- Ti rivedrò? -

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Mi sveglio. Sono in un letto sconosciuto e vuoto, ricordo solo di aver dormito con Niall, ma lui dov'è? La tenda della finestra lascia entrare qualche spiraglio di luce. Guardo l'ora sul cellulare, 10:16 - cazzo! - mi torna in mente che devo prendere il biglietto per tornare in Italia.

Mi alzo di corsa e recupero i miei vestiti. Mi spoglio dalla tuta e rimetto i miei di corsa, senza badare all'ordine. Prendo le scarpe e scendo correndo le scale, rischiando di farmele di sedere.

Arrivo in salone dove  trovo Niall che parla al cellulare - Si... certo... d'accordo Harry ci sentiamo dopo, ciao - attacca. Appoggia l'iPhone sul tavolo al centro della stanza e si avvicina sorridendo

- Buongiorno - dice.

- Buongiorno - rispondo arrossendo. Perché sono così intimidita da lui? Per il suo carattere lunatico? Per la paura di fare una domanda sbagliata che possa farlo innervosire?

- Dove stai andando? - chiede serio, guardandomi già vestita e di corsa.

- Emm... s-sto andando a comprare il biglietto aereo per tornare a casa - guardo a terra, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi.

- Ah... quindi te ne vai - dice allontanandosi verso il cellulare.

- Si - rispondo. Sembra triste ma sicuramente sta solo pensando che ha perso qualcuno con cui passare una notte sveglio.

- Ti accompagno - prende le chiavi della macchina, si mette gli occhiali da sole neri, un giacchetto leggero e apre la porta di casa.

Mi infilo velocemente le scarpe e il giacchetto, poi esco.

Saliamo nell'auto. Mi porta in un'agenzia viaggi vicino casa sua. Entro seguita da Niall e una signora sulla trentina, cicciottella e bruna, mi avvicina al banco facendomi un cenno con la mano.

- Prego - mi guarda sorridendo poi passa lo sguardo su Niall. Diventa seria, di quella serietà che ti fa capire che si è infatuata del biondo.

Hey bella, fa' il tuo lavoro!

- Salve, dovrei prendere un biglietto aereo di sola andata per Roma - dico distogliendola dai sogni.

- Em... sì, per quando la partenza? - scrive qualcosa al computer cercando di sembrare il più disinvolta possibile.

- È possibile per stasera? - chiedo speranzosa.

- Mmm, aspetti che controllo - continua a picchiettare le dita sulla tastiera lanciando qualche volta degli sguardi al biondo vicino a me.

Niall porta ancora gli occhiali da sole, non riesco a vedere bene la sua espressione ma le labbra sono tirate in una linea rigida.

- Sì, il volo è alle 21:00 - la voce della signora mi fa tornare con i piedi per terra.

- Va bene - dico.

- Per quante persone? - chiede.

- Una - soffio.

- Bene - cerca di nascondere un sorriso.

- Il biglietto viene 54 sterline -

Pago, stampa il biglietto e usciamo.

Saliamo in macchina, Niall mette una stazione radio dove mandano Mirrors di Justin Timberlake e partiamo. Non stiamo andando verso casa sua, mi sta portando a quello che credo sia l'hotel.

Arriviamo sotto l'albergo.

- Andiamo a prendere le tue valige nella stanza - dice Niall.

- Okay - sussurro. Perché tutta questa importanza verso i miei confronti? Abbiamo passato solo due giorni insieme e una notte, nella quale abbiamo solo dormito.

Come una splendida coincidenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora