Capitolo 6

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La mattina dopo, quando mi svegliai, mi ritrovai nel letto ancora vestito, Annabeth non c'era.
"Ma buongiorno" mi disse Jason sorridente
Mi misi seduto e scoprì di avere un gran mal di testa.
Jason sembrava essere appena tornato poichè si stava togliendo la toga.
"Che ore sono? Annabeth non mi ha svegliato?" chiesi
"Sei ancora in tempo per la colazione" mi disse
"Ho visto che Annabeth era qui e quindi sono andato da Piper, sai lei ha la stanza singola" continuó
"E poi sta mattina all'alba sono tornato e ho detto ad Annabeth di tornare dai serpeverde"
"Se la beccano qui, passa guai seri"
"Ha detto di non aver chiuso occhio, leggeva un libro mentre ti controllava" concluse
Annuì.
"Senti.."iniziai
"Amico, non c'è bisogno" mi interruppe
"Io invece ho bisogno di dirtelo" dissi
"Mi dispiace" continuai
Lui annuì e si sedette sul suo letto.
"Come..come stai?" mi chiese
"Annabeth, mi aiuta.." dissi piano
"Anche noi vogliamo aiutarti, io voglio aiutarti" mi disse
"Lo so.." dissi
"Sto solo cercando di capire" continuai
Jason annuì.
Quella giornata la passai meglio del solito, sono stato più che bene con i miei amici.
Ma la sera, comunque, non riuscivo a dormire così sgattaiolai al lago nero.
Parlavo con una ninfa fin quando la voce stridente della Roodit non mi fece quasi sanguinare le orecchie.
"Signor Jackson!" esclamó
Mi voltai a guardarla.
"Si può sapere che cosa ci fa qui?!" chiese
"In piena notte e in pieno cortile!"
Se Gazza ha fatto la spia lo distruggo con le mie mani, pensai.
"Facevo una passeggiata, professoressa" dissi
"E parlavo con una graziosa ninfa"
"Sa, un mio amico satiro ha un figlio con una ninfa del vento.." cercai di smorzare la tensione
"Non usi questi giochetti con me, signor Jackson, andiamo subito dalla preside" ringhió
Perfetto, dalla Mcgranitt già due volte in una settimana. La seguì in silenzio e quando arrivammo nell'ufficio della preside, la Mcgranitt era sommersa dalle scartoffie.
"Signor Jackson.. Che è successo ora?" mormoró sconsolata
"Se ne va in giro per il castello in piena notte, dovrebbe dirgli perché non dovrebbe farlo" disse la Roodit
"Lo sa già: perché è contro le regole della scuola" disse la Mcgranitt tornando ai fogli
"Il motivo per cui, lui, più di tutti non può farlo" disse la professoressa
"Ehy! Che significa? Okay che sono un combinaguai ma non distruggerei mai un castello.." dissi
La preside sospiró.
"È arrivato il momento Minerva.." disse la Roodit
"Lo so, Cassiopea" replicó la preside
"Jackson si sieda, prenda un biscotto" continuando indicando la sedia difronte alla sua scrivania
Mi sedetti e presi un biscotto scozzese dalla scatola ma non lo mangiai.
"Che succede?" chiesi preoccupato
"Sai chi è Tom Riddle, Jackson?" mi chiese pacata
"Mi scusi ma, no.." risposi
"E Lord Voldemort? Lo conosci?" chiese di nuovo
Quel nome riecchieggió per tutta la stanza. Ovvio che conoscevo quel nome, lì tutti ne parlavano. Si erano appena ripresi da una guerra, dopotutto.
"Si, me l'hanno raccontato Harry e gli altri" dissi
La preside annuì.
"Il vero nome di Lord Voldemort era Tom Orvoloson Riddle" disse la preside
"Oh.." dissi
"Mi sai dire il cognome di tua madre?" riprese la Mcgranitt
"Le è successo qualcosa?" dissi con voce preoccupata
"A lei o a Paul?" continuai
"No, stanno bene" disse la preside
"Mi puoi dire il suo cognome?" Continuó
"Oh, ehm.. Jackson, in realtà ora Stockaffis" dissi
"Per un bel pó è stato Ugliano" dissi
"No no, il suo cognome originale" mi riprese la strega
"Oh, Jackson.. Come il mio" confermai
La Mcgranitt annuì come se già lo sapesse e mi stesse facendo un test sulle mie origini.
"Bene."
"Ricordi tua nonna?" chiese la preside
"No, è morta prima che nascessi.. Penso si chiamasse Estelle" dissi
"Non sai il suo cognome?" chiese la Mcgranitt
Aggrottai le sopracciglia e cercai di ricordare.
"No, decisamente non me lo ricordo" dissi
"Era Riddle" mi disse la preside
Mi irrigidì.
"Vuole dire che mia nonna era una maga? È un idiozia" dissi
"Non ho mai detto questo" rispose seria la preside
"Voldemort era un mezzosangue, sua madre era una strega ma suo padre, Tom Riddle, no" continuó
"Si da il caso che dopo che Tom Riddle si fosse risvegliato dalla magia del filtro d'amore, lasció suo figlio e sua moglie e andó in America da suo fratello"
"Il nome di suo fratello era Adrian Riddle"
"Sposó una babbana di nome Josephine Sunrice e ebbe una figlia, Estelle Riddle, Tua nonna" concluse la Mcgranitt
Ero senza parola.
"Ora.." riprese la preside
"Lord Voldemort è caduto, ucciso da Harry Potter in persona"
"Eppure le sue forze non demordono, i Mangiamorte cercano una nuova guida, dalla sua discendenza"
"Purtroppo i Gaunt si sono estinti con Voldemort."
"Ma I Riddle vivono ancora, tua madre sarebbe potuta essere una buona scelta ma è una babbana" disse la preside calma
"Questo vuoldire.." inziai
"Che tu sei il loro obbiettivo, signor Jackson" mi bloccó la preside
"Sei il più potente semidio del millennio, e mi sono resa conto troppo tardi che tu e tuoi amici non siete qui per caso" concluse
"Grandioso.." dissi piano
"Ho fatto miliardi di cose nella mia vita, ho rischiato di morire miliardi volte e ho perso troppe persone importanti.." continuai
"Ci mancava solo una banda di pazzi razzisti che mi vogliono come loro capo!"
L'acqua nel calice sulla scrivania ribollì.
"Ecco cosa ti porta ad avere questi problemi con i tuoi poteri, tu risvegli i loro poteri e loro risvegliano i tuoi" disse la preside.
Respirai profondamente e ripresi le funzioni di me stesso.
"Ora, diró a Potter di riformare l'ordine della Fenice, tu puoi dirlo pure ai tuoi amici" disse la Mcgranitt
"Cos'è l'ordine della fenice?" chiesi
"Solo il gruppo di maghi più famoso del secolo e che hanno sconfitto Voldemort due volte" mi rispose la preside con un leggero sorriso sul viso
"Bene, siete una specie di sette della grande profezia" dissi
"Più o meno, anche noi abbiamo avuto la nostra bella dose di profezie" mi rispose la preside
"Ora va, Jackson, so che non riuscirai a dormire, perció ti do il permesso di parlare con i tuoi amici" mi disse
"Grazie.." dissi alzandomi
Lasciai il biscotto e attraversai la stanza. La professoressa Roodit mi posó una mano magra sulla spalla e mi annuì per darmi il suo supporto.
Andai alla sala comune dei Serpeverde.
"Devo vedere Annabeth Chase e Nico di Angelo" dissi alla porta
"Non puoi, non dovresti essere in giro ragazzo" mi rispose una voce maschile
"Ho il permesso della preside Mcgranitt" ribattei
La porta tacque quasi a chiedere un consenso alle sfere più alte.
"Bene" disse infine
Poco dopo, le urla di Nico, riuscivano a sentirle chiunque.
"Ma di un pó, sei impazzito?" disse aprendo il quadro
"Testa d'alghe, che succede?" chiese Annabeth
Erano tutti e due in pijama.
"I nostri baldacchini ci hanno letteralmente buttati giù dal letto.." disse Annabeth calma
"E poi per tutta la stanza è rieccheggiato un allarme che diceva che tu volevi vederci!" concluse Nico
"Nico.." disse Annabeth rendendosi conto che era successo qualcosa
Era bellissima anche in pijama e con i capelli spettinati.
"Percy.." disse Nicio preoccupato
"Che è successo?" chiese
"Devo dirvi una cosa urgente, cambiatevi, ci vediamo in sala grande tra cinque minuti" dissi mentre andavo a chiamare gli altri
Cinque minuti dopo eravamo in sala grande.
"Su, spara" disse Jason
"Miseriaccia, non si poteva aspettare?" chiese Ron strofinandosi gli occhi
Avevo chiamato anche lui, Hermione, Harry, Ginny e Neville.
Raccontai tutto.
"Ci mancava solo questa.." disse Frank
"È per questo che non controlli i tuoi poteri?" chiese Hazel
"A quanto pare" dissi
"Beh, se i mangiamorte si stanno dando da fare c'è solo una persona a cui possiamo chiedere per avere conferma" disse Hermione
"Hermione.." disse piano Neville
"Non se ne parla, non chiederemo aiuto a Malfoy" disse Ron
"Si è scusato con noi più volte, si è pentito e Harry ha ucciso Voldemort con la sua bacchetta" disse Hermione
"Dopo che Draco stesso me l'ha data" disse Harry
"È il gesto più umile che possa compiere un mago" aggiunse Neville
Ron sospiró.
"Andiamo, Percy" mi disse Hermione
"Tu sembri mettergli un pó di paura, magari lo spronerai" continuó
Annuì, strinsi più forte la mano di Annabeth e poi seguì Hermione.

Halfblood (Percy Jackson-Harry Potter) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora