Qualcuno

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Esco dall'aereo e aspetto che dal rullo esca la mia valigia. Dopo qualche minuto esce, la prendo e mi dirigo all'uscita. Qui a Roma non fa freddo come a Mullingar... Prendo un taxi che mi porta sotto casa.

È l'una di notte, mamma, Perrie e Tom (quando non devo rivolgermi a lui chiamo mio padre per nome), stanno sicuramente dormendo e non li ho nemmeno avvisati che sarei venuta oggi. Così prendo la chiave, la giro piano nella serratura ed entro nell'appartamento.

È tutto buio, vado direttamente in camera mia. Poso il borsone e la valigia a terra, dal mobile alla sinistra della stanza prendo un pigiama blu e lo indosso.

Mi sdraio nel letto, prendo il cellulare e noto un messaggio. Sorrido e faccio scorrere il dito per aprirlo.

| Niall

Okay, lo so, forse è un po' tardi per un messaggio ma probabilmente lo leggerai domani mattina. Comunque avrei una domanda che mi tortura da ieri sera, perché quando sei uscita dalla mia camera mia hai baciato?

Aspetto una risposta che sia ragionevole ma conoscendoti, anche se da poco, posso dire che non l'avrò.

Buonanotte x

Alzo gli occhi al cielo sorridendo e rispondo.

| Francesca

Quindi è quella la domanda che ti tortura tanto? Ti lascio con il beneficio del dubbio (non farti venire strane idee) ahaha.

Buonanotte x

Prevo 'invia' e metto in carica il cellulare, addormentandomi piano piano.

Mi sveglio e sbadiglio in modo poco elegante.

"E quando mai saresti stata elegante?"

Mi deride il subconscio.

Mi alzo e mi dirigo in cucina.

- Francesca! - Perrie si alza dalla sedia e si precipita ad abbracciarmi.

- Quando sei arrivata? Come stai? E il Natale, com'è andato? Hai conosciuto delle persone simpatiche? Hai... - parte a parlare ma la abbraccio fortissimo interrompendola.

- Mi sei mancata anche tu Perrie - le dico - Mamma e papà? - chiedo guardandomi intorno.

- Sono a lavoro, tornano stasera tardi. Credo che neanche loro sappiano della tua apparizione qui a casa - ride.

- Ne sono certa - faccio una risatina. Vado verso il frigo dal quale prendo il latte e dalla mensola i cereali al cioccolato.

- Allora che mi racconti? - mi chiede mia sorella mentre riprende la sua colazione.

Preparo il mio latte e i miei cereali e comincio a mangiare - Niente di che, non ho trovato casa a Mullingar. Non sono potuta venire prima perché il brutto tempo di lì non a permesso partenze e sono arrivata stanotte all'una circa - continuo a mangiare i miei adorati cereali - Zayn? - le chiedo.

- Tutto bene, credo che ora sia in palestra, tu sai bene quanto tenga al suo fisico - scuote la testa divertita.

- Già, a volte può essere più vanitoso di una ragazza - rido.

Voglio davvero bene a mia sorella, senza di lei non saprei che fare. Rispetto a quelle sorelle che si litigano i vestiti, io e lei siamo piuttosto generose ed andiamo molto d'accordo.

- Mamma mi ha detto che hai passato il Natale a casa di una signora insieme alla sua famiglia - continua lei.

Annuisco bevendo l'ultimo sorso di latte.

- C'era, per caso, un ragazzo? - mi guarda con occhi incuriositi.

- Si -

- È simpatico? Quanti anni ha? È carino? E il matrimonio quando lo farete? - sputa subito.

Come una splendida coincidenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora