Capitolo 16

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Passavano i giorni in cui mi dedicai a me stessa, ricevendo visite da Monica e anche da Max e Emme ai quali confidai della mia gravidanza, facendogli però promettere di non dirlo a nessuno, nemmeno a Jennifer. La mia assenza a lavoro mi portò a comunicare della mia tanto aspettata attesa e, purtroppo, fui costretta a consegnare le mie dimissioni. Non mi pentii di questa scelta, nonostante stessi valutando tante opportunità. La prima sulla lista fu quella di andare via da New York. Quella città divenne il ricordo più brutto dopo tutti quei brutti avvenimenti e mai avrei voluto crescere il mio primogenito in una città che nascondeva troppi demoni personali. Così mi tornò in mente una città a me molto a cuore, San Francisco. Lì vivevano i miei zii, specialmente mia zia, sorella di mia madre. Avevamo sempre avuto un rapporto meraviglioso, soprattutto quando mia madre morì, non mi fece mai mancare l'affetto nonostante la distanza.

Così composi il suo numero di telefono e le telefonai.

"Ciao amore!!!"

"Ciao zia, che bello sentirti...." dissi con un sorriso

"Oh tesoro non sai quanto mi hai resa felice con questa chiamata... come stai??? Luke? Tutto bene?"

"Beh ecco zia... sottinteso il fatto che volevo assolutamente sentirti, ti dovrei anche parlare..."

"Certo piccola, tutto quello che vuoi"

"Io... beh da poco ho scoperto di.... essere incinta!"

"Amoreeee! Ma è una notizia meravigliosa!! Hai sempre sognato di diventare madre e sono sicura che sarai meravigliosa! E Luke è ancora vivo?" disse emozionata, al quale mi incupii...

"No zia... Luke... mi ha lasciata..."

"C... cosa??? Dopo avergli detto questa notizia???"

"No no... ci eravamo lasciati da alcune settimane, di comune accordo però... ma pensavo che questa notizia lo rendesse felice.... e invece non vuole averci niente a che fare...."

"Non ci posso credere.... che str..... meglio che non continuo! Tesoro e ora che hai intenzione di fare???"

"Non lo so zia... non ho più nessuno qui...."

"Aspetta tesoro, c'è tuo zio qua che sa tutto...." disse, dovevo essere in vivavoce... "Ciao tesoro!" disse mio zio.

"Ciao zio!"

"Tesoro fa subito un biglietto aereo per San Francisco, vieni a stare qui da noi. Ci pensiamo noi a te." disse mio zio, mi commossi. Sapevo che mi avrebbero aiutata.

"Si tesoro esatto, non ti lasceremo mai da sola li. E finalmente potremo vederti!" disse mia zia.

"Io non so come ringraziarvi zii.... davvero, mi fate piangere." dissi con le lacrime agli occhi.

"Ma stai scherzando? Sei come una figlia per noi, e mai ti lasceremmo sola in una situazione così. Prendi il primo biglietto che trovi per San Francisco e faccelo sapere ok?"

"Ok... grazie davvero zii.... davvero... vi amo immensamente."

"E noi amiamo te piccola! A presto!"

Chiusi la chiamata, mille lacrime mi rigarono il viso dalla gioia. Finalmente non avrei affrontato questa gravidanza da sola. Avrei avuto un appoggio. Avremmo avuto un appoggio. Appoggiai la mia mano sul ventre e sorrisi.

"Ce la caveremo amore mio."

Acquistai un biglietto aereo per San Francisco per 3 giorni dopo alle 14:00 così ne approfittai il giorno dopo per vedere per l'ultima volta Max e Emme, dicendogli di dovergli dire qualcosa di molto importante.

(ITA) Remember Me This WayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora