Capitolo 11

83 6 0
                                    

"Julia's pov"

Ero a casa quando la mamma mi chiamó al telefono.

"Tesoro" disse piangendo.

"Tesoro prendi la macchina e corri in ospedale, sono qui ti aspetto"

Non feci in tempo a rispondere che la mamma riattaccó.

Pensai che si trattasse di una cosa seria e allora corsi in macchina e mi avviai.

Arrivata, la mamma mi aspettava fuori piangendo.

Corse ad abbracciarmi.

"Mamma che succede?"

"Tuo, tuo padre tesoro... Ha fatto un incidente con l'auto. Il cuore si è fermato. Papà non c'è più"

Scoppiai a piangere e corsi dentro per vederlo un'ultima volta.

Era pallido e il suo braccio sporgeva dalla barella su cui lo stavano trasportando.

La mamma mi prese e disse:

"Tesoro, dobbiamo andare da Calum"

"Calum? Perché? Come fai a sapere chi è Calum mamma?" Dissi, sempre fissando il viso del papà e non riuscendo a connettere il tutto.

"Non voglio andare da Cal, voglio rimanere qui con papà"

"Tesoro andiamo, è importante"

"Calum's pov"

Salii e la mamma mi abbracció.

Mi staccai dall'abbraccio e le chiesi cosa succedeva.

"Dobbiamo aspettare Julia, poi ti spiego tutto tesoro"

"Julia? Come fai a conoscerla?"

In quell'istante suonó il citofono e salirono Julia e quella che credo fosse sua madre.

La guardai e vidi che piangeva.

Istintivamente andai ad abbracciarla e lei disse:

"Cal, che succede?" stringendomi ancora più forte.

Ci sedemmo e le mamme lo stesso.

Si guardarono tra di loro e poi ci guardarono singhiozzanti.

La mamma di Julia non riusciva a parlare per quanto piangeva.

Io misi un braccio intorno alle spalle di Julia e mia madre disse:

"Ragazzi, vostro padre non c'è più"

"Vostro?" Disse Julia.

"Si, vostro. Il padre di Cal ci abbandonó quando aveva appena tre mesi per andare con tua madre e poi nacqui tu. Tua madre ovviamente non ne sapeva niente fino a qualche ora fa e neanche io"

Mamma abbassó lo sguardo, cercando di non piangere.

Io e Julia ci guardammo e scoppiammo in lacrime abbracciandoci.

"E così siamo fratelli?" Chiesi io.

"Si tesoro. Non vorrei allarmati, ma hai anche una sorella, si chiama Mali-koa"

Julia pianse ancora più forte spingendo la sua testa contro la mia maglietta che ormai era zuppa di lacrime.

Rimase così fino a che non si addormentó.

Mentre dormiva, mia madre mi chiese di chiamare Mali che era in Italia con le sue amiche.

Dopo una mezz'oretta tornó a casa Micheal tutto pimpante con il cappuccio e il suo skate in mano, canticchiando.

Quando ci vide avvinghiati stava per tirarmi un pugno sul naso quando mia madre lo fermó e gli disse che gli avrei dovuto spiegare tutto, ma di lasciare assolutamente Julia dormire.

"Vieni Mike, andiamo in camera"

"Mi spieghi che succede?"

Gli spiegai tutto e in quel momento arrivó Julia che disse di aver fatto un sogno assurdo.

Gli spiegammo che era tutto vero e mi abbracció forte.

"Ehi sorellina non piangere. Papà era uno stronzo"

"Si Cal! Ma era pur sempre tuo padre"

"Un padre che non ha avuto il coraggio di venire a salutare neanche una volta suo figlio! Tuo padre dici? Non è mio padre! Un padre è colui che si prende cura di un figlio, sempre" dissi piangendo.

"Scusami Cal"

"Non preoccuparti piccola"

Mike ci fissava sbalordito.

"Tranquilla Ju, l'importante è che ora lo sappiamo"

Julia si sedette in braccio a Micheal e disse:

"Ragazzi devo parlare con gli altri, devono saperlo, andiamo?"

"Voi andate, io devo chiamare Mali, poi vi raggiungo"

Love is in the air||5sos||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora