Chapter 19

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Tre giorni.
Sono passati tre giorni da quando Luca mi ha baciata.
Nessuna telefonata, nessun messaggio, nessun segno di vita.
Ieri sono andata anche a casa sua, volevo parlargli e dirgli che se lui si era pentito di quel bacio potevamo fare finta che non ci fosse mai stato ma non mi è stato concesso di vederlo: "sta dormendo".
Messaggio subliminale: sparisci.
Non riuscivo a capire il perché di quella sua reazione così avventata. Di certo la sua scomparsa non mi ha aiutato a schiarirmi le idee fino a quando Candice decide di invitarmi a casa sua per una semplice serata film.
Perché avrei dovuto rifiutare? Era una splendida opportunità per rafforzare il mio rapporto con lei e magari conoscere il resto dei ragazzi e chissà magari sarei anche riuscita a parlare con Luca e chiedergli un minimo di spiegazioni.
Devo dire che, ad ogni modo, ero abbastanza tranquilla, credevo che qualsiasi cosa fosse scattata in lui sarebbe stata facilmente risolvibile. Si trattava di noi. Credevo fossimo diversi, l'eccezione che conferma la regola ma, mi sono resa conto, che tendo leggermente a sopravalutare i miei rapporti.
Poi l'illuminazione. Avete presente quando guardi un thriller e finalmente vedi la scena chiave del film: quella dove tutto assume finalmente un senso? Oppure quando passi un intero pomeriggio su un problema di matematica e finalmente, dopo ore e ore di asfissiante sforzo, trovi la soluzione? Avete presente quel tipo di sollievo? Bene.
Adesso cercate di immaginarvi al meglio la scena.
Io arrivo, Candice entusiasta mi abbraccia, mi fa fare un giro della casa e arriviamo in salone dove ci sono tutti i ragazzi. Li saluto e con i visi nuovi mi presento. Lui si gira sconvolto e mi guarda. Fa solo questo: mi guarda terrorizzato, impaurito proprio.
Poi lei scende dalle scale, come nelle favole: avvolta dal suo splendido vestito bianco candido, i capelli perfettamente sistemati in una coda alta e un sorriso da far paura e lo chiama, con la sua soave voce acuta. Lui allora, pronto cavalier servente, si gira e le loro labbra si toccano. Un bacio di quelli veloci, abitudinari.
Scintille ovunque. Questo si che è il vero amore.
Tombola! Tutto immediatamente chiaro, tutto perfettamente al suo posto, non poteva essere diversamente. Lui era lo splendido cavaliere azzurro che con il suo amabile destriero aveva cavalcato fino alla sua amata e fragile principessa e l'aveva salvata. Poi invece, era arrivata in città una servetta interessante, carina, la novità insomma. Era stato bello, incredibilmente intenso anche se breve. Ci avevo creduto, ma si sa, le favole hanno i loro schemi e a me il lieto fine e le favole in se per se fanno proprio vomitare.
Poi, Luca si girò; gli sorrisi. Qualcosa dentro di me si era rotto ma per una volta non volevo che mi vedesse crollare, gli avevo dato molte volte l'opportunità di vedermi fragile ma non questa.
Mi avvicinai a Candice, le dissi che mia madre mi aveva chiamato e che per un'emergenza in ospedale era dovuta andare e che io dovevo tornare a casa mia per prendermi cura di Eva. Mi scusai e andai via.

Cara Mia,
vorrei poteri dire che le cose andranno un po meglio, ma sfortunatamente non è così.
Fuori vedo tutto il casino che c'è: mi fanno schifo tutti, con i loro comportamenti ipocriti, le loro risate finte, le loro facciate di cristallo. Mi fanno tutti rabbia, pena, schifo e malinconia.
Ho sentito il tuo dolore attraverso le tue parole nell'ultima lettera e ho potuto immaginare con quanta fatica tu le abbia scritte, mi dispiace averti procurato ulteriore sofferenza ma credo che da un lato scrivere tutto ciò che pensi ti abbia aiutato ulteriormente ad elaborarlo. L'assenza di Andrew si fa sentire sempre di più e io non sto per niente bene, ma rispetto a prima va meglio. Mi tengo molto impegnata, mi sono iscritta in un'associazione di volontariato non molto distante dalla casa dei miei zii: lavoro in un orfanotrofio.
Ho passato moltissimo tempo da sola però: è stato deleterio ma allo stesso tempo costruttivo. Non ti nascondo che ricevere la tua ultima lettera abbia riaperto ferite che avevo cercato di bloccare con un semplice cerotto, forse anche per questo si sono riaperte così facilmente. Mi dispiace averti risposto così tardi, ma come ti dicevo, ho molto pensato a me, a Andrew e ultimamente anche a te e Mason.
Sono sempre stata convinta che tutte le persone che entrino nella nostra vita abbiamo un perché e indubbiamente ci lascino qualcosa ma non ne sono mai stata così convinta come adesso.
Ultimamente mi sono chiesta perché Mason sia entrato nella tua vita e tu nella sua. Vedendovi dall'esterno risultavate abbastanza insoliti, a vostro modo unici. Non avevo avuto modo di vedere un rapporto così intenso e profondo, un rapporto inclassificabile, in un certo senso tossico. Perché mi dispiace dirlo Mia, ma il vostro rapporto era sorprendentemente tossico, non riesco a trovare modo migliore per definirlo. Mi sono anche chiesta come appunto un rapporto del genere possa finire così, senza un motivo apparente.
E forse credo di aver trovato la risposta: voi due avevate un tempo prestabilito.
L'uno per l'altra siete stata salvezza, siete stati tutto ciò di cui avevate bisogno in quel periodo della vostra vita. Quando le cose sono cambiate, vi siete spezzati.
Credo che in alcuni momenti ti mancherà così tanto da sentire un buco allo stomaco e vorrai parlarne, vorrai urlare e provare magari a fare uscire da te stessa questa sensazione di vuoto incolmabile, vorrai combatterla perché ti starà stretta, mentre in altri momenti ti farai sopraffare da questa voragine di ricordi, di assenze, perché in fondo siamo delle anime in un'altalena che cercano la giusta velocità per non schiantarsi sul terreno.
In alcuni momenti, invece, ti convincerai che non potrai mai più appartenere in quel modo a nessun'altra persona.
L'amore ci fa a pezza Mia, bisogna esserne consapevoli.
Vorrei dirti di eliminarlo, di buttare tutte le foto, le lettere, i regali, i libri condivisi, i vestiti comprati insieme, vorrei dirti che dopo aver fatto tutto questo non lo penserai più, vorrei dirti che sarà come non averlo mai conosciuto. Ma non posso farlo. Per tre semplici motivi.
Il primo è che sarebbe una grande balla, perché una persona così importante non si può dimenticare ne tanto meno accantonare.
Il secondo è che voi eravate predestinati a incontrarvi, a sconvolgervi, a vivervi e a diventare casuali estranei, perché voi due avete rappresentato l'una per l'altro quel tanto necessario a trasformarvi adesso in due sconosciuti.
Il terzo è che so, conoscendoti, che tu preferiresti vivere ogni singolo momento in agonia pur di non dimenticarlo, affrontare tutte le notti insonni e dolorose, perché sono quelle sere quelle difficili, quelle sere dove ogni pensiero, ogni lettera, ogni poesia, dove la nostalgia, la malinconia e le mancanze non riesci a combatterle da sola perché lo so che quando si tratta di te Mia diventi fragile come il vetro e invece di difenderti ti autodistruggi.
Il vostro rapporto si è fermato per il semplice fatto che non si può tornare indietro e non si può nemmeno andare avanti. E so che è stata dura accorgerti che era arrivato il momento di uscire dalla vita di Mason. So che hai usato tutte le tue forze. E ti prego non voltarti indietro, è giusto così.
È giusto per tutte quelle volte in cui ti ho sentita piangere e ti ho vista delusa, ti ho sentita sempre più lontana da me ma soprattutto da te stessa. È giusto perché hai sentito il mondo diventare più pesante, sempre più pesante e non sapevi come sorreggerlo e allora ha iniziato a schiacciarti.
È giusto per tutti i giorni che stanno scorrendo ma la tua vita non sta continuando rimane paralizzata.
Siete stati qualcosa di meraviglioso insieme e sono incredibilmente sicura che per un po l'abbia pensato anche lui ma poi evidentemente, come tutto, se n'è dimenticato. Non è stato capace di amarti, ma se ci rifletti attentamente, nemmeno tu ne sei stata capace.
Prova a dire addio, è complicato, lo so, ma tentaci.
Sarà l'atto più difficile che compirai ma per una volta, la prima, avrai deciso di amarti, di mettere al primo posto te.
Gli sei corsa dietro per tanto tempo, hai fatto tutto il possibile, adesso ti rimane solo una cosa da fare: lasciarlo andare. Sul serio.
E a volte vorrai tornare indietro. Magari a quando passava da casa tua con la colazione per augurarti il buongiorno, a quando parlavate tutta la notte perché le cose da dirsi, i viaggi da fare, i sogni da realizzare erano sempre troppo pochi. Vorrai tornare indietro anche a quando facevate gli orgogliosi, quei giorni in cui era un continuo litigare, un continuo tenersi testa, dove vi scannavate senza risparmiarvi che a vedervi sembravate due folli. Vorrai tornare a tutte quelle volte che avevi tutti i motivi per finirla, per pronunciare un semplice 'basta' e piantarla li, ma rimanevi in silenzio perché non ce l'avresti fatta. E forse vorresti essere rimasta in silenzio anche l'ultima volta quando basta l'hai detto per davvero.
E piangerai le tue solite lacrime, che non conteranno più nemmeno per te stessa.
E ti sentirai immensamente sola, perché non è possibile raccontare una cosa del genere a qualcuno e sperare che capisca davvero.Ma arriverà quel momento in cui comprenderai senza porti alcuna domanda.
Così, da un momento all'altro, ti renderai conto che quella persona che prima era così importante per te adesso non lo è più. E sentirai quella fantastica sensazione di libertà e arriverà quella consapevolezza che non potrà più farti del male non perché sei riuscita a eliminarlo dalla tua vita ma perché sei riuscita a toglierlo dal posto sicuro in cui lo custodivi, il tuo cuore. Arriverà quel giorno in cui lo guarderai e inevitabilmente sorriderai e ti verranno gli occhi lucidi, non per malinconia, nostalgia o dolore, non più, ma perché ricorderai tutto quello che avete passato, ti ricorderai di lui, di te, di voi. Allora cerca di non lasciarti prendere dalla nostalgia di "quello che poteva essere". Non poteva essere nient'altro, altrimenti lo sarebbe stato, altrimenti lo sarà.
La vita è fatta di scelte Mia, è sono tutte tue. Dopo aver letto questa lettera puoi sceglierei di andare da lui e lasciare che tutto questo non succeda, puoi decidere di non lasciarlo passare, di non lasciarvi passare. Oppure puoi rimanere ferma e accettare questa situazione e affrontarla al meglio che puoi. La scelta è tua.
Se avrai voglia di scappare vieni da me.. Ti manca l'ultimo anno di liceo e poi potresti raggiungermi.. Sarebbe tutto più semplice.

Glene

Questo capitolo lo dedico a due persone per me importantissime.
Mia sorella, Greta, alla sua forza. Sei da sempre la mia massima ispirazione.
A Giulia, che è una folle e che ha il coraggio di vivere. Buttati sempre. Vivi.
Vi amo❤️

Love, MiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora