Capitolo 16

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Mi svegliai ore dopo, per colpa di qualcuno che parlava a voce, fin troppo alta.
"Oh, signor Jackson, buon pomeriggio" mi disse Madama Chips
Ero ancora abbracciato ad Annabeth, respirando il suo profumo e godendo i la vicinanza con il suo corpo.
Era pomeriggio, eravamo andati a letto alle prime ore dell'alba e avevamo dormito tutta la mattina.
Frank, Ginny, Draco e Hazel erano seduti sullo stesso letto a pranzare.
Per il resto dormivano tutti, anche Nico che era crollato con la testa sul letto di Will, tranne Jason.
Lui era ancora sveglio, difianco a Piper, a tenerle la mano mentre lei dormiva.
Ogni tanto sia Frank che Hazel gli lanciavano un'occhiata preoccupata.
Annabeth mugugnó qualcosa e mosse la testa, ancora con gli occhi chiusi.
"Buongiorno.." dissi piano
Lei Aprì appena gli occhi, poi mi strinse più forte.
Le baciai la guancia e affondati il viso nel collo.
"Non andare mai più via da me così..anche se sei stata grandiosa" mormorai contro il suo collo
"Non ci tengo" rispose lei con voce assonnata
Poco dopo ci alzammo anche noi per fare colazione, seguiti da tutti.
Poi madama Chips ci rispedì nelle nostre case.
Mentre passavamo difronte alla sala grande, dove nei corridoi c'erano la maggioparte degli studenti, fummo colti di sorpresa da degli applausi.
Ci guardammo tra di noi.
"Hey, ragazzi, calma calma.." disse Leo
"Non abbiamo ancora fatto niente" continua sfacciato
"Avete difeso la scuola" urló qualcuno
"Mentre noi eravamo imprigionati nelle nostre case, non lo dimenticheremo"urló qualcun altro
E ancora non avevano visto ciò che avremmo fatto da lì a una settimana.

La settimana dopo
Eravamo sull'argo II.
Quel luogo mi sapeva tanto di casa. Il vento nei capelli, Leo che urlava cose a destra e manca e le tegole di legno cingolati.
Peccato che non ci trovavamo mai su una nave da guerra per piacere.
"Questa nave è pazzesca!"disse Ron
Oltre a noi dieci semidei,c'erano anche un centinaio tra i maghi migliori di Hogwarts.
"E non hai visto la vera Argo II" disse Leo
Calipso alzó gli occhi al cielo
"Piuttosto, Leo, dicci quanto manca" disse Frank mentre metteva un pettorale
"Oh, uhm, qualche minuto" disse Leo
"Per la barba di Merlino, non mi dire che sei nervosa" disse Harry a Hermione
"È solo che volare mi mette ansia, lo sai" ribattè lei
Harry alzó gli occhi al cielo.
Eravamo estremamente tranquilli, nonostante ci stessimo per combattere per tutto l'universo magico e non.
"Cos'è tutta questa tranquillità?" domandó incredulo Neville
"Beh, essere nervosi, per noi, comporta temporali, fulmini, uragani e altre cose del genere" dissi
Al momento nessuno era davvero nervoso.
Piper si allenava con la spada, poco più in là, e Jason la guardava soddisfatto, dandole qualche consiglio.
Poi Annabeth mi si avvicinó.
"Vedi di non morire" disse fredda mentre mi rifaceva i nodi del pettorale
"Ho bisogno di te" continuo dando uno strattone
Avevamo detto basta agli addii romantici e lacrimosi, ci facevano stare peggio e a quanto pare capitavano troppo spesso ormai.
La Guardai negli occhi.
"Non morire neanche tu" le dissi serio
"Io? L'unico motivo per cui sono quasi morta  e per proteggere te, Testa d'alghe, perció vedi di non fare un'altra cosa del genere" disse sorridendo appena
Annuì e sorrisi.
"Tu non vieni con noi, Annabeth?" chiese Seamus prendendo la sua scopa
"Sono figlia della dea della guerra e della strategia militare, non mi perderei uno scontro neanche morta" sorrise la figlia di Atena
"Amigos!" urló Leo verso i maghi
"Ora potete!" continuó
I maghi salirono in sella alle scope.
"Ci si vede" disse Harry ammiccandoci
Poi si diede la spinta e partì, seguito dal resto dei nostri amici discendenti di Ecate.
"Semidei!" chiamó Annabeth
Ognuno si accostó alla propria fune, tutti tranne Leo e Calipso che sarebbero rimasti a controllare la situazione da sopra.
"Ora!" urló Leo
Ci precipitano giù dalla nave attaccati alle funi e presto atterrammo nel giardino dell'enorme Villa Malfoy, circondati da incantesimi che venivano sia dall'alto dal basso.
"Divertitevi ragazzi" sorrisi
Poi ci sparpagliammo, per un secondo mi ritrovai a combattere schiena contro schiena con Jason, poi ci persimo di nuovo.
Per un momento fummo in svantaggio, poi lanciai la conchiglia di mio padre nel lago lì vicino e subito, dalla foresta, provenirono rumore di zoccoli.
La più grande massa di centauri corse verso di noi, scontrandosi con i nostri nemici. 
"Oh porca.." mormoró qualcuno
"Ma quelli sono centauri!" esclamó Cho Chang
"Party Pony" corresse qualcuno dei nostri
"Non bastano!" urló Jason mentre abbatteva una manticora
"Abbiamo sottovalutato la situazione!" continuó Hazel alle prese con un ciclope
"No! Abbiamo fatto i conti bene"sorrise Annabeth guardando il cielo
Alzai lo sguardo e vidi arrivare due altre navi da guerra, molto simile alla Argo II, con le vele arancioni e viola.
"YAH-HOOOOO" urló Leo così forte che lo sentimmo da giù
Una massa di semidei greci e Romani scese dalle navi e ci raggiunse.
"Jackson, non c'è la fate proprio senza di noi eh?" chiese Reyna a capo del campo di Giove
Di fianco a lei c'era Clarisse con dietro un paio dei noi amici e Talia con le cacciatrici.
"Non avete idea di quanto sia felice di vedervi.." dissi sincero
"Campo mezzosangue!" urló Clarisse alzando la spada
Il campo urló di rimando.
Reyna urló qualche ordine in latino e poi ci buttano tutti insieme nella mischia.
Mi feci spazio tra i mostri e i mangiamorte, abbattendoli e ferendoli, fino ad arrivare al mio obbiettivo: Tom Riddle.
"Percy!" mi urló Harry
"Che stai facendo?!" esclamó raggiungendomi
"È una cosa che devo fare da solo, è personale ormai" dissi
Harry scosse la testa.
"Non se ne parla, io e te, okay?" disse
"È una cosa personale per entrambi" continuó
Annuì.
Continuammo ad avanzare fino all'entrata di Malfoy Manor.
"Ci si rivede, signor Jackson" sorrise Tom
"Potter.."disse verso il mago
"Vorrei dire che è bello vederti, ma non sarei sincero" ribattei io
Lui sorrise amaramente.
"Ringrazia Tartaro se sei ancora vivo, Percy" mi disse
"Se fosse per me, saresti morto da un bel pó" continuó
Alzai la spada e lo indicai.
"Io e te, Riddle."dissi
"Un combattimento solo noi due e poi sarà tutto finito" continuai
Harry si agitó al mio fianco.
"Che stai facendo?" chiese Harry
"Fidati di me, fatti da parte" dissi
Tom sorrise e alzó la bacchetta creando, intorno a noi, una cupola protettiva.
Poi iniziammo a combattere, paravo o schivavo i suoi incantesimi.
Ben presto recuperai terreno e spinsi, con tutta la mia forza, Tom con il piatto della lama facendolo andando a sbattere contro il confine della cupola.
"Su, impegnati un po' Tom, così è troppo facile" dissi
"Mi avevano detto che gli avevi recato danni l'anno scorso"
"Vedi, questo  èil problema dei maghi: siete tutti fin troppo cervelloni, ogni tanto bisognerebbe far affidamento sulla forza"
Riddle si alzó in piedi tendette una mano contro di me che stringeva come se avesse in mano qualcosa.
Un tentacolo fuoriuscì dal terreno e mi strinse la gola, iniziai a sentirmi mancare l'aria, più cercavo di respirare più la cosa intorno al mio collo stringeva.
Tom sollevó la mano e il tentacolo si alzó, portandomi con lui. Lasciai cadere la spada in preda al panico.
"Jackson, non hai idea di ciò che posso fare" disse lui con un terrorizzante potere negli occhi
Harry cercava di abbattere la cupola, da fuori, senza risultati.
Ma anche io avevo potere, il mare era potere, io ero uragani, terremoti e tempeste.
La presa sul mio collo diminuì a scapito di quella sul collo e sul petto di Tom.
Atterrai in piedi e vidi Riddle tenersi il collo, la sua pelle assunse uno strano colore, gli occhi erano fuori dalle orbite. Fino a quando non cadde, come un corpo morto che si dissolse, tornando nel tartaro, da dove il suo signore l'aveva mandato.
La cupola intorno a me si dissolse, caddi in ginocchio esausto.
Tutto intorno a me era silenzioso, tutto tranne che per il mio cuore che batteva all'impazzata e il mio respiro pensante.
Poi il buio mi circondó e svenni.

Halfblood (Percy Jackson-Harry Potter) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora