Capitolo 14

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Levi mi sta trasportando per il quartier generale, non so perché ma il mio cuore batte. Aspetta- forse so perché... 'Si nota troppo?'

Ho paura che il mio battito si senta più dei nostri passi.

Non sarò veramente...


Innamorata di Levi?!

"Ci sei?" chiede Levi fermandosi all'improvviso
"A-Ah...si.."
"In questi giorni ti vedo con la testa fra le nuvole, stai bene?" si avvina e mi mette una mano in fronte. Di scatto mi allontano velocemente
"Si- tutto apposto- ora vado da Isabell" dico e comincio a correre

"T/N!" urla Levi dall'altra parte del corridoio, mi giro per vederlo
"Vieni nel tetto questa notte." dice e se ne va

Rimango un paio di secondi ferma.
Perché Levi mi aveva detto ció?

Mentre ero persa nei miei pensieri sento due mani afferrarmi le spalle da dietro

"T/n~"
'Oh no' conoscevo quella voce e soprattutto quel tono
"Mi potresti aiutare in una cosa?" chiede e io mi giro
"Che cosa vuoi Hanji?"
"Ho bisogno di provare qualcosa"
"Sarebbe?" alzo il sopracciglio
"A che distanza un gigante si accorge di t-"
"No no, non faccio da cavia questa volta" dico e corro via verso il mio dormitorio.

Arrivo davanti alla porta e prima di aprire sento delle voci... Oh no ci risiamo

"Quindi hai provato ad avvicinarti a Levi?" sento
"No, é sempre con quella stupida e i suoi amichetti rimpiscatole"

'Sono di nuovo quelle cretine di quella sera? Se vogliono sparlare degli altri che almeno lo facciano in un posto più lontano, non sotto il mio naso!'

"Però ho sentito che Levi e lei si devono incontrare questa notte sul tetto-"
Avevano sentito la nostra conversazione di prima... Privacy no eh?

Apro la porta di scatto ed entro nel dormitorio. Appena quelle due si girano a vedere chi era entrato si stanno subito zitte.

Non hanno nemmeno il coraggio di dirmelo in faccia. Sono dei conigli.

"Stavi ascoltando la nostra conversazione?" chiede una mettendo le mani sui fianchi
"Questo dovrei chiedervelo io"
"Lo sai che ti dovresti fare i fatti tuoi?!" aggiunge

Ma che cavolo, erano loro ad aver sentito la mia conversazione e ora rigirano la storia? Ma sono per caso finita in un circo pieno di clown?

"Ma cosa ci puoi fare, è sempre vissuta sotto terra come un topo, ovvio che non sa le maniere" dice l'amica e scoppiano a ridere.

Sono arrabbiata? Si.
Voglio picchiarle? Si.
Poi starò nei casini? Si ma non mi importa.

"Sentite qua piccole principesse, non so chi cavolo siete e sinceramente non mi interessa." mi avvicino a loro e quelle indietreggiano.
"Le uniche a non avere maniere siete voi per di più siete anche imbecilli, vi siete rese conto che vi stavate prendendo per il sedere da sole?" dico e le spingo.

Sono pronta a dare un pungo in faccia a una delle due quando il mio braccio si ferma.

"No no, calmati per cortesia non vorrei il pavimento pieno di sangue" dice Isabel allontanandomi da loro.
"Poco importa, puliranno loro." dico e mi avvicino di nuovo
Isabel cerca di fermarmi ma non ci riesce...

"Cosa sta succedendo qui?!" sento una voce e mi giro, é una soldata che dorme nello stesso dormitorio ed é più grande di noi. In pratica un superiore.
"Ci sta trattando male facendo la vittima!" dice una e mi spinge per terra facendomi cadere
"MA CHE CAVOLO STAI DICENDO-" urlo ma vengo subito fermata dalla superiore
"Vieni fuori a parlare." mi dice indicandomi la porta.

'Prevedo il peggio'

Prima di uscire lancio un'occhiataccia a quelle due e seguo la mia superiore... Mannaggia a te Isablel se non mi avessi vermata le avrei già picchiate- no. Non devo essere violenta.

Peter non voleva...

"Signorina" dice
"Ti rendi conto dei disordini che stai provocando nella base, crei anche disagio tra noi soldati. Un comportamento inaccettabile"
Vorrei tanto rispondergli in modo scortese ma se mi azzardo a dire una sola parola contro, visto la posizione in cui mi trovo, mi taglieranno fuori dal corpo di ricerca.

"Mi dispiace..." dico guardando in basso, ma non per l'imbarazzo o il senso di colpa, tutt'altro. In questo momento sono talmente arrabbiata da avere uno sguardo minaccioso...

"Alla prossima segnalazione sei fuori, attenta. Non vorrei che i tuoi amici topi del sottosuolo venissero a fare macello" dice dandosi un tocco di classe e andando via.

"Ma guarda te quanto é orgogliosa" sento Furlan dire da dietro
"Oh ciao Furlan." dico ancora scocciata da quello che é successo negli ultimi minuti
"Nei pasticci?"
"Si, ma non per colpa mia" dico
"Cos'é successo?"
"Ci sono due ragazze che a quanto pare amano follemente Levi tanto da parlarmi alle spalle e da progettare piani malefici contro di noi- ahem- me." dico cercando di coprire l'ultima parte
"Mhmmm... Sono percaso due ragazze che stanno sempre a braccetto e non fanno niente tutto il giorno?" chiede
"Presumo di si"
"Allora le ho già viste, visto che sono sempre con Levi sento sempre gli occhi puntati addosso, anche Levi si sente sotto suggestione" confessa Furlan
"Come se non bastasse Erwin" sentiamo Levi
"Già, ma almeno abbiamo imparato a lasciar perdere tutti no?" si aggiunge Isabel alla conversazione
"Beh si..." dico

Vediamo un soldato correre verso di noi.
"Venite, c'é una riunione nel cortile." ci dice e ci accompagna in giardino.

Vediamo il nostro comandate salire sul mini palco
"SOLDATI, ABBIAMO UNA NOTIZIA IMPORTANTE" dice
Poi si avvicina a lui Erwin Smith
"Soldati e cadetti, il tempo é giunto. Domani partiremo per la nostra espedizione oltre le mura-" dice
I miei occhi tremano.

Non avevo ancora preso la decisione, chi aiutavo, i miei amici o mio fratello?

Una mano stringe la mia fortemente per poi intrecciare le sue dita con le mie, giro lo sguardo verso Levi che mi guarda con la solita espressione, solo che questa volta é leggermente diversa... Riesco a percepire il suo affetto. Le mie guance diventano rosse.
Stringo la sua mano per paura di perderla.

"psss- attenti!" sentiamo il nostro caposquadra sgridarci dando un colpetto al braccio di Levi il quale lo spinge ancora di più verso di me.
Il suo braccio attorno alla mia spalla e poi succede una cosa a qui non avrei mai pensato...

No, non mi ha baciato.

Mi ha sorriso. Più che un sorriso era un ghigno, mi guarda negli occhi e poi le labbra

Mi stava sfidando, ma non potevo farmi sconfiggere e poi tutti ci stavano guardando.

Di scatto allontano il suo viso dal mio e lo spingo via. Sento i suoi occhi addosso ma non oso girarmi.

"Perciò tenetevi pronti alla battaglia soldati, donate i vostri cuori!" finisce il discorso Erwin e tutti noi mettiamo un pungo al petto.


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Da Sempre / Levi x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora