"Pensavo di essere sola, non dovevi vederlo" sussurrai.
"Rispondimi, fumi?" Chiese più severo di prima.
"Solo quando sto di merda" dissi poi.
Lui si avvicinò, si sedette sul dondolo e mi prese la sigaretta dalle mani.
"Questa non ti serve" disse lasciandola cadere a terra. "Scommettiamo che se ora parli con me, poi stai anche meglio?" Mi sorrise. Come farei senza di lui?
"Non posso, Cal" alzai un angolo della bocca.
"Julia, starai meglio, fidati di me"
"Lo so, ma semplicemente non posso"
Sembrò riflettere e si mise a dondolare.
"Ei Ju" disse dopo un paio di minuti "Chi era quel tizio con cui stavi parlando?"
Porca troia
"Eh? Quale tizio?" Cercai di fare la vaga.
"Quello con la maglietta blu" disse circondandomi le spalle con il braccio.
"Ah, quello. Ehm lui..."
"Julia, chi era?" Chiese severo.
"Non è importante, Cal, non preoccuparti" dissi nervosa.
"Julia, che ti ha detto? Ti ha importunata? Ti ha minacciata? Ti ha fatto del male?"
"Eiei frena bello, stai tranquillo non è niente, mi ha chiesto delle indicazioni stradali" scusa di merda, Ju.
"E dovevate sedervi ad un tavolo?" Chiese poi. A quel punto distolsi lo sguardo e non risposi.
"Julia parla cazzo"
"Okay, calmati va bene?"
"No, non mi calmo, dimmi chi era quel tizio e poi ne riparliamo" alzava sempre di più la voce e la cosa mi spaventava.
Basta, devo dirglielo.
"Era il padre di Mike" sussurrai.
"Non prendermi per il culo Ju, chi era quel tizio?"
"Se non ci credi chiedi ad Ashton, ma ti prego non dire nulla a Mike, per favore" lo implorai. Lui scosse la testa e si alzò andandosene.
Fanculo tutto.
Presi un'altra sigaretta e la accesi senza esitare stavolta. La portai alla bocca e aspirai piano. Poi espirai buttando fuori il fumo schiudendo poco le labbra.
Julia, non puoi farci nulla.
Poi guardai la carta della sigaretta bruciare, la fissai fino a quando non mi sfuggì dalle dita e cadde sulla mia coscia nuda bruciandomi. Buttai la sigaretta a terra e spinsi le mani sulla zona bruciata.
"Porca troia" imprecai. Tolsi le mani dalla coscia e un' evidente bruciatura di sigaretta aleggiava sulla mia gamba.
Oggi ce l'hanno tutti con me.
Sentii una voce familiare dietro di me dire "Tieni, Ju, mettici un po' d'acqua" mi voltai di scatto e la gioia che provai vedendo Marta superava di gran lunga il dolore della scottatura. Le saltai al collo e per poco non cadde a terra.
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- non ci sono parole, lo so mi dispiace. a parte che fa schifo, ma non aggiorno da una vita. mi perdonate?•Giuxx