Capitolo 9

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POV MARTINA

"Ecco, stavamo parlando con i discografici di Tini e Susanna. Abbiamo visto che al lancio del suo album manca solo una canzone, che ne dite se ecco.. quella canzone non la realizzate voi due? No? Una bella canzone di amore? E magari un videoclip anche un po'.. hot?"

Guardo malissimo Susanna, come per farle capire di intervenire. Ho sempre accettato tutto, ma anche la mia pazienza ha un chiaro limite, questo è troppo, non accetterò mai.

Il suono di una canzone, credo di Alvaro Soler, mi risveglia dai miei sogni e noto che a squillare è il di uno degli agenti di Sebastian.

"Ok, capito.. si perfetto, arriviamo" dice appunto German che, dopo aver chiuso la chiamata alza il suo sguardo su di noi. "Noi dobbiamo andare, dobbiamo curare qualche aspetto di marketing riguardante la nuova canzone e ci dobbiamo vedere con gli agenti di Blanco e di Lalo. Ci vediamo ragazzi" dice seguito dagli altri due.

Io in realtà a quelle parole ho proprio smesso di stare attenta, la curiosità mi sta mangiando viva: che starà facendo Jorge? Insomma, non lo risento dalla presentazione. Eh si, ammetto che a volte sia insopportabile, o meglio, lo è sempre.

Però con lui mi sento spesso me stessa, non è che sopporti di essere presa in giro o considerata solo come oggetto di divertimento maschile, so bene che dovrei stargli alla larga: quelli come lui portano solo guai. E' la bella copia di Sebas, è questa la verità: se gli do corda ci finisco a letto, sicuro.

E io non voglio, non voglio.. solo questo. Voglio altro, e so che con lui questo non è possibile: se dovesse scoppiare qualcosa il giorno dopo lui si comporterebbe come se niente fosse. E io la soddisfazione, questa soddisfazione, non gliela lascerò mai: non sarò mai una delle tante.

"Ehi Tini" mi scuoto la testa come per far uscire quei pensieri malsani dalla mia testa: perché ho iniziato un monologo interiore su cosa potrebbe succedere tra me e Jorge se tra noi non succederà mai nulla? Che diamine mi passa per la testa?

"Dov'è Susanna?" chiedo spaesata a Sebastian che mi guarda accigliandosi. "Come dov'è? Ehm, è uscita e l'hai pure salutata.. ma a che pensi? Alla canzone?"

"Quale canzone?" chiedo ridendo nervosamente.

"A quella che noi due.." "Noi due cosa? Ma mettiti in quella testa vuota che hai che noi due non faremo alcun tipo di canzone, non insieme. E non a quelle loro condizioni folli, scordati ogni cosa o sta volta m infurio e licenzio Susanna prima e ti sputtano davanti a tutti" gli dico infuriata.

"Quindi è il videoclip il problema vero?" "Anche, il punto è che mi sono stufata di tutto! Non ne posso più di questa farsa, tu convincerai gli agenti a non fare la canzone. Bisogna iniziare a finirla con tutto questo ok?" gli chiedo sperando che apprenda qualcosa.

"Ma sei matta? Come farò a.." "ASCOLTAMI BENE O GIURO CHE STA VOLTA TI TIRO UNA GINOCCHIATA LI' DOVE NON BATTE IL SOLE, OK?!" urlo senza sapermi contenere.

Dopo che annuisce, leggermente preoccupato dalla mia reazione, respiro profondamente. "Senti bene. Tu o li convinci a non fare la canzone insieme o io chiamo Cande, vado in tv e rivelo a tutti che non stiamo insieme, non siamo mai stati e mai saremo fidanzati. Chiaro?" gli chiedo minacciosa e lui annuisce, deglutendo rumorosamente.

So essere molto convincente, quando voglio.

"Ehi Lodo, mi hai chiamata?" chiedo mentre cerco le chiavi della macchina notando che la mia migliore amica mi ha cercato, ma, essendo nell'ascensore, non ho potuto proprio rispondere visto che non prendeva il campo.

"Si, volevo dirti una cosa per la cena" "Devo andare al supermercato?" chiedo intuendo dal suo tono di voce che ha bisogno di qualcosa.

"No, rispondi a queste domande: sei vestita bene e sei a casa di Sebas vero?" "Si, sono uscita ora, tra poco parto da casa sua. E.. sono vestita abbastanza bene, perché?" chiedo dopo essermi data una rapida occhiata e la sento ridacchiare.

Una Relazione Stellare (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora