"Julia's pov"
Ero a casa quando la mamma mi chiamó al telefono.
"Tesoro" disse piangendo.
"Tesoro prendi la macchina e corri in ospedale, sono qui ti aspetto"
Non feci in tempo a rispondere che la mamma riattaccó.
Pensai che si trattasse di una cosa seria e allora corsi in macchina e mi avviai.
Arrivata, la mamma mi aspettava fuori piangendo.
Corse ad abbracciarmi.
"Mamma che succede?"
"Tuo, tuo padre tesoro... Ha fatto un incidente con l'auto. Il cuore si è fermato. Papà non c'è più"
Scoppiai a piangere e corsi dentro per vederlo un'ultima volta.
Era pallido e il suo braccio sporgeva dalla barella su cui lo stavano trasportando.
La mamma mi prese e disse:
"Tesoro, dobbiamo andare da Calum"
"Calum? Perché? Come fai a sapere chi è Calum mamma?" Dissi, sempre fissando il viso del papà e non riuscendo a connettere il tutto.
"Non voglio andare da Cal, voglio rimanere qui con papà"
"Tesoro andiamo, è importante"
"Calum's pov"
Salii e la mamma mi abbracció.
Mi staccai dall'abbraccio e le chiesi cosa succedeva.
"Dobbiamo aspettare Julia, poi ti spiego tutto tesoro"
"Julia? Come fai a conoscerla?"
In quell'istante suonó il citofono e salirono Julia e quella che credo fosse sua madre.
La guardai e vidi che piangeva.
Istintivamente andai ad abbracciarla e lei disse:
"Cal, che succede?" stringendomi ancora più forte.
Ci sedemmo e le mamme lo stesso.
Si guardarono tra di loro e poi ci guardarono singhiozzanti.
La mamma di Julia non riusciva a parlare per quanto piangeva.
Io misi un braccio intorno alle spalle di Julia e mia madre disse:
"Ragazzi, vostro padre non c'è più"
"Vostro?" Disse Julia.
"Si, vostro. Il padre di Cal ci abbandonó quando aveva appena tre mesi per andare con tua madre e poi nacqui tu. Tua madre ovviamente non ne sapeva niente fino a qualche ora fa e neanche io"
Mamma abbassó lo sguardo, cercando di non piangere.
Io e Julia ci guardammo e scoppiammo in lacrime abbracciandoci.
"E così siamo fratelli?" Chiesi io.
"Si tesoro. Non vorrei allarmati, ma hai anche una sorella, si chiama Mali-koa"
Julia pianse ancora più forte spingendo la sua testa contro la mia maglietta che ormai era zuppa di lacrime.
Rimase così fino a che non si addormentó.
Mentre dormiva, mia madre mi chiese di chiamare Mali che era in Italia con le sue amiche.
Dopo una mezz'oretta tornó a casa Micheal tutto pimpante con il cappuccio e il suo skate in mano, canticchiando.
Quando ci vide avvinghiati stava per tirarmi un pugno sul naso quando mia madre lo fermó e gli disse che gli avrei dovuto spiegare tutto, ma di lasciare assolutamente Julia dormire.
"Vieni Mike, andiamo in camera"
"Mi spieghi che succede?"
Gli spiegai tutto e in quel momento arrivó Julia che disse di aver fatto un sogno assurdo.
Gli spiegammo che era tutto vero e mi abbracció forte.
"Ehi sorellina non piangere. Papà era uno stronzo"
"Si Cal! Ma era pur sempre tuo padre"
"Un padre che non ha avuto il coraggio di venire a salutare neanche una volta suo figlio! Tuo padre dici? Non è mio padre! Un padre è colui che si prende cura di un figlio, sempre" dissi piangendo.
"Scusami Cal"
"Non preoccuparti piccola"
Mike ci fissava sbalordito.
"Tranquilla Ju, l'importante è che ora lo sappiamo"
Julia si sedette in braccio a Micheal e disse:
"Ragazzi devo parlare con gli altri, devono saperlo, andiamo?"
"Voi andate, io devo chiamare Mali, poi vi raggiungo"