Capitolo 2

483 26 6
                                    

xxxx

Apro la porta di casa sbuffando pensando ancora a quel ragazzo che stavo rincorrendo poco fa. Appena entrata nell'ingresso mi accorgo che c'erano due occhi che mi fissavano come se stessero aspettando da un pó il mio arrivo.

Era qualcuno che non conoscevo.

Ha il viso coperto da un cappuccio nero, è alto e magro ed è appoggiato nel muro di casa mia, "c-chi diavolo sei tu sei tu?!"
"Nessuno di importante" mi risponde lui. Dalla voce sembra essere un uomo sulla 30ina d'anni "ho un lavoretto per te" continua "sai, girano voci che te la cavi bene negli scontri e io ho bisogno del tuo aiuto, ovviamete ti pagheremo" mi dice lui. Io sono confusa, talmente tanto che non sto realizzando cosa sta succedendo 'ma chi è questo? Da dove sbuca fuori? Cosa vuole da me? Cosa intende con 'pagheremo'?! Vuol dire che non è solo' penso cominciando a panicare, mi guardo attorno e mi accorgo che c'erano ben altri tre uomini anche loro incappiucciati alle mie spalle. 'cosa faccio ora?!' "non tu preoccupare non ti faremo niente... Solo se tu collabori" mi dice il tizio incappucciato "cosa vuoi da me?" gli chiedo subito io, "vogliamo che tu faccia qualcosa per noi" "e se rifiutassi?" chiedo ancora "oh non penso che vorrai" mi dice lui con una faccia intimidatoria, fa un cenno ad uno alle mie spalle che non avevo notato 'ma quanti sono in casa mia?!', quello comincia a tirare i capelli ad una persona che conoscevo di sicuro facendogli alzare la testa mostrando il collo ma sopratutto la la lama affilata che teneva l'uomo in mano.

Quel ragazzo é Peter, ed é in pericolo. "Lascialo stare!" urlo verso l'uomo, lui non risponde ma riesco o a vedere le sue labbra che formano una smorfia.
"Lo lasceremo andare solo se tu collabori con noi" dice l'uomo davanti a me "devi uccidere una persona, si chiama Erwin Smith ed é un tipo tosto, tutte le altre sue informazioni sono qui" continua lanciandomi un foglio
"se non lo uccidi entro 1 settimana ci toccherà sistemare il tuo fratellino. Ah giusto! Ti dispiace se prendiamo tuo fratello con noi? Sai giusto essere sicuri che tu segua bene le regole" mi dice.

Io lo fisso con uno sguardo omicida 'come vorrei ucciderti in questo momento...ma molto probabilmete se lo faccio fará una brutta fine anche Peter...meglio non rischiare' penso. "Allora qual é la tua risposta? Il tempo scorre. Tic toc tic toc." mi dice l'uomo 'mi sta provocando... Vuole divertirsi questo stronzo eh... Non ho altra scelta devo accettare per forza.'

"va bene, accetto. Ma non osate torcere un capello a Peter intesi?" gli dico frustata io "non prometto niente tesoro" mi risponde l'uomo... 'appena ne ho l'occasione ti pesto a sangue idiota' penso...

Dopo aver detto ciò i tizi escono da casa mia ridendo di gusto, con mio fratello con le lacrime agli occhi. 'Non ce la faccio a vederlo soffrire, devo fare quel lavoro per loro solo così riuscirò a salvare Peter. Io sono da sola mentre loro sono in 4... In questo momento per me é impossibile batterli in uno scontro...' incrocio lo sguardo di Peter e gli sorrido dicendo "non ti preoccupare" forse non mi sentito perché era lontano, ma deve averlo capito dalla mia espressione.

Prendo subito quel foglio che mi ha lasciato quel tipo in mano e ne leggo il contenuto:

'Nome: Erwin Smith.

Caratteristiche: altro, biondo, occhi azzurri.

Pisizione nell'armata: al momento un caposquadra, ma si pensa che presto diventerà capitano.

OBBIETTIVO:
entrare a far parte dell'armata ricognitiva e rubare il documento con le accuse contro Lobov.

PS: Erwin é un tipo molto cauto e furbo. Fai attenzione oppure potresti lasciarci la pelle. Inoltre abbiamo chiesto la stessa cosa ad un altro gruppetto, vedi di non farti fregare il lavoro mocciosa.'

"Ma stanno scherzando?! Ora devo perfino uccidere un caposquadra dell'armata ricognitiva. E poi attenzione alle informazioni!"
Sento un rumore provenire dall'armadio.

"T/N..."
"Noah! Stai bene per fortuna! Sei rimasto nascosto tutto il tempo.. Grazie al cielo almeno tu stai bene!"
"T/n non farlo. Tanto ormai Peter é perso."
Mi dice lui guardandomi dritto in faccia. 'Ma si rende conto che mi sta dicendo di lasciar perdere mio fratello, anzi NOSTRO fratello?!'
penso innervosita.
"Noah ma che ti salta in mente é di Peter che stiamo parlando!" gli dico alzando leggermente la voce.
"Infatti" mi risponde sicuro lui.

In quel momento non mi sono trattenuta e gli ho dato uno schiaffo sulla guancia.
"Ritira quello che hai detto." gli dico io guardandolo dritto negli occhi. Lui gira subito lo sguarda in un altra direzione "sei pessima" mi dice, poi esce di casa sbattendo per l'ennesima volta la porta di casa.

'La rabbia mi sta travolgendo, vado nel mio solito posto a chiarirmi le idee'. Penso ed esco anche io.

Adoro questo posto, ci vado sempre quando ho bisogno di stare da sola a pensare, anche se può sembrare un brutto posto per me é il migliore. É una piccola montagnetta rocciosa con un sacco di muschio, se si guarda in alto si può notare un buco che permette di far entrare la luce in quella sporca città sotteranea.

Allungo la mano verso il sole 'chissà quando uscirò di qui' penso... Ad un certo punto sento dei passi, dal rumore sembra che sta saltellando, rimango ferma ad aspettare di vedere il volto della persona, era una ragazza dai capelli corti castano chiaro legati in due codette, si sta avvicinando verso di me. Penso che non si sia ancora accorta di me... Ha gli occhi chiusi e sta sorridendo 'se non guarda dove potrebbe cadere da un momento all'altro, qui é pieno di sassi che aspettank che qualche scemo ci inciampi sopra.' penso subito io... "Hey, stai atten-" mi blocco vedendo la ragazza cadere veramente per colpa di un sasso. Faccio un balzo in piedi e la afferro "good catch" mi dice lei ridacchiando "guarda che potevi farti veramente male idota!" le dico subito io. "Mi hai spaventata..." aggiungo.

"E come mai?" chiede lei
"Bhe... Ti saresti fatta male..." dico timidamente io.
"Ohhh quindi sei una di quelle persone che aiutano sempre... Mi piaci!" dice lei sorridendo.

"Eh?" dico io piuttosto confusa
"Io mi chiamo Isabel, piacere!" mi dice
"Io sono T/N..." mi presento.
"Dimmi T/N, cosa ci facevi qui?"
"Stavo riflettendo... Non me la sto passando bene in questi giorni."
"Questo mi sembra un ottimo posto per riflettere... Anche io vengo qui spesso, sono felice di trovare qualcuno gentile come te!"
"Oh g-grazie...!" dico io arrossendo un po'
"Cosa ti piace di questo posto?" mi chiede lei incuriosita.

"Non so, penso che sia perché da qui vedo la luce e gli uccelli che volano dove gli pare..." dico alzando lo sguardo verso il buco.
"Davvero?! Anche a me piace per lo stesso motivo!" Mi dice alzando la voce "Quanto vorrei essere un uccellino e volare via da qui con Furlan e fratellone..." dice lei alzando anche lei lo sguardo verso quella piccola parte di cielo che si poteva vedere.
"Chi sarebbero, amici tuoi?" le chiedo incuriosita io.

"Si! Siamo molto legati tra di noi e ci vogliamo molto bene, anche se il fratellone non lo ammette." mi dice entusiasta.
"Ti invidio, io non ho amici." commento spensierata.

"Non é vero! Ora siamo amiche no?" mi dice lei prendendomi la mano. 'Ha una presa forte, non é una semplice ragazzina. É così allegra e simpatica... Voglio proprio diventare sua amica, non ne ho mai avuta una' penso mettendogli la mia mano sopra la sua "si!" le rispondo felicissima.
"Ti va di conoscere i miei amici? Penso che gli piacerai!" mi chiede subito.
"Perché no" le rispondo.

Lei mi afferra la mano e mi porta giù dal monte correndo
"AHH FERMA ISABEL" dico leggermente spaventata io. Lei si mette a ridere "non essere fifona T/N!" mi dice.

Mentre mi trasporta giù dalla piccola montagna riesco a sentire il mio cuore battere forte, non perché avevo paura di cadere o della velocità, ma perché avevo trovato un'amica, una vera amica.

"Isabel spero di essere sempre al tuo fianco" dico a me stessa

"Eh Y/n hai detto qualcosa? Nonsento niete talmente stiamo correndo veloci" mi dice lei

"No niente lascia stare" le rispondo io sorridendo.

xxxx

Da Sempre / Levi x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora