Normalità C. 9

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Kevin- sarai anche riuscita a incastrarci in questa dannata trappola malefica, ma possiamo ancora scappare! -
Alex- esatto, non la farai franca! Non questa volta-
Herry - ragazzi aiuto!-
Alex- eccoci! -
Alex mi porse una mano e mi aiutò ad alzarmi.
Meg- quante storie, siete solo in palestra! E quello è solo un peso da 20 kg-
Sam- andiamo ragazzi non vi sembra di esagerare un po? E poi eravamo tutti d'accordo che dovevamo metterci in forze per... Be lo sapete-
Kevin- in forze non sotto tortura. Io non ho firmato per niente di tutto questo! -
Sam e Meg si guardarono e fecero una risatina dicendo entrambe la stessa cosa contemporaneamente, come a leggersi nel pensiero,-... Ragazzi - con un sospiro di esasperazione alla fine.
Siamo tornati a casa da quasi una settimana e di Max o della gemma non se n'è saputo più niente, ma tutti e 5 sappiamo che prima o poi dovremmo ritornare in un'altra epoca a fare non so cosa; e non appena siamo tornati dal nostro viaggio nel futuro Meg ha avuto la brillante idea di iscriverci tutti al suo corso di autodifesa; si ne avevamo bisogno, ma diciamo la verità. Non si può certo dire che vedere me, Kevin e Alex allenarsi fosse uno spettacolo adatto ai minori di 14 anni.
Cambiando discorso, a mia sorella non ho detto niente riguardo a tutta questa storia, se lo facessi lei si preoccuperebbe, e non voglio che lo faccia. Ha già tanti pensieri di suo, e non c'è bisogno che si aggiunga il suo fratellone che si mette a fare viaggi nel tempo.
*Non pensavo che una frase così abrebbe mai potuto avere senso. Ma come diavolo ho fatto a cacciarmi in questo guaio*
Questi sono i miei pensieri mentre esco dalla palestra assieme agli altri.
Kevin - non c'è la faccio più! Ci alleniamo da una settimana; a causa di questo perfino mia nonna ha meno dolori di me al momento.
Meg- ma vuoi smetterla di lamentarti! E comunque anche se non te ne accorgi, ciò che stai imparando ti servirà.-
- Meg ha ragione, e poi sei migliorato molto in questa settimana no? Come tutti noi-
Kevin- questo non mi farà passare il dolore ai muscoli però- disse con tono rassegnato orami.
Sam- si siamo migliorati tutti, ma Alex è stato il più bravo secondo me-
Alex- ma chi io? Hahaha-
Meg- Sam ha ragione, sei molto bravo-
Kevin - per forza lui si intende di combattimenti da quando.. - li tappai la bocca con la mia mano prima che potesse dire qualcos'altro, avvolte parlava senza pensare a ciò che stava dicendo, è incorregibile. Lui si dimenò dalla mia presa sulla sua bocca e per fortuna capì che doveva stare zitto.
Sam- e quello cos'era?? -
Ero ancora aggrappato a Kevin con la mia mano sulle sue spalle, in caso dicesse qualcosa e con un sorriso che più finto non si poteva risposi alla rossa.
- niente, non era niente -
Alex- esatto!! - anche lui era in allerta in caso quattrocchi avesse ricominciato a parlare.
Sam - ma tu li capisci? - riferito a Meg.
Meg- neanche Einstein li capirebbe credimi -, per fortuna lasciarono stare e continuammo a camminare silenziosamente.
Io lasciai la mia presa su Kevin e rallentai per raggiungere Alex che era qualche metro più indietro.
- per essere un genio quell'idiota ci mette una vita a capire le cose-
Alex- hahaha, grazie di essere intervenuto-
- figurati. Comunque Sam ha ragione sai? Sei bravo-
Alex- alcune cose non cambiano a quanto pare... - il suo tono era cupo, e io sapevo il perché.
- è da tanto ormai che non ti ritrovi in una rissa. E ora a causa di questo potresti ritornarci... -
Alex- che c'è ti preoccupi? - mi diede una spintarella con la spalla - tranquillo, sai che so controllarmi. Ho imparato a fare a botte quando avevo 7 anni e a 10 sapevo già usare una pistola. So prendermi cura di me stesso, e so gestirmi- di questo non avevo dubbi; però non potevo fare altro che preoccuparmi, era una cosa involontaria ormai, non potevo farci niente.
- si lo so. Solo niente armi perfavore. Sai cosa è successo l'ultima volta che siamo stati al poligrafo hahaha-
Alex - si me lo ricordo hahaha. Dai alla fine il bernoccolo è andato via no?... Idiota-
- idiota a me? Questo si che si chiama coraggio... - e andammo avanti così per un bel pò.
Tornato a casa mi feci una doccia e cercai di dormire un pò, ma sapete come si dice, "racconta a Dio i tuoi piani e lui si metterà a ridere", infatti neanche il tempo di sdraiarmi sul mio comodo divano che il campanello suonò, andai ad aprire e dall'altro lato della porta c'era una ragazza alta e magra, i capelli neri come la pece e lisci, la pelle chiara e due occhi che rendevano impossibile distinguere la pupilla dall'iride tanto erano scuri, aveva una camicia rossa a quadri di flanella e dei normalissimi jeans, due stivali da neve e dei guanti senza le dita. * ancora non riesco a capire l'utilità di quei guanti *
?? - finalmente! Ci hai messo una vita-disse ignorandomi ed entrando in casa
- Nora! Che ci fai qui? -
Nora- dobbiamo parlare -
- ok... Di cosa vuoi parlare? - le chiesi mentre chiudevo la porta.
* maledizione, non le si può nascondere niente. Ma se ora le dico tutto o mi prende per pazzo, o peggio mi crede e si mette in testa di aiutarmi *
I miei pensieri furono interrotti dalla voce di mia sorella
Nora- di cosa? Non fare il finto tonto! È da una settimana che mi eviti, da quando dovevi venire a casa ma alla fine hai rimandato. - fece una pausa e con tono preoccupato continuò a parlare - dimmi che succede. E niente cazzate chiaro? -
*non posso dirle la verità. Sopratutto perché non abbiamo scoperto ancora niente su tutta la situazione in cui siamo. E ora che le dico? L'unica cosa che posso fare è ciò che odio di più al mondo. Dovrò mentirle.... sono condannato! *
-non ti sto evitando! -
Nora- si certo... - rispose poco convinta, e come darle torto
- ascolta, non devi preoccuparti ok? Sto bene seriamente, non c'è bisogno che ti preoccupi. So badare a me stesso lo sai-
Nora- su questo non ho dubbi. Ma so che mi nascondi qualcosa, non abbiamo segreti tra di noi.-
-ma di che parli... Ci sono molte cose che io non so su di te e viceversa -
Nora - ma quelle sono stupidaggini! -
- lo è anche questa, tranquilla. Se fosse importante saresti la prima persona a saperlo. Lo sai - e feci i miei occhioni da cucciolo per rendere il tutto più credibile.
Nora- non pensare di cavartela così. Sei fortunato che sono impegnata. La discussione non finisce qui- mi disse puntandomi l'indice contro e uscendo dalla stanza.
Appena se ne andò tirai un sospiro di sollievo, finirò all'inferno per averle mentito così tanto. E sarebbe stata lei a mandarmici, su questo non avevo dubbi.
Al telefono mi arrivò una notifica di messaggio da parte di Alex: al loft ora.
Il loft era un locale che avevamo acquistato tutti e 5 tampo fa, e lo usavamo per le "riunioni", anche quelle più stupide come sul chi cucina meglio un piatto tipico, qualsiasi esso sia. Lo usavamo per passare il tempo e parlare di cazzate ok? Non giudicate. Era il posto più adatto che avevamo per staccare la spina da ciò che la vita ci offriva. E ora andarci sembrava l'idea migliore di sempre.
Appena arrivato mi misi comodo sul divano ad aspettare che arrivasse Meg, mentre gli altri guardavano la televisione o cucinavano qualcosa per cena, ovviamente ad Alex era vietato l'accesso all'area attorno alla cucina. Dopo circa mezz'ora arrivò la ritardataria e dato che Sam e Kevin si erano impegnati per cucinarci una cena decente, non ci sembrava giusto aspettare ancora per mangiare; una volta finito iniziammo subito a parlare del motivo per cui eravamo tutti lì.
- Sam, Kevin, la cena era buonissima -
Sam- grazie Herry-
Kevin-allora parliamo un pò? -
Meg- di cosa? - chiese sarcastica, e tutti ci mettemmo a ridere. Lei si che riusciva ad allentare la tensione.
Alex- allora, che ne pensate? -
Sam- non lo so.... Sapete cosa continuo a chiedermi? Perché noi? Insomma ci deve essere un motivo no? -
Kevin - possiamo chiedere a Max no? -
Sam- e credi ce lo dirà?
Meg - perché no? Credi ci stia mentendo?-
Sam alzò le spalle a indicare ciò che pensavamo tutti. Non sapevamo niente.
- secondo me no- era una sensazione più che altro - credo che ci stia nascondendo qualcosa, ma credo abbia detto la verità -
Alex - sei tu l'avvocato. Chi meglio di te per capire se qualcuno finge! - disse sarcastico
- ah ah.. divertente -
Sam- già ma la mia domanda rimane sempre quella. Perché noi? -
Alex- lo scopriremo. Approposito siamo tutti d'accordo sul non dire niente a nessuno su questa storia giusto? -
Meg e Sam- si certo-
Per loro era facile, non avevano fratelli o sorelle a cui dovevano mentire, inoltre entrambe non parlavano quasi mai con i genitori; era più complicato invece per me e Kevin.
Kevin- non lo so... -
Meg- non vorrai mica dirlo ai tuoi?! Ti prenderanno per pazzo! -
Kevin- e credi che non ci abbia pensato? Ma sapete che li dici sempre tutto da quando... - fece una pausa e prese un bel respiro. Potevo capirlo, forse meglio di chiunque altro. Kevin aveva perso il fratello in un incidente stradale quando aveva 16 anni, da allora non ha mai nascosto nulla ai genitori, non voleva farli preoccupare. Ma so anche che se glielo dice finiranno col morire di preoccupazione.
- Kevin. Non credo dovresti dirglielo. Io a Nora non ho detto niente-
Kevin - ma come fai? Non ti senti in colpa?! -
- ovvio! Ma non voglio farla preoccupare e so che vale lo stesso per te. È la cosa migliore -
Kevin mi guardò con gli occhioni da cucciolo. Lo odio quando fa così, sa che non resisto, ma stavolta dovevo farcela.
Kevin-ok va bene... - disse arreso alla fine.
Continuammo a parlare fino a mezzanotte, e poi tornammo ognuno a casa.
Ero stanchissimo e appena entrai nel mio appartamento mi tolsi la giacca e mi buttai sul letto senza sentire ragioni. Ero esausto, avevo bisogno di ricaricare le batterie e per fortuna fu una notte tranquilla.
Non posso dire lo stesso del mattino seguente però....

Ci risiamo...  ~ here we go again...~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora