Chapter 6

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Si allontanò leggermente dal mio viso ma sentivo il suo fiato sul collo: era irregolare.
Non aprii gli occhi, li tenni chiusi, volevo proteggere quel momento per più tempo possibile, volevo imprimerlo nella mia mente, volevo che si cicatrizzasse sulla mia pelle. Non sapevo quali fossero i miei sentimenti John, se fossi innamorata di lui o se avrebbe potuto funzionare. Non lo conoscevo bene, non sapevo che tipi di cereali preferisse o la sua più grande paura ma più di tutto non sapevo se ero in grado di amare e farmi amare.
Mi sfiorò le labbra con le sue dita e io misi le mie mani sopra le sue.
"Lascia che ti ami.." Mi si mozzò il fiato. Non ero sicura di nulla, non sapevo cosa fosse l'amore, tutti dicono che lo riconosci, che non si può descriverlo a parole ma capisci quando una persona è fatta per te. Ma io Amy non lo sapevo, non sapevo se John era quello che volevo e quello di cui avevo bisogno.
Aprii gli occhi, mi stava guardando con speranza e ansia, con amore. Gli accarezzai il viso e lo baciai.
Misi tutte le mie paure e ansie in quel bacio, tutte le mie aspettative, tutti i miei sogni, tutte le mie paranoie.
I nostri respiri divennero affannati, lui mi avvicinò a se e io lo strinsi di più, sperando che quello fosse amore.
Lui sorrise e io con lui, pregando che, per una volta andasse per il verso giusto.

La mattina dopo raccontai tutto alle ragazze, nei minimi particolari.
"E Mia è fidanzata!" Disse Ella ridendo.
"Aspetta... Ma state insieme?" Disse Alis. Si, mia cara Amy, per l'occasione era venuta a Verona.
"Ma no.. Non stanno insieme. Oppure già ieri ne avete parlato?" Mi chiese Glene.
"Ragazze non ne ho la minima idea, non voglio avere fretta, vorrei che ci frequentassimo un po prima e magari se andrà bene diventerò la sua ragazza."
"Non capisco perché devi ponderare sempre tutto Mia! Ti è capitata una cosa fantastica e invece di godertela pensi sempre, pianifichi tutto." Era Ella. Aveva ragione, solo che io ancora non sapevo dare una spiegazione.
"È normale che voglia andarci piano! Non può dare tutta se stessa senza proteggersi un po.. E se poi va a finire male?" Era Alis.
" E se va a finire male, finisce male, stop. Soffrirà come abbiamo fatto tutte. Essere fragili ci ricorda che siamo umani." Rispose Ella.
Erano così concentrare in quella conversazione che non si resero conto che io avevo iniziato a piangere. Ero un fiume in piena, un vulcano in eruzione. Non sapevo perché piangevo ma non riuscivo nemmeno a smettere. Era troppo per me.. Ti chiederai cosa. Cos'era troppo per me? Non lo sapevo Amy. Dovevo essere felice e invece ero terrorizzata.
Glene si mise accanto a me e Alis e Ella smisero di litigare e mi abbracciarono. Mi addormentai, fra le loro braccia.

Appena sveglia trovai nel frigo un post-it da parte di Ella: "Gli ormoni fanno tanto, goditi la vita Mia!". Mi misi a ridere e preparai qualcosa da mangiare. Insalata e cotoletta, un po di succo d'arancia, il mio piatto preferito. Appena sistemato tutto nel piatto sentii bussare alla porta. Era John, entrai in panico. Lui mi sorrise e mi porse dei fiori, erano delle gardenie. Le presi e mi scansai per farlo entrare.
"Dopo quello che è successo ieri.. Insomma, credo che dovremmo parlare, chiarire un po di cose."
Lo guardai,era tutto rosso in viso così mi chinai e gli diedi un bacio in guancia. Volevo rassicurarlo, lui per me c'era sempre stato.
"Sono d'accordo con te, dammi un attimo per sistemare i fiori, tu nel frattempo siediti."
Presi un vaso, lo riempii d'acqua e lo posizionai al centro del tavolo.
"Allora non sono bravo con queste cose, divento rosso e fra qualche secondo inizierò a balbettare, vorrei tanto prenderti le mani ma la mia sudorazione è alle stelle.. Sembra una proposta di matrimonio vero? Santo cielo. Quello che vorrei è un'opportunità per diventare qualcosa di più per te, provare a farti innamorare di me. Una sola opportunità, non te ne pentirai."
Lo guardai, sorrisi e gli dissi: "Stasera ti va di guardare un film assieme?"
Si chinò e mi baciò.

Con amore, Mia

Love, MiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora