Capitolo 16

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POV MARTINA

"Quindi è questa la tua decisione?" mi chiede il ragazzo biondo, uno degli agenti di Sebastian, Joe. La sua domanda sembra come un invito a farmi cambiare idea, i discografici invece sono letteralmente impassibili, con lo sguardo freddo, aspettando quindi una mia decisione definitiva.

La faccia di Susanna è qualcosa di incredibile: è diventata tutta bianca, quasi trema, non ha capito chi ha il coltello dalla parte del manico.

Ah giusto, riavvolgiamo il nastro di qualche minuto. Dopo la mia chiacchierata con Jorge, come da lui consigliato,  ho chiamato Sebastian per poi recarmi dai discografici a comunicare quanto deciso sulla questione della canzone. Si, volevo concedergli un anteprima, uno spoiler, di quello che avevo ormai scelto, di quello che consideravo il meglio per me.

Anche lui è stato riluttante e non era convinto, ma alla fine mi ha solo salutata con un "Va bene, riflettici attentamente però".

Cosa che ho fatto anche troppo

Scuoto leggermente la testa, come per tornare al presente, con i piedi per terra e emetto la sentenza, parlando chiaro e forte.

"Si, ho deciso che non farò la canzone con Sebastian, non importa se non mi appoggerete, non voglio questo per il mio album" dico con voce sicura mentre gli occhi di Susanna sono qualcosa di incomprensibile.

"Martina sei sicura?" chiede Pablo, da sempre il più diplomatico. German e Gustavo sembrano più chiusi ed ignoranti, sono stati loro a dirmi cosa fare.

"Si, non cambierò la mia decisione, vi prego di rispettarla" gli spiego guardando poi Susanna, che era pronta ad intervenire.

Gli agenti di Sebastian sono anche loro impassibili, anche se visibilmente più rilassati, a loro in fin dei conti non cambia nulla di tutto questo.

"Ok, ma il problema è che si era sparsa già la voce che voi due l'avreste fatta" dice Pablo grattandosi la testa e allora sposto l'attenzione sui suoi due colleghi che invece si lanciano un'occhiata d'intesa.

Non promette nulla di buono.

"Avevamo previsto tutto questo, Susanna era stata già avvisata, ci dispiace" spiega German, e io dopo uno dei sorrisi più tirati e forzati che abbia mai fatto in vita mia, mi giro dopo averli salutati. Non faccio in tempo ad uscire però che sento qualcuno bloccarmi per il polso, provocandomi leggero dolore: Susanna.

"Ehi! Mi fai male" dico e lei lascia immediatamente la presa. "Martina.." "No, non mi farai cambiare idea, qui sono io che decido, non tu. Ora trova una buona casa discografica da contattare, è il tuo lavoro no?" le chiedo da stronza.

"Non è quello il punto tu non sai che.." "Che cosa?"

"Che loro sono una casa discografica potentissima, oltre che di altissimo livello. Loro.. hanno milioni di avvocati e giornalisti e.." "E non mi interessa, non faranno mai nulla di male."

Dico infine, ignorando la sua faccia, leggermente preoccupata da non so cosa, sembra come pentita, spaventata. Non so a che diamine stia pensando, però non mi importa, salto nella mia calda e confortevole macchina per andarmene a casa.

Stasera a casa io e Lodo abbiamo invitato pure Candelaria, per passare una serata tra noi. Da quello che so Ruggero e Jorge invece andavano non so dove a vedere qualche partita di calcio a tracannare birra. Penso che noi invece vedremo un film, uno di quelli strappalacrime, mangiando quintali di gelato.

Alla nocciola, ovviamente.

Quando rientro in casa è tutto buio, le altre non sono ancora qui. Mi metto comoda e poco dopo rientra la mia coinquilina, come sempre elegantissima.

Una Relazione Stellare (Jortini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora