Hazel
Ero troppo stanza per esprimere il mio dolore e ciò che provavo. Perciò lo feci la mattina dopo, quando mi svegliai in quella grotta, mano nella mano con Frank e senza alcuni dei miei amici.
Jason, Nico e Percy si aggiravano come fantasmi, Hermione passava tutto il giorno a progettare piani e Leo si era esiliato, insieme a Calipso, in una grotta secondaria a progettare chissà quale diavoleria.
"Sono così grata che tu sia qui.." mi sussurró Frank
Lo abbracciai.
"Anche io sono grata che tu sia con me" dissi
Ci baciammo.
"Odio vedere Nico così.." sussurrai poi vedendo mio fratello da sopra la spalla di Frank
Guardai Frank negli occhi e poi mi avvicinai a mio fratello. Mi fece quello che sembrava un ombra di un sorriso mentre mi sedevo accanto a lui.
"Ehy.."dissi piano
"Ciao" sorrise lui
"Come stai?" chiesi
"Sono contento che almeno tu non abbia fatto l'eroina" disse mettendomi un braccio intorno alle spalle e stringendomi a sé
"Will è un grande eroe"dissi
"Lo so.." sussurró piano
Passammo giornate intere lì per progettare il piano.
Non vedevo l'ora di partire, ero euforica, volevo riavere i miei amici e volevo riprendere la scuola.
"Sta attenta.." mi disse Frank
"Non sono io che andró nell'occhio del ciclone" dissi
Mi guardó negli occhi.
"Haz, dobbiamo andare" mi chiamó Nico
Continuai a guardare Frank, gli presi il viso tra le mani, tirandolo a me e lo baciai.
"Se finisce male, ti vengo a prendere negli inferi" dissi
Poi lo lasciai e seguì mio fratello nei sotterranei.Piper
Per la prima volta, il buio mi faceva paura.
Avevo le braccia legate e un bavaglio per non permettermi di usare la lingua ammaliatrice. Nella gabbia difronte alla mia, c'era Will. L'unica fonte di luce oltre alle candele. Il ragazzo emetteva un bagliore man mano più debole ogni giorno che passava eppure non perdeva la forza d'animo.
Ogni tanto i mangiamorte si divertivano venendoci ad infastidire. Annabeth, nella gabbia difianco alla mia, purtroppo non sapeva stare zitta (dannata figlia di Atena) e un paio di volte si è presa anche qualche schiaffo o un calcio.
Quella, poi, gli rispondeva anche peggio e una volta aveva fatto cadere un mangiamorte con una sola mossa di gamba, da allora le avevano incatenato anche i piedi.
Non da meno era Ron o Neville, che venivano perennemente presi in giro per colpa delle loro scelte o per la pazzia dei loro genitori.
E poi c'era Will, quando arrivavano dava inizio a una serie di insulti che non avrei mai potuto credere che potessero uscire dalla sua bocca.
Se Leo fosse stato qui, insieme a Percy e Jason sarebbero morti dalle risate.
Jason, Percy, Hazel e gli altri.. Era così che mi consolavo: sperando che non fossero così stupidi da cercare di salvarci.
Una sera, scese qualcuno, il rumore dei passi, come ghiaccio per terra, e quando la figura entró nella mia gabbia, confermó le mie supposizioni.
"Come puoi essere qui" mugugnai
"Perdonami, Cherie, non riesco a capirti" disse lui
"Traduco io, per lei: come cavolo fai a essere vivo, dovresti essere nel tartaro insieme a tua sorella" disse Annabeth dall'altra gabbia
"Chase, sta zitta, dai loro ciò che vogliono se rispondi" disse Draco
"Si, mia bella figlia di Atena.."disse Zete
"Per tua informazione, Chione è viva e vegeta e sta venendo qui" continuó
"Per prendersi la sua vendetta" concluse
Mi raggelai. La sua vendetta, su di me.
"Si, anche Cal è vivo" disse il giocatore da Hockey fratello di Zete
Zete mi si avvicinó e mi accarezzó il viso.
"Presto, mia cara, potremo stare insieme" disse
"Senza quel Jason di mezzo" continuó
Mi agitai.
"Che gli dei possano fulminarti" disse, in greco, Annabeth
Will non era in grado di parlare, immagino che essere di fianco al figlio del dio della neve, non gli facesse bene.
In quel momento si sentì qualcuno cadere, fuori, immagino le guardie.
Zete grugnì.
"Andiamo Cal" disse
Uscirono e appena varcarono la soglia si sentì cadere anche loro.
"Mi dovete insegnare le imprecazioni in greco" decretó Ron
"Leo ti può insegnare imprecazioni in tre lingue diverse" sorrise appena Will
Poi sentimmo dei passi leggersi sulle scale, diversi da tutti quelli che avevamo mai sentito.
"Astoria.." disse appena Draco riuscendo a vedere la porta
"Draco" sentì dire
Astoria.. Se non sbaglio è una corvonero del sesto anno.
"Ora ti tiro fuori da qui" disse
Sentì mormorare un alhomora che non funzionó.
"Astoria, va via" disse Draco
"Non riusciremmo comunque ad arrivare lontano" continuó
"Astoria, ascoltami" disse Annabeth
"Tra poco ci sarà il cambio della guardia" continuó
Molto probabilmente lo capiva dalle candele che dipendevano dalla luce solare.
"Se vuoi aiutarci, trova un fantasma e digli di trovare Nico di Angelo" disse Annabeth
"Meglio se trovi un elfo" intervenne Ron
"E digli di dire loro di fare ciò che devono" continuó Annabeth
"Senza preoccuparci di noi, troveremo un modo da soli"
"Di queste esatte parole" concluse
"Va bene.." disse piano Astoria
Poi se ne andó.
"Devo dire che Malfoy ha gusto un fatto di donne" disse Neville
"Sta zitto, Paciock" rispose Draco
Tutti scoppiammo a ridere. Sembrava il momento inadatto, però non potevamo farne a meno.
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Halfblood (Percy Jackson-Harry Potter)
FanfictionCosa succederà se Percy Jackson e i suoi amici vengono catapultati nel mondo di Harry Potter?