Crescere

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Dopo la fine disastrosa del primo compleanno dei loro figli, i Potter si fermarono a casa Weasley per alcune settimane.
Non avevano la possibilità di tornare a casa, la zona doveva essere purificata dalla Magia Oscura e la casa ricostruita, ed accettarono la proposta del Preside di trasferirsi in una casetta all'interno del perimetro di Hogwarts.

La famiglia Potter arrivò nella casetta, al limitare della Foresta Proibita, una mattina d'agosto. Il sole splendeva fiero sul Lago Nero ed i due maghi si guardarono intorno sospirando.
- So che tutto questo è necessario per la loro protezione. – parlò James facendo entrare in casa i bagagli.
- Ma non deve piacerci per forza. – fece un sorriso mesto Lily – Mi sento in trappola.
- Come uno di quegli animali negli zoo babbani! – annuì l'uomo che, guardando i figli addormentati, continuò – Promettimi che faremo del nostro meglio per essere felici.
- Lo prometto amore! – sorrise sincera la strega che, prendendo il viso del marito tra le mani, lo baciò con passione sulle labbra.
- Ehm. Ehm. – tossì una voce alle loro spalle – Scusate, non volevo né spiare né interrompere vicini... - ridacchiò Rubeus, il mezzo gigante che viveva nella casa del Guardia Caccia.
- Rubeus. – lo accolse James sbuffando – Va tutto bene?
- Alla grande! – annuì l'uomo a disagio – Volevo solo sapere beh... Ecco...
- Non abbiamo molti bagagli. – si strinse nelle spalle Lily – Buona parte delle nostre cose è andata distrutta durante l'attacco.
- Avete bisogno di andare a fare compere? – si mosse a disagio sullo specchio della porta – Potrei stare io con i gemelli. – si offrì.
- Veramente? – lo guardò sgranando gli occhi il mago.
- Adoro i bambini! – annuì con vigore il mezzo gigante – E loro sono fantastici! – li guardò con amore – I miei piccoli Potter!
Lily e James invitarono il Guardia Caccia ad entrare nella loro casa e lo fecero accomodare nell'ampia poltrona davanti al caminetto.
- Sicuro di riuscire a gestire le nostre pesti? – domandò Lily.
- So prendermi cura di molte creature. Non sarà così difficile badare a loro. Andate tranquilli.
I coniugi Potter salutarono Hagrid con un cenno della testa e, usando la Metropolvere, apparirono a Diagon Alley per fare in pace i loro acquisti.
Camminando lungo la strada principale, i coniugi riuscirono a parlare tranquillamente tra loro: non erano molto contenti della loro nuova sistemazione, ma entrambi sapevano che era la soluzione più sicura per far crescere i loro figli in tranquillità.

James e Lilian trascorsero alcune ore alla ricerca di tutto ciò che poteva essere loro necessario per vivere nella nuova casa e, dopo aver effettuato alcuni acquisti, abiti e giocattoli per i bambini compresi, tornarono a Hogwarts. Quando aprirono la porta della casa, trovarono Rubeus e il suo grosso cane seduti a terra a giocare sereni con i gemelli.
- Guardali Jamie. – parlò sotto voce la strega – Sono così sereni, si sentono circondati d'amore.
- Signora Potter. – la abbracciò – Faremo del nostro meglio per farli crescere sempre così felici come sono adesso.
Lily annuì e, sorridendo, entrò in casa seguita a ruota da James e dai loro numerosi acquisti.
- Mamma! – parlò Elizabeth.
- Papà! – fece eco Harry.
- Cuccioli! – la strega li raggiunse sul tappeto, sorridendo riconoscente al mezzo gigante.
- Hagrid, sono stati bravi? – domandò il mago.
- Sono fantastici! – annuì Rubeus che, alzandosi lentamente in piedi, continuò – Sarà bello vederli crescere. Grazie per avermi permesso di stare con loro ragazzi! – sorrise e, dopo aver salutato la famiglia Potter, lasciò la casa per permettere loro di sistemarsi.

La vita nella casetta scorreva tranquilla, Harry ed Elizabeth crescevano curiosi ed avventurosi. Entrambi stavano sviluppando interessi e poteri diversi che, grazie alla supervisione degli adulti, stavano imparando a gestire. James e Lily venivano aiutati, nella verifica dei progressi dei poteri dei gemelli, da Albus, Severus e Minerva: volevano accertarsi che la Magia Oscura di Voldemort non avesse intaccato il loro Nucleo Magico, così unico e potente.
Ogni giorno, sottoforma di gioco, Albus e Minerva sottoponevano i bambini ad una serie di test per controllare il loro livello e, alla fine degli esami, il Preside informava i genitori sui risultati. Sapevano che i bambini avrebbero sviluppato caratteristiche simili a quelle di Voldemort, anche se il loro Nucleo non eta stato intaccato dalla Magia Oscura.
All'inizio non era stato semplice far capire a Lily e James che i bambini non sarebbero diventati come Voldemort. C'era voluta una conversazione lunga e solo la tranquillità di Severus ed Albus era riuscita a tranquillizzare i genitori.
- Questo cosa significa signore? – domandò James porgendo al loro ospite un bicchiere di succo di zucca ghiacciato.
- Che potrebbero sviluppare particolarità tipiche di Tom Riddle. – ringraziò con un sorriso James per la bevanda.
- Propensione per le arti oscure? – chiese ancora l'ex-Grifondoro.
- Temi che entrambi i tuoi figli possano finire nella mia Casa, Potter? – domandò con un sorriso Severus, era stato lui a fare i test ai bambini quel giorno.
- Al momento in quale Casa andranno a studiare è l'ultima delle mie preoccupazioni. – sbuffò Lilian – Voglio la verità da voi due! – guardò Albus e il suo migliore amico – Siete sicuri che staranno bene? Che non imploderanno come ha fatto Voldemort? Non saranno loro i nuovi maghi oscuri più potenti di sempre?
- Cerca di stare tranquilla, Lily. – le sorrise Severus, scosso dalla paura che aveva sentito nella voce di lei.
- Maggiore potere non significa necessariamente implodere e impazzire come chi è cresciuto nell'odio. – continuò Albus con un sorriso indulgente - Loro non sono soli. Hanno la fortuna di essere circondati da persone che li amano. Avranno insegnanti adeguati ad incanalare la loro rabbia o paura. Insegnanti capaci di gestire la situazione perché fanno già parte delle loro vite. - sorrise – Severus e Remus, e lo stesso Sirius, ci saranno sempre.
- Lily. – la abbracciò James – Hai sentito anche tu la profezia.
- Sono così piccoli. – mormorò la strega mordicchiandosi l'unghia del pollice.
- Ma cresceranno. – parlò Minerva raggiungendoli – E cambieranno le sorti del mondo magico.

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