"Micheal's pov"
Julia è una ragazza particolare. Non si vergogna di fronte a nulla, ed è bellissima.
Cazzo se è bella.
Ha quegli occhi verdi grandi e profondi che ti ci potresti perdere se non sbattesse le palpebre.
Poi ha quei capelli scuri, morbidi, che profumano di rosa.
Quella corporatura fragile che da fuori sembra che potresti romperla con una semplice stretta, ma dentro ha la forza di un aeroplano.
"Dove vuoi andare?" Chiede lei strofinandosi le mani sulle braccia scoperte in segno di freddo.
Le metto la mia giacca sulle spalle e lei arrossisce sussurrando un "grazie" timido.
"Ti porto in un posto dove nessuno potrà trovarci, devo dirti una cosa"
"Okay"
"Julia's pov"
Oh dio!! Cinque minuti fa mi sentivo stupida e illusa e ora sono felice come non lo sono mai stata.
Micheal, il ragazzo che sogno da quattro anni, che deve improvvisamente dirmi una cosa importante.
È tardi, saranno quasi le due ormai, ma quando sono con Micheal il tempo è come se si fermasse.
Non penso a nulla tranne che a lui, a quello che succederà stanotte.
Arriviamo in un posto ancora meno illuminato nonostante l'ora e Micheal mi copre gli occhi da dietro.
Mi porta a sedere su una panchina e mi scopre gli occhi.
Siamo davanti a un lago che rispecchia la luna. Ci sono cespugli e alberi stupendi alla riva del lago.
Micheal mi prende le mani e dice:
"Ahahah si, è tutto magnifico, ma tu lo sei un po' di più"
A quelle parole mi venne automatico saltargli addosso e abbracciarlo.
"Wowo! Lewis! Staccati devo parlarti! Disse ridendo.
Risi anch'io e poi lo guardai negli occhi come per dire "vai, ti ascolto"