Capitolo 26

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POV MARTINA

"Possiamo parlarne un secondo privatamente?" chiedo agli uomini di fronte a me che annuiscono. Calma Martina, ricapitoliamo: la canzone è bella e la approvano. Ma per fare questo dannato videoclip dobbiamo andare a Madrid.

Io ed Jorge. Jorge ed io.

Lo sguardo incredulo di Susanna mi scruta non capendo il motivo per cui non voglia accettare immediatamente perché pensandoci, ci sono aspetti negativi? Teoricamente no dato che potrei finalmente pubblicare finalmente il nuovo album ed inoltre avrei pure il privilegio di visitare una delle città più belle di tutto il mondo.

Strattono Jorge per convincerlo a seguirmi fuori dalla stanza per poterne discutere serenamente mentre lo sento borbottare. "Mi dici che ti prende? Sono mesi che stai sperando in non so cosa per scrivere questa ultima canzone del tuo album ed ora hai dei ripensamenti? Che succede hai paura dell'aereo?" mi scimmiotta col suo fare da stronzo.

"Anche!" "Una superstar che ha paura dell'aereo? Che vuoi andare in Spagna in nave? O preferisci la macchina?" mi continua a chiedere divertito.

Bastardo.

Ok, so che una star come non dovrebbe avere paura dell'aereo, ma ne ho il terrore. Ogni volta che lo prendo mi prendo i sonniferi o altre diavolerie. Solo il pensiero di volare sopra le nuvole mi fa tremare. "Martina sul serio è per uno stupido aereo che non vuoi decidere? O non hai ancora il coraggio di ammetterlo eh?" mi dice abbassando la voce come se stesse rivelando un segreto di stato.

"Stupido aereo? Innanzitutto sono nove ore di volo e poi che dovrei ammettere? Mm?" "Che dovresti ammettere? Che tu non eri ubriaca, non del tutto quella notte!" mi dice sussurrando a denti stretti.

"E quindi?" chiedo sfidandolo "Quindi hai paura che anche a Madrid ti lascerai scopare, perché è questo quello che vuoi" mi sussurra nell'orecchio e finendo per provocarmi mille brividi.

"Stronzo io ti castro" gli dico prima di girarmi per rientrare da tutte le persone che stanno aspettando che i nostri discorsi da bambini finiscano al più presto, ma mi blocca, afferrandomi il polso. "Se mi castri poi a Madrid come faccio a farti godere? Mm bimba?" deglutisco sonoramente e mi dirigo di fronte ai pezzi da novanta della Colorado Records.

"Allora, ricapitolando: se accettate partirete domattina stessa per Madrid, avrete già il volo pagato e ovviamente anche tutte le altre cose di cui vorrete usufruire sarà a carico della Colorado Records, vi spiegherei tutto il programma, ma non ha senso annoiarvi se poi rifiuterete. Allora, mi dite se possiamo contare su di voi?"

"Su di me sicuramente, basta che siano inclusi pasti di ogni genere" risponde subito il messicano facendo ridere tutti che annuiscono divertiti e poi l'attenzione si sposta su di me. "Uhm.. si, lo voglio" dico senza pensare per poi sgranare gli occhi quando Jorge mi abbraccia e con tutta la disinvoltura del mondo si rivolge a Paul, si, il capo.

"Scusatela, pensava che tutto questo fosse una proposta di matrimonio, comunque anche lei è d'accordo a partire per la Spagna" e quel Paul scoppia a ridere, ma quando finirà il momento di "prendiamo per il culo Martina"?

"Benvenuti ufficialmente nella Colorado Records, tra dieci minuti nel mio studio al piano di sopra che vi illustro il programma" dice non prima di battere il pugno al mio nuovo compagno di viaggio.

Io guardo malissimo Jorge che in tutta risposta alza le spalle "Non ti offendere su, tra qualche annetto te la faccio la proposta dai"

Stronzo.

POV JORGE

Questa Colorado Records invece che una sede ha un impero, non vi rendete conto della grandezza e bellezza ovviamente di questo posto. Guardo Martina che si guarda intorno con fare meravigliato e poco dopo mi rendo conto che bisogna andare a leggere il programma e come funzionerà il tutto e che i dieci minuti di tempo sono ampiamente passati. Dopo aver preso l'ascensore ci conducono ad una nuova porta e entriamo nell'ufficio di Paul.

Una Relazione Stellare (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora