Sulla via del ritorno

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Altre due settimane passarono dal giorno del perdono. Tutto era di nuovo come prima. Il gruppo di amici si era di nuovo riappacificato, apparte qualche imbarazzo tra le due coppie, Piadina era il solito Piadina e Cico si era trovato un ragazzo che si era unito al gruppo.
Era un ragazzo basso, con dei bellissimi occhi gialli e dei capelli biondi e rosa molto stravaganti come d'altronde anche il suo nome... Strecatto. Era molto solare e aveva sempre un sorriso sulle labbra.

Jerick e Piace uscivano ogni sera, ma questo portava anche alle sempre più sospettose domande della madre. Cercavano di passare più tempo possibile insieme anche se la preoccupazione negli occhi del castano ogni volta che doveva ritornare a casa incuriosiva parecchio il ragazzo dai capelli bianchi. Sentiva come se l'altro non gli avesse detto tutto.
E questa cosa lo infastidiva parecchio...

Piace pov.
Era stata un'altra serata bellissima. Avevano passato la sera a ridere, a parlare e a darsi baci pieni di amore. Piace si sentiva in paradiso... se non fosse stato per quel piccolo barlume di ansia che nasceva sempre sulla via del ritorno. Era una sensazione strana, come quando ti dimentichi completamente delle brutte vicende che dovrai subire dopo e ti concentri sul presente. Non è una cosa negativa... ma, dopo, il "rendersi conto"  ti provoca una delusione tale da non riuscire quasi a respirare.
Non lo aveva ancora detto a Jerick. Per questo si sentiva in colpa ma finiva sempre per rimandare al giorno dopo e a quello dopo ancora.

Davanti a casa suonò il campanello e aspettò qualche secondo. Alla porta venne aprire suo padre.

Padre: ehi sei tornato! Emh... possiamo parlare un attimo? Magari qui fuori così tua madre non ci sente.
Piace: c-certo.
Padre: esci ogni sera... è con Jerick vero?
Piace arrossì.
Padre: immaginavo... tra voi due c'è qualcosa? Secondo me anche a quel ragazzo piaci molto.
E fece un'occhiolino divertito.
Piace: emh... insomma...
Doveva sputare il rospo. Dopo una risatina rispose.
Piace: Jerick è il mio... r-ragazzo.
Il padre sgranò gli occhi dallo stupore.
Padre: oh! Beh sono felicissimo per te! Vedo che ora sei molto più contento. Ma... gli hai parlato di tua madre?
Piace guardò verso il basso.
Piace: n-no... non ancora.
Padre: dovresti farlo secondo me...
Piace: lo so.
Padre:dai, entra in casa che qui fuori si gela.

Entrarono entrambi in casa e incrociarono sulla porta la madre con un grembiule da cucina e un libro in mano.

Madre: oh Piace... sei finalmente arrivato. Anche oggi sei uscito?
Piace: emh sì.
Incrociò lo sguardo di suo padre.
Madre: posso sapere con chi? Sempre con Piadina?
Piace: si.
Madre: da quando esci così spesso con lui?
La rabbia di Piace crebbe.
Piace: da quando qualcuno mi evita di vedere il mio...  a-amico.
Aveva rischiato parecchio.
Madre: allora signorino, non fare l'insolente. Vai subito in cucina che è pronto da mangiare.
Piace: ...non ho fame.

Guardò male la madre e se ne andò ritirandosi in camera sua. La situazione era drammatica... così proprio non poteva continuare...

Spazio autrice
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Vi voglio ancora ringraziare davvero tantissimo per il traguardo raggiunto e vi saluto....
Ciauuuuuu❤❤

♡_Non pensavo potesse accadere_♡ (Piaryck)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora