Capitolo 14

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POV JORGE

"Il paziente è sveglio, potete entrare" ci dice all'improvviso un' infermiera tutta sorridente, spezzando il silenzio tra me e Ruggero, sebbene avessimo voluto gridare ai quattro venti la nostra felicità abbiamo preferito osservare un rispettoso silenzio, anche per le tante persone che comunque sono malate, soprattutto anche la signora che è in coma.

Quando apro la porta, vedo qualcosa che non avrei mai voluto vedere: il mio migliore amico su un letto di ospedale. Certo, è in buone condizioni, fortunatamente. Però insomma vedere qualcuno a cui vuoi bene steso su un letto non è mai bello.

"Ehi.." ci dice lui con voce ancora assonnata. "Ehi.." gli rispondo sedendomi sul lettino mentre Ruggero si accomoda su una sedia vicino a noi e sta scrutando Diego, come se qualcosa non andasse per il verso giusto.

"Ti hanno tagliato la barba Diego?" chiede infatti l'italiano facendoci scoppiare a ridere. "Già, chi lo avrebbe mai detto Rugg? Per convincerlo a tagliarsi la barba deve andare a sbattere con la macchina" gli do corda io ridendo mentre anche il nostro amico scoppia a ridere e, con un po' di fatica, si mette a sedere con le schiena appoggiata alla spalliera del letto.

"Se c'era qualcosa che non mi era mancato per niente sono le vostre battute da stronzi" dice finto per poi ridere pure lui.

"Allora come stai?" gli chiedo finalmente io, non mi sentivo di chiederglielo subito, insomma prima dovevamo smorzare un po' l'atmosfera, alquanto tesa.

"Non preoccupatemi per me, sto bene. Tra qualche giorno mi dimettono, spero, ho fame e so che qui mangerò tutto tranne che bene.. anzi portatemi qualcosa dal bar se volete" dice preoccupato, sempre il solito.

"Possibile che tu hai fatto un incidente, frontale, per miracolo non ti sei fatto nulla e.. pensi a mangiare!?" gli chiede Ruggero mentre io scoppio a ridere, è incredibile. "Ti ricordi qualcosa?" gli chiedo, leggermente preoccupato, insomma non deve essere stato bello per lui, anzi, quasi sconvolgente.

"Ma che state facendo? Gli strizzacervelli? Che vi succede? Ridatemi i miei migliori amici" dice lui teatralmente, che comico che è, come non si può scoppiare a ridere?

E' uno dei pochi che conosco con una forza d'animo del genere, non si abbatte mai, e so anche che, non è da noi preoccuparci così tanto, ma una situazione del genere ti fa cambiare rapidamente il modo di pensare.

"Comunque sto bene, certo preferirei sapere.. come sta la signora nell'incidente. Mi ricordo che un bambino le ha attraversato e lei impulsivamente ha sterzato contro di me, l'impatto non è stato del tutto frontale, ma c'è stato comunque un certo angolo, fortunatamente l'airbag ha retto benissimo" "Wow ti ricordi tutto eh? Quando hai perso conoscenza?" gli chiede Ruggero, in effetti sembra ricordarsi ogni minimo particolare.

"Sono sceso con le mie gambe, solo che quando ho visto tutto quel sangue.. sono svenuto" spiega, ecco perché odia gli ospedali, se c'è una cosa di cui Diego ha il terrore è il sangue. Si, un ragazzo grande e grosso che per una gocciolina di sangue sviene, curioso no?

"E' Cande, arrivo subito" dice Ruggero uscendo dalla porta quando il suo telefono inizia a suonare, mentre io guardo Diego. "La signora.." "Si, mi ha detto la dottoressa che è in coma, mi dispiace molto"

Poi non so perché ma ho bisogno di dirgli una cosa. Una cosa che non gli avrei mai detto prima d'ora.

"Sai che.. ho avuto paura di perderti?" "Mm.. spero di non fare più incidenti, ti odio in versione sentimentale, torna il bastardo di sempre" dice facendomi scoppiare a ridere.

"Insensibile" "Oh andiamo, è vero.. e comunque scommetto che hai rivisto il Re Leone, mi sembravi Mufasa con Simba dopo che è scappato dalle iene" quanto mi conosci bene amico mio, ovviamente non gli dirò per nessun motivo con chi l'ho visto e mi limito a scoppiare a ridere.

Una Relazione Stellare (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora