Capitolo 17

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3 anni dopo...

Era un sabato sera, la pioggia batteva forte sulla finestra di quell'immenso grattacielo a San Francisco, con una piccola lanterna sulla mensola di fronte. 

Tre anni, la mia vita cambiò totalmente

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Tre anni, la mia vita cambiò totalmente. Rimasi a casa dei miei zii per due anni da quando mi trasferii, fino al compimento, appunto, dei due anni di mia figlia.... Lynn.

Decisi di darle il secondo nome di colei che rubò perdutamente il mio cuore dopo mia madre... Jennifer. Da quel dì in cui tentò di ostacolare il mio trasferimento non ebbi più sue notizie... e così neanche lei di me. Rimasi in contatto, anche se poco, con Max e Emme, non nominando mai il nome della loro madre, raccomandandogli di non dirle che ci sentivamo, non l'avrebbe aiutata. Meritava una nuova vita, come fece. Mesi fa, acquistando una rivista, mi cadde l'occhio sulla copertina di un giornale di gossip, dove vi era lei. "Jennifer Lopez compra casa a Los Angeles." Immaginai che dopo la rottura con Alex volesse cambiare scenario, come d'altronde feci io.

I miei pensieri vennero rotti da una voce minuta.

"Mamma...." era Lynn.

"Amore mio.... che c'è?" dissi, stringendola a me sul mio letto.

"Mi sto annoiando..."

"Oh piccola mia... ti avrei portata in giro, ma piove..." dissi in tono malinconico, accarezzandole i suoi capelli lisci come la seta.

Posò il suo sguardo verso il mio viso, giocando con i miei orecchini, gli stessi che mi regalò Jennifer in quel famoso Natale...

"Sono belli mamma...."

"Ti piacciono?"

"Si...è un regalo?" disse con quel tono innocente

"Si amore... è un regalo di Natale."

"Di chi?"

Mi bloccai al ricordo. "Di... una mia vecchia amica..."

"Non siete più amiche?"

"No Lynn.. purtroppo no."

"Perché?"

"Eh perché siamo venute qui... E lei stava a New York..." dissi, spostandole il ciuffo.

"Ma puoi chiamarla... magari è contenta..."

La sua innocenza, la sua non conoscenza di ciò che le aspettava in quel mondo ingiusto mi faceva sentire sempre più fiera di lei, mi faceva ringraziare Dio di avermi dato una creatura così meravigliosa come lei.

"Vedremo..." le dissi con un sorriso "ora vai ad apparecchiare per la mamma, io intanto penso cosa preparare per cena e poi ci guardiamo un bel cartone! Che ne dici?"

"Si!" disse entusiasta, saltando dal letto.

Sorrisi alla vista, ogni qual volta che vedevo il suo sorriso il mio cuore sussultava di gioia indescrivibile, le avrei dato tutto l'amore di cui aveva bisogno e anche di più. Non l'avrei mai forzata a fare nulla, l'avrei sempre appoggiata nelle sue scelte e sarei sempre stata lì ad aiutarla, nel bene e nel male. Quei pensieri svanirono nel sentire il mio telefono squillare. Guardai lo schermo, era un numero non registrato. Risposi.

(ITA) Remember Me This WayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora