Rose Aurora Fray è una ragazza perfettamente normale: vuole studiare alla migliore accademia musicale di Brooklyn e vive con la madre Jocelyn e la sorella gemella Clary nel loro umile appartamento di New York.
Passa le sue giornate tra le note music...
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Capitolo 10: Piano (in)fallibile per salvare Simon
Io e mia sorella continuammo a cercare senza Jace, che si era allontanato per andare vicino ad Alec.
—Rose!— mi richiamò mia sorella —Vieni qui, penso di averla trovata—
Mi accasciai al suo fianco e lessi il nome inciso sulla tomba, tenendomi distante e senza toccarla.
—Mary Milligan— mormorai, poi mi allontanai per stare lontana dalla tomba.
—Alec! Jace! Venite qui, credo che Clary l'abbia trovata— gridai verso i due che si voltarono a guardarmi.
Jace fu il primo a correre verso di noi, seguito poi da Alec che camminava lentamente. Si vedeva che non gli andava molto a genio tutta la faccenda dei vampiri e di Simon.
—Amata servitrice?— chiese confusa mia sorella guardando Jace.
—Chi lo farebbe scrivere sulla propria lapide? Non penso sia tanto carino— chiesi al biondo che fece per rispondere, ma venne interrotto.
—Una che era al servizio di una causa più grande di lei— rispose Alec avvicinandosi.
—Sicuro adesso lo è— scherzò Jace e prese il suo stilo —Abracadabra—
Spalancai gli occhi, emozionata e sorpresa.
—Davvero lo dite?— sorrisi.
—No, Rose, stavo scherzando— disse scettico il biondo e rimasi delusa.
Passò lo stilo su una runa presente sulla tomba e questa di aprì, mostrando delle armi.
—Dov'è la signora Milligan?— chiese scherzosamente Clarissa, prendendo una spada.
—Non la toccare— la riprese Alec, duramente —Non sai come usarla—
—Ah, sì. Tipo come al Pandemonium quando ho uccido un demone?— ribatté mia sorella, pungente.
Sospirai e guardai Jace che era scocciato quanto me.
—Tu non...— iniziò Alec, ma Jace lo interruppe.
—Mostrerò alle ragazze come usarla, Alec—
—C'è tutto ciò che ti serve?— chiese Jace, guardando le armi.
—No, manca l'arco— rispose con un sospiro —Andrò all'istituto—
