Aprii gli occhi quella mattina ed ebbi subito la sensazione che quella giornata, sarebbe stata diversa dalle altre. L'idea che la sera Tyler sarebbe rientrato alla base, migliorò la visione d'insieme. Per fare passare il tempo più velocemente, dovevo trovare qualcosa di cui occuparmi, così mi feci venire un'idea, mi vestii velocemente e scesi da Jason, che se ne stava alla reception, impegnato dietro il suo computer.
<<Buongiorno!>> salutai ed egli alzò appena la testa distogliendo lo sguardo dal laptop, aveva già inteso che avessi qualcosa in mente; mi guardò di sottecchi in attesa che facessi la prossima mossa, così mi assecondò: <<Buongiorno.>> rispose <<Cosa ti passa per la testa?>> mi aveva subito inquadrata.
<<Vorrei ancora scusarmi per il mio comportamento e volevo dirti che sono intenzionata a dare una mano in qualche modo. Hai qualcosa da farmi fare?>>
Si alzò in piedi, fece il giro del bancone, si avvicinò e incrociò le braccia. Mi guardò in modo strano e questa volta ero io a chiedermi cosa gli passasse per la testa.
<<Interessante reazione la tua.>> con quelle parole mi tolse ogni dubbio: stava escogitando qualcosa. <<Al contrario di quello che credi, ne hai di grinta. Viene tutta fuori quando vieni portata al limite, quando sei soggetta ad un forte stress. Dovresti imparare a domare il tuo caratteraccio e usare quella combattività in maniera più utile.>>
Rimasi immobile cercando di capire cosa volesse dirmi, dove in realtà volesse arrivare. Speravo solo non avesse in mente qualcosa di estremo tipo inserirmi parte attiva alla squadra. Non sarei stata in grado di fare una cosa del genere. Avevo già in mente la scena: in mezzo ad un compito importante, arriva un bell'attacco di panico e qualcuno ci rimette le penne perché io non ho fatto quello che avrei dovuto. No. Non ero certa che non fosse per me. Io pensavo ad un compito d'ufficio magari, qualche commissione o cose del genere. Finsi di non aver capito e cambiai discorso: <<Vorrei mandare una mail a Lisa.>>
Egli intese e non insistette. Mi fece un cenno e mi recai davanti al laptop. Ero lusingata per quel tentativo, ma non ero abbastanza forte per tenere in pugno una pistola e farmi sparare addosso senza crollare in preda ad una crisi isterica. Soprattutto dopo aver provato di persona l'efficacia di un proiettile. Cercai di cacciare quei ricordi e mi concentrai su ciò che avrei voluto scrivere a Lisa. Con somma sorpresa, una sua mail attendeva di essere letta. L'indirizzo era differente da quello che usava normalmente, pensai che dopo ciò che era successo, avesse di proposito cambiato indirizzo. Curiosa in fretta l'aprii e lessi:
'Ciao Sole, ho creato un nuovo account. Questo dovrebbe essere più sicuro. Sono ansiosa di sapere come te la passi, cosa ti sta succedendo, se stai bene e se hai bisogno di aiuto. Io sto bene, non sono più venuti ad importunarmi. Probabilmente Roberto Bruno si è rassegnato. Dove ti trovi adesso? Mi piacerebbe venire a trovarti. Sei al sicuro? Hai trovato qualcuno? Fammi sapere senza dimenticare i dettagli. Tua Lisa.'
Rimasi a fissare quella mail a lungo, la lessi e la rilessi. Qualcosa non quadrava. Troppe domande, non era nello stile di Lisa. E poi, tra le altre cose noi chiamavamo 'RB' mio marito per non far capire di chi stessimo parlando. Trovai strano ed insolito che avesse usato il suo nome per intero. Attirai l'attenzione di Jason.
<<Questa mail non mi convince.>> l'uomo si avvicinò e la guardò, ma non commentò. Dopo un momento di silenzio suggerì: <<Se vuoi che ci capisca qualcosa, dovrai leggermela.>> era in italiano, ed ero troppo presa ad interpretare quelle parole per rendermi conto che erano comprensibili solo per me. Dopo avergliela tradotta ci pensò un momento:
<<Tu sei sicura che non sia lei?>>
<<Ogni volta che la rileggo me ne convinco sempre di più.>> dissi <<Non credi che sia meglio accertarcene e chiamarla al telefono?>> proposi<<Spero non si trovi in pericolo.>>
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Una sola via d'uscita
RomanceLei si chiama Sole, vive a Roma e sta vivendo un incubo. L'uomo che ha sposato, Roberto è un boss della criminalità organizzata. Investita da un coraggio che non credeva neanche lei di avere, ruba una valigia al marito e salta su un aereo. Smarrita...