Chapter 3.

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Ella e Glene erano le mie migliori amiche. Una l'opposto dell'altra.
Ella era dinamica, la ragazza più sfacciata che avessi mai conosciuto, coraggiosa, bella ma estremamente testarda.
In tutta la mia vita è sempre stata la mia fiaccola, siamo cresciute insieme, una il prolungamento dell'altra. Spesso di una presunzione impressionante ma avrei dato la vita per proteggerla.
Avresti dovuto vedere quelle sere, prima delle feste, quando non sapeva mai come acconciare i capelli, se lasciarli lisci o farli mossi, se legarli o lasciarli liberi, metteva un'ansia incredibile. Era forte, lei e i suoi occhioni marroni e la sua piccola bocca, potevano rivoluzionarti la vita. Era un uragano.
Glene, invece, era la calma. L'isola ferma e protetta nella tempesta, il porto sicuro. Lei e le sue abitudini ti rassicuravano e ti facevano sentire a casa. Estremamente insicura anche se non sapeva che lei era la ragazza dai lineamenti più dolci che conoscessi. Occhi castani contornati da lunghe ciglia folte nere, nasino perfetto e bocca sottile. Era tutto perfettamente incastrato nel suo viso, nessun errore, nessuna imperfezione.
Poteva incantarti quando ti parlava con il suo fluente inglese o francese o spagnolo... Non c'era un talento che non avesse.
E poi c'ero io mia dolce Amy, un misto fra le due, immagina che terzetto.
Zoe, invece, era la sorella maggiore di Ella, aveva 19 anni allora ed era folle. Nient'altro da aggiungere, Zoe e la follia erano due pezzi di puzzle inestricabili.
Quella mattina di luglio, iniziai a vivere, me ne accorsi dopo, ma di questo te ne parlerò successivamente.
Mi svegliai elettrizzata, Zoe ci aveva convinti a rubare la macchina dei miei genitori che quel fine settimana erano fuori, fare il borsone e andare al mare.
Il borsone era già pronto, quindi dopo aver fatto colazione, mi lavai e mi misi il mio costume preferito: rosso a pois bianchi. Quanto mi piaceva quel costume.. E misi sopra un vestito azzurro e legai i capelli in una coda alta.
Poco dopo arrivarono Zoe, Ella e Glene accompagnati da Andrew e Ethan. Andrew era il ragazzo di Glene, aveva l'aria da cattivo ragazzo con quegli occhi azzurri e i capelli neri e Ethan era la nuova conquista di Ella, non ho mai conosciuto bene quel ragazzo.
Partimmo, musica a tutto volume, tettuccio alzato e vento.
Mi sentivo libera, giovane e con una vita davanti.
Arrivammo due ore dopo, ed era un paradiso. Ragazzi dovunque, ridevano, correvano, si schizzavano acqua, giocavano a calcio, prendevano il sole. Rimasi un po a fissare la scena finché Ella non mi trascinò sulla sabbia. Era la prima volta che andavo al mare.
Mi chinai a raccogliere la sabbia e fu allora che lo vidi. Correva in direzione di Zoe, l'abbracciò facendola girare e iniziarono a parlare. Subito dopo un gruppo di ragazzi e ragazze si avvicinò a Zoe e iniziarono ad abbracciarla.
Ella, Andrew e Ethan li raggiunsero.
"Non dobbiamo andare se non vuoi.." mi disse Glene. Mi aveva capita, come sempre. Mi sentivo insicura, non volevo andare a conoscere tutti gli amici di Zoe, non avrei saputo come comportarmi e cosa dire ma decisi di rischiare, presi la mano di Glene, le sorrisi e li raggiungemmo.
Subito dopo i nomi nuovi da associare alle facce sconosciute erano almeno una trentina ma ero sopravvissuta.
"Piacere Mason"
"Mia." E ci stringemmo la mano non consapevoli di quello che poi saremmo diventati.

Con le ragazze stendemmo le tovaglie e iniziammo a prendere il sole, accanto a me avevo Ella e Ethan che parlavano con due ragazzi di cui già allora non ricordavo i nomi, figurati adesso.
Davanti a me avevo Glene e Andrew che facevano il bagno, lui stava cercando di acciuffarla e lei rideva come una matta. Decisi di dare un'opportunità a quel ragazzo che sinceramente non mi era mai piaciuto, ma se era capace di farla ridere qualcosa di buono doveva averla.
"Piacere John" mi girai, c'era un ragazzo con il fisico mozzafiato accanto a me, con un sorriso sbalorditivo che probabilmente aspettava che dicessi qualcosa.
"Mia"
"Ci siamo già presentati in realtà ma sai, con tutta quella confusione.. È la prima volta che ti vedo"
"È la prima volta che vedo il mare"
"Allora vorrei aver l'onore di farti compagnia nel tuo primo bagno" disse ridendo.
Il bagno più buffo che ho mai fatto, pieno di risate e mi insegnò a nuotare. John oltre a essere un bellissimo ragazzo era divertentissimo e gentile.
Avevo appena preso la tovaglia per asciugarmi quando la vidi, Queen.
Alta, castana, occhi verdi. Non fui l'unica che la notai, tutti i ragazzi la fissavano con più interesse del necessario. Si presentò e parlammo per tutto il pomeriggio. Non era così male come pensavo, era piuttosto simpatica, dolce e ingenua.
Ripensandoci, mia cara, mi viene da ridere; Mason le sbavava dietro ed era così ovvio! Fece l'egocentrico per tutto il pomeriggio cercando di attirare l'attenzione di Queen, non accorgendosi che lei era palesemente interessata a lui e che io non sopportavo più il suo essere vanitoso e superficiale.
Cercai con lo sguardo Glene e Ella per cercare di fuggire da quell'essere così irritante ma incontrai solo gli occhi di John che fu contento di salvarmi.
Alla prossima.

Con amore, Mia

Chiusi il libro e per la prima volta mi sentì parte di qualcosa, mia nonna mi stava raccontando la sua adolescenza non so per quale assurdo motivo ma sapevo che pur qualcosa doveva significare.

Love, MiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora