Capitolo 13

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"Luke's pov"

Provai a richiamare Marta, ma non rispose.

Allora decisi di andare da lei.

Entrando, trovai Calum e Julia abbracciati che piangevano.

"Ragazzi che è successo?"

Eveline mi prese per un braccio e mi portò in cucina.

"Ev's pov"

Gli spiegai tutto, ma a lui non credo importasse molto, anzi credo che non mi abbia nemmeno ascoltata.

"Ev, lo so che è un brutto momento ma devo chiederti dov'è Marta"

Stavo per rispondere, ma lo fece il rumore della chiave nella serratura per me.

Era Marta.

Si chiuse la porta alle spalle, ma non per molto perché quando vide Luke, la riaprì.

Non fece in tempo ad uscire che Luke si fiondò su di lei.

Le sussurró qualcosa all'orecchio e piano piano fece diminuire lo spazio fra di loro fino a farlo scomparire facendo combaciare le loro labbra.

Sorrisi leggermente.

"Marta's pov"

Ero arrabbiatissima con Luke, ma quando mi sussurró 'scusa' all'orecchio e mi bació, mi sciolsi come una cretina.

L'avevo perdonato.

Mentre ci baciavamo, dietro di me sentii dei pianti, allora mi staccai.

Non feci in tempo ad andare in salotto che Luke mi spiegó tutta una storia contorta su Julia e Calum, che sinceramente non capii per niente.

Andando di là, infatti, li vidi abbracciati che piangevano.

Mi aggiunsi all'abbraccio, e così anche tutti gli altri.

Ridevamo tutti, tranne loro due.

"Calum's pov"

"Ehi Ju. Siccome ormai la mia maglietta è una pappetta di trucco e lacrime, me la vado a cambiare e poi ti porto in un posto"

"Va bene Cal" disse staccandosi dall'abbraccio e asciugandosi il viso.

"Julia's pov"

Arrivammo a casa sua e sua madre ci venne incontro abbracciandoci e facendosi scappare una lacrima.

"Mamma noi andiamo in camera, mi devo cambiare" disse Cal indicando la sua maglietta zuppa.

"Va bene ragazzi. Julia, siccome non ci conosciamo, piacere io sono Joy"

"Piacere mio" le dissi abbracciandola istintivamente.

Arrivati in camera, Micheal mi coprì gli occhi con la mano.

"Mike... È mio fratello!" Dissi

"Si, ma qui ci sono io"

"Okay... Poi sono io quello che sta male Mike" intervenne Calum ridendo.

Dopo essersi cambiato disse qualcosa all'orecchio a Micheal che mi diede un bacio veloce a stampo per poi prendere il suo skate, mettere il cappuccio sui suoi capelli che ora erano di un lilla sbiadito e uscire.

"Che hai detto a Mike?"

"Se poteva lasciarci un po' soli per parlare un po'. Dobbiamo recuperare il tempo perso" disse sorridendo per poi abbracciarmi forte.

"Okay Calum. Ma tu non dovevi portarmi in un posto?"

"Appena fa buio ti ci porto. Ora andiamo da mia madre, stiamo un po' con lei. È stato un brutto colpo anche per lei" disse.

"Cal's pov"

Vidi Julia incupirsi un po' a quell'affermazione.

Provai a non farci caso, ma non ci riuscii.

La presi per la vita, la abbracciai poggiando il mio mento sulla sua testa per poi andare da mia madre.

Stava preparando un dolce, come al solito.

La abbracciai forte da dietro abbassandomi un po' e le diedi un bacio sulla guancia per poi dirle:

"Ei mamma, come stai?"

"Bene, tesoro. C'è il the li ragazzi. Prendetene un po'. Julia, le tazze sono nella lavastoviglie"

Ci sedemmo tutti al tavolo e la mamma cominciò a raccontare a Ju di quando ero piccolo.

Lei si sforzava di sorridere e io ogni tanto fulminavo mia madre con lo sguardo.

"Ju, è buio, andiamo?"

"Okay, ma dove?"

"Ora vedrai, sii paziente. Mamma noi andiamo in camera"

"In camera Cal? È questo il posto che non puoi rivelare?" Chiese, mentre la trascinavo per un braccio.

"Shhh!"

"Julia's pov"

Arrivati in camera, prese il plaid blu che era sul suo letto e aprì la finestra.

Mi fece cenno di seguirlo e io lo feci.

Stavamo salendo delle scale interminabili, quando guardai in basso e mi bloccai.

"C-cal" dissi tremando.

"Julia tutto apposto?"

"No. Soffro di vertigini"

"Dai, vieni ti prendo io" disse sorridendo.

Arrivati in cima disse:

"Julia, devo chiederti una cosa"

"Dimmi Cal"

"Perché tu ti chiami Lewis e io Hood?" mi chiese e vedendo che avevo freddo mi passò il plaid.

"Calum's pov"

Una lacrima le scese dagli occhi.

"Ju, che hai?"

"Vuoi la verità su papà?"

"Si"

"Avevo 8 anni. Me lo ricordo come fosse ieri. Andai in cucina per fare merenda, ma sentii la mamma piangere, così mi bloccai e mi misi a origliare. Papà le stava raccontando che è stato in carcere ed è evaso. Ha dovuto cambiare cognome 2 volte" piangeva come non l'avevo mai vista fare.

"Scusami Julia"

"Non devi scusarti. Cal, ma perchè mi hai portata qui sul tetto per chiedermelo?"

"Stenditi e guarda in alto"

Si stese, si sistemó il plaid e sorrise alla vista delle stelle.

"Torno subito, devo prendere una cosa"

Tornai con la mia chitarra e le cantai la cover di 'All about you'.

La guardai addormentarsi e pensai che lei aveva bisogno di affetto più di quanto ne abbia già ora.

Love is in the air||5sos||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora