Halfblood (Percy Jackson-Harry Potter)

Capitolo 13

I sei ci seguirono fino alla stanza delle necessità.
"Ragazzi, questo qui è un paradiso" disse Connor Stoll vedendo la stanza
"Non è casa ma ci si abitua" disse Hazel
"Penso che dovremmo partire con le presentazioni" dissi
"Certo, ragazzi ecco a voi mia sorella Talia, cacciatrice di Artemide e figlia di Zeus" disse Jason
"E le altre cacciatrici: Natalie, Jennifer, Clary, Silvia, Emma, Lily e Katy" continuó
"Clarisse la Rue, figlia di Ares"
"Austin, figlio di Apollo, fratello di Will"
"Nyssa, figlia di Efesto, sorella di Leo"
"Travis e Connor Stoll, figli di Ermes"
Notai lo sguardo di Ginny e Ron, era triste quando si rivolgeva ai fratelli Stoll.
"Reyna Ramirez-Arellano, figlia di Bellona"
"Grover, satiro anziano"
"E Tyson, ciclope, fratello di Percy" concluse
"Ciao!" esclamó Tyson
"Fratello?" chiese Neville
"I ciclopi sono figli di Poseidone" chiarì Hermione
Neville ingoió rumorosamente.
"Tyson non farebbe male a una mosca" dissi
"Miei semidei loro sono alcuni di coloro che hanno salvato il mondo magico.." inizió con voce solenne Leo
"Hermione Granger, Ron Weasley, Neville Paciock, Ginny Weasley, Draco Malfoy e niente popó di meno che Harry Potter in persona!" continuó
I maghi sorrisero.
"Grandioso" sorrise Harry
"Clarisse, fa un pó vedere che hai portato" disse Annabeth sorridendo leggermente alla figlia di Ares
"Abbiamo qualche giocattolo nuovo, pivelli" disse aprendo un borsone
Lì i semidei letteralmente impazzirono.
"Oh dei! Mi era mancata così tanto la mia armatura!" sentì dire
Oppure
"Il mio Gladius!"
Oppure
"Come ti pare? Mi sembra bilanciato bene"
E in tanto I maghi ci guardarono allibiti.
"Scusate ragazzi, per noi è come natale" sorrisi
"Abbiamo scoperto che il bronzo e l'oro parano anche gli incantesimi, quindi farà comodo a un bel pó di loro" disse Reyna
E in poco tempo ci trovammo ad attrezzare i nostri amici.
"Ma come miseriaccia.." borbottava Ron mentre gli mettevo un pettorale
"Sta fermo, sono nodi particolari" dissi stringendogli l'armatura
"Come diamine sapete fare queste cose?" chiesi
"Io l'ho imparato a dodici anni, c'è chi lo fa prima, come Annabeth" conclusi
"Ma è impossibile muoversi con questi cosi" disse Harry
"Non avete provato le armature complete" disse Hazel stretta dinuovo al suo elmo
Tornammo tutti a parlottare tra noi.
"Ehy Testa d'alghe!" mi chiamó Annabeth
Mi lanció un elmo con i crini blu.
"Questo è il tuo, l'ho fatto prendere da Grover" mi disse
Era proprio il mio elmo, quello che usavo sempre alla caccia alla bandiera.
"Sai, ragazza saggia, ti trovo più sexy con l'armaruta che con la toga" le dissi
"Oh sta zitto.." rise
Da un capo della sala vidi Ginny allenarsi con un giavellotto insieme a Reyna. Quelle due avrebbero potuto far cadere a pezzi tutta Hogwarts.
"Harry!" chiamai
Lui si avvicinó.
"Tieni" dissi dandogli una spada
"Ti insegno a duellare" continuai
"Vedi come ti sembra" conclusi
Lui la prese e la soppesó.
"Sembra andar bene, somiglia a quella di grifondoro" disse
"Immaginavo" sorrisi
Il mago non se la cava a male con la scherma.
"Harry è una spada, non una bacchetta" gli disse Jason
"Schiena dritta, impugnala bene e preparati a difendere non ad attaccare" continuó da bravo romano
"Se te lo dice lui" dissi
Harry cercó di mettere in pratica i nostri insegnamenti, con risultati non molto buoni.
La sera ci fu un banchetto, in onore degli ospiti. L'aria era più allegra del solito mentre mangiavamo.
"Quindi voi potete morire solo in battaglia" ragionó Neville
"Sembri una normale sedicenne.." continuó verso Talia
"Ho quasi ventitré anni" disse Talia
I maghi intorno a noi sbarrarono gli occhi leggermente.
"Lily ha più di duemila anni e dimostra tredici anni, non sono io la più sconvolgente" Si difese addentando dell'insalata
Lily sorrise complice.
"E perché esistono le  cacciatrici, la dea non ha figli semidivini?" chiese Ginny mangiando della zuppa
"No, Artemide è una dea vergine" spiegó Natalie
"Non ha figli né divini né semidivini" continuó
"Una noia mortale insomma" borbottó Ron
"Ronald!" lo richiamó Hermione
Non riuscì a non trattenere un sorriso.
"Ma non è anche Atena una dea vergine?" chiese Ginny aggrottando le sopracciglia
"Beh si, I figli della dea nascono dalla sua testa, come lei e nata da Zeus, quando si instaura un rapporto intellettuale" spiegó Hazel
"I figli di Atena arrivano difronte alla porta dei loro genitori mortali in una culla d'oro trasportati dal vento" continuó Talia
Harry aggrottó le sopracciglia.
"Come.. Come può..?" chiese Harry indicandosi la testa
"Non chiederlo a noi" disse Jason
"Si, beh, non è un argomento che ai figli di Atena piace affrontare" dissi ricordando il fastidio sulla faccia di Annabeth quando glielo chiesi la prima volta
"Ma insomma: c'è l'hanno l'ombelico?" sussurró Ron
"Ronald.." sospiró Hermione
"Si, Ron, c'è l'hanno l'ombelico" rise Jason
La sera passó tra scherzi e risate, fino a quando non dovettimo salutare i nostri amici.
"Fate buon viaggio" dissi abbracciando Tyson
"Mi mancherai, fratello" disse Tyson
"Anche tu" gli dissi
"Non fatevi uccidere, ooookay?" beló Grover
Annuì.
Annabeth era con Talia, si abbracciavano e entrambe piangevano. Si vedevano così di rado che lasciarla andare, per entrambe, era una cosa straziante.
Le cacciatrice sarebbero andate via, Talia non era mortale, perció non poteva trattarsi di lei. Sarebbero tutti tornati a casa scortati da dei Auror, poveri loro se si dovevano smaterializzare.
"Ann.." disse Talia posando la fronte contro quella della figlia di Atena
"Ci vediamo presto, Okay?" chiese
"La famiglia non si dimentica" sussurró piano mentre si allontanavano
Annabeth annuì.
"Tu, vedi di non morire" disse Talia guardandomi
"E segui i piani di Annabeth" continuó
Sorrisi leggermente e annuì prima di abbracciarla.
"Ora fatemi andare da quel disgraziato di mio fratello" disse infine
Strinse forte la mano ad Annabeth e poi se ne andó verso Jason.
"Annabeth.." disse piano Reyna avvicinandosi
"Reyna" disse Annabeth asciugandosi le lacrime
Si abbracciarono.
"Giuro che ci saró al vostro ritorno al campo" le disse
"Allora speriamo di vederci presto" disse Annabeth
Reyna le rivolse un sorriso e poi mi guardó.
"Pretore.." dissi
Lei sorrise leggermente.
"Fa buon viaggio" le dissi
"Non farti uccidere" mi raccomandó
Sorrisi e annuì. Ci stringemmo la mano.
"A presto" dicemmo insieme
Guardammo i nostri amici sparire e tornare a casa, senza poterli seguire.
Abbracciai Annabeth.
"Li rivedremo presto" ripetè piano