Con gli occhi lucidi guardo per terra, c'é una persona di fronte a me e si abbassa. Con gli occhi lucido alzo lo sguardo.

"L-Levi.." dico tra i singhiozzi

Lui non risponde.

Allarga le braccia e mi porta nel suo petto.
Continuo a piangere.

"Shhhhh" mi sento dire

Ma non riesco a smettere, é più forte di me.



Il mio fratello é morto.

Che senso ha vivere?






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Da Sempre / Levi x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora