Una Relazione Stellare (Jortini)

Capitolo 2

POV MARTINA

"Wow, davvero fantastica, complimenti Tini" sorrido alla conduttrice televisiva del programma per cui ho dovuto fare questo servizio. Questo appuntamento era previsto da tempo visto la recentissima uscita del mio ultimo singolo, "Recuerdo".

Per ora diciamo che è andata abbastanza bene, insomma si sono limitati a chiedermi solo il significato del testo e me l'hanno fatto cantare insieme a "Fresa" ovvero la mia canzone che ha fatto più successo. Adoro quella canzone e ogni volta che la canto mi emoziono, soprattutto quando mi trovo a Buenos Aires, in quell'impianto che considero la mia seconda casa: il Luna Park.

Mi siedo su una delle poltroncine dello studio televisivo e mi preparo ad una raffica di domande che invece, la conduttrice, Maria, pone alla persona alla mia destra, la mia simpaticissima agente, Susanna. Capite il sarcasmo, per favore.

"Allora signora Hernandez.." "Signorina" la corregge subito Susanna, si è simpaticissima, ve lo avevo detto. E' una bella donna, ha 46 anni, bionda e occhi azzurri, solo che con quel carattere di merda che si ritrova ci vorrebbe un santo vero e proprio in grado di sopportarla.

"Ci vuole dire cosa pensa dell'ultimo singolo della sua giovane star?" "Beh, che dovrei dire? Già lo amo, sono fortunata di assistere una delle migliori star del momento, in pochi hanno il suo talento e la sua.. bellezza" conclude infine sorridendomi.

Non pensate male, non è una che dice cose che non crede, è la mia agente da tempo e so che mi vuole bene e pensa davvero quelle cose di me, l'unico difetto che ha è la sua mania di successo e che cerca di guadagnare denaro da ogni singola situazione, anche dalla più innocua.

E so che non ci sarebbe nulla di male, in fondo è il suo lavoro, solo che.. quando le questioni riguardano me e degli aspetti delicati, c'è più di qualche problemino.

"Parlando proprio di bellezza.." ecco, ora capirete qual è l'aspetto problematico e motivo di questa strizione tra me e Susanna. "Ora che siamo sole donne facciamo un po' di pettegolezzi" guardo immediatamente la mia agente sulla poltroncina al mio fianco e il suo sorriso mi fa capire che devo attenermi a quanto deciso prima della conferenza.

"Allora Tini, che ci dici del tuo fidanzato? Ci sono stati problemi tra voi ultimamente? Abbiamo visto che sui social.. non avete postato quasi nulla su di voi.. insieme"

Maria con la parola fidanzato si sta riferendo al carissimo Sebastian Yatra, si proprio quel poveraccio che ho mandato al diavolo qualche ora fa. Sebastian è un ottimo cantante ed è molto popolare sia nel suo paese, la Colombia, che negli altri paesi dove si balla la musica spagnola. Qualche anno fa abbiamo deciso di collaborare, una collaborazione esclusivamente professionale ridottasi a qualche semplice canzone. Devo ammettere che mi sono trovata bene con lui, ma ripeto, solo a livello lavorativo; insomma è un bel ragazzo, ma non è il mio tipo, proprio no. E' il classico uomo che sa di essere bello, è famoso e ricco, quegli uomini dall'ego spoporzionato che ti dicono quelle due belle paroline per portarti a letto. Insomma credo che metà della popolazione femminile del Sud America sia entrata nel suo letto.

Ma non io, e ci tengo a precisarlo.

Solo che, qualche mese fa, i miei brillantissimi agenti, in accordo con i suoi, hanno deciso di "creare" una relazione tra noi due, così lui viene salvato dalla reputazione da puttaniere senza sentimenti, mentre a me invece viene solo conferita un po' di popolarità, ma in realtà io ho moltissimi fan da molto più tempo.

Ecco perché me ne fotto della relazione. Insomma e poi voglio sostenitori per quello che faccio io con la musica non per con chi sto.

"Ehm.. no, tra noi va tutto bene, stiamo bene insieme. Sapete che non mi piace mettere nei social i miei affari sentimentali, quello va tenuto solo tra noi, non sento la necessità di manifestarlo alle altre persone. Alle mie fan non interessa, a loro piace se canto o ballo, non se posto foto mentre faccio le mie cose in intimità col mio ragazzo" dico quasi sprezzante, non ne posso più di questa assurda situazione.