Capitolo 8

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Da quel dì, sapete quale, tutto ciò che fino a qualche giorno prima mi sembrava normale e quotidiano, sembrava avesse preso una piega diversa. A lavoro e altrove ero più in forze, più felice, come quando dormi per dieci ore di fila. Ad eccezione di quando trascorrevo il mio tempo con Luke, cosa che prima era l'unica cosa che mi tirava su il morale. Da quando io e Jennifer ci baciammo tutto si ribaltò, ciò che trovavo monotono e abitudinale divenne quasi divertente, ma ciò che mi salvava le giornate non mi bastava più. Ma quello che mi turbò più di ogni altra cosa, fu il fatto che durante i momenti intimi tra me e Luke, tra coccole e baci, non facevo altro che vedere Jennifer. E mi ritrovavo a respingerlo con scuse banali come "scusa sono stanca" "ho mal di testa oggi".

Era una domenica mattina. Mi accingevo a preparare il pranzo, silenziosa. Era da qualche giorno che non vedevo Jennifer, nonostante ci mandassimo diversi messaggi durante le giornate. Mi mancava, tanto, ma non era giusto trascurare le nostre famiglie e, tra l'altro, la situazione in cui ci eravamo immerse ci portava inevitabilmente al terrore di essere in qualche modo spiate in ogni momento. Ma alla fine, in che situazione eravamo? Un tratto sembravamo quasi migliori amiche, a volte quasi madre e figlia, ma più di ogni altra cosa... sembravamo pazze l'una dell'altra.

Tra le sue brame mi sentivo intrappolata in un'aura di protezione e forza, una droga, un qualcosa che andava al di là delle mie aspettative, quasi avessi trovato le risposte a mille domande mai poste.

Nonostante non mi fossi mai etichettata, essendo cresciuta con l'ideale del "l'amore non ha sesso, colore o razza", non potevo non essere sorpresa da questa serie di eventi.

Mi accorsi che, presa dai miei pensieri, ero rimasta a girare il mestolo nella pentola per più minuti, nonostante non ce ne fosse più bisogno.

"Amore, mi sembra che sia pronto! Non credo ci sia bisogno di girare per 5 minuti!" disse ironico Luke.

"Scusa, ero sovrappensiero."

"Lo vedo... a che pensavi così intensamente?"

Andai nel panico, dovevo trovare una scusa alla svelta. "Oh... mi era venuto il dubbio.... di non aver chiuso la cassa oggi a lavoro! Ma poi mi sono ricordata, l'ha chiusa Kate."

"Oh beh, capisco allora!" disse andando a sedersi a tavola. Tirai un sospiro di sollievo.

Non avevo una grande voglia di dialogare durante il pranzo, quel giorno fu particolare, visto che la mancanza di Jennifer era particolarmente accentuata. Ma come dissi, non volevo creare troppi dubbi a Luke... così cercai un argomento.

"Ma alla fine poi la settimana scorsa a che ora sei tornato a casa?"

"Quando sei uscita con Jennifer?" annuì. "No alle 23:30 ero a casa, non c'era più nessuno ormai.. voi dove siete andate invece?"

"Oh, mi ha portato in un locale dove andava da ragazzina, carino! La dipendente è una sua vecchia amica...."

"Beh dai... vi siete divertite?"

Sorrisi tra me e me, al pensiero.... "Si... è stata una bella serata!"

Mi sorrise... "Sai stavo pensando una cosa..."

Lo guardai terrorizzata... "c...cosa?"

"Da quando l'hai conosciuta ti vedo piena di vita, di felicità, più positiva... un lato che prima facevi fatica a tirar fuori... e non puoi immaginare quanto io le sia grato per questo. Ed infatti per l'appunto, volevo diciamo tirarti fuori un'idea..."

"Sarebbe?"

"Perché non vi fate una piccola vacanza di qualche giorno? Sai come fate voi donne!" disse ridendo. Ero sconvolta. Mai mi sarei immaginata una proposta del genere!

(ITA) Remember Me This WayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora