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TRE ANNI DOPO

Continuo a passeggiare per i negozi di Roma mentre bevo il mio caffè. Mi piace l'idea di guardare al futuro positivamente, sono felice e posso dire di stare bene. Perrie ed io abbiamo stretto un legame davvero unico, le voglio molto bene, con Zayn è una cosa seria e io sono felice per loro. Parlando di coppie, i miei hanno divorziato da quasi quattro mesi. Mamma ha scoperto che Tom la tardiva e l'ha letteralmente cacciato di casa. Io appoggio la reazione di lei, però proprio ora che stavo cominciando ad andare d'accordo con mio padre...

Ho conosciuto una ragazza, Arianna, è davvero simpatica, abbiamo legato quasi subito. Ha i capelli castani lunghi e gli occhi verdi; l'ho conosciuta ad un corso di tedesco. Lo sto frequentando per fare qualcosa nel pomeriggio, la mattina o la notte lavoro come receptionist in un albergo a quattro stelle. Lo stipendio è ottimo, riesco a pagare perfettamente il mio appartamento. Ho cambiato casa perché da mia madre mi sentivo di troppo, e poi era ora che andassi a vivere da sola.

Guardo l'ora sul cellulare, 16:08. Arianna ed io dovevamo vederci per studiare per l'esame di tedesco. Butto il cartoccio del caffè e aumento il passo per raggiungere il bar dove studiamo. Appena arrivo la vedo già seduta al tavolo e sventola una mano verso di me. Mi avvicino al suo tavolo e mi siedo.

- Scusa il ritardo, mi sono lasciata trasportare dai negozi - le spiego ridendo.

- Tranquilla, dai ripassiamo il verbo comprare al futuro, dimmelo - risponde.

- Ich werde kaufen, du wirst kaufen, er wird kaufen, wir werden kaufen, ihr werdet kaufen, sie werden kaufen - dico sorprendendomi di quanto sono migliorata.

- Complimenti signorina Light - applaude. Rido poi ripenso alla frase "signorina Light", chi è che mi chiamava così? Sono sicura di averlo già sentito dire in questo tono, ma da chi?

Scuoto la testa e riprendo a studiare con Arianna. Ripassiamo tutto il pomeriggio, poi verso le 19:00 mi alzo dal tavolo, devo andare a lavoro.

- Devo andare, la reception mi aspetta - le dico.

- A che ora inizia il turno? - mi chiede.

- Alle 19:45, devo sbrigarmi se voglio arrivare al centro in tempo - spiego mentre metto in ordine il mio zaino della Eastpak.

- D'accordo, ci vediamo domani per l'esame -

- Ciao Ari - la saluto mentre esco dalla caffetteria.

Arrivo alla fermata dell'autobus e aspetto. Mi metto le cuffiette e nelle orecchie parte I'm Not The Only One di Sam Smith. Adoro questa canzone, è molto significativa. L'autobus arriva e in mezz'ora sono all'hotel. Poso lo zaino nello stanzino riservato al personale e do il cambio ad Andrea, il ragazzo che lavora con me. È simpatico, spesso durante la pausa prendiamo un caffè insieme.

- Francesca, sempre in anticipo eh, sembra che ti piaccia lavorare - ride scuotendo la testa.

- Che ne sai, magari è vero - rido. Lui mi guarda e scompare nello stanzino.

Mi siedo al bancone e mi metto a sfogliare un giornale nell'attesa dei visitatori.

- Francesca, io sto andando a casa - mi avverte Andrea.

- Sì, ciao a domani - gli sorrido.

- Senti prima che me ne vada, qualche volta, se vuoi, ti va di andare a cena fuori o al cinema? - lo guardo. È un bravo ragazzo, simpatico e divertente.

- Sì certo, facciamo domani pomeriggio al cinema? - propongo.

- Davvero? Cioè, sì va benissimo, ti passo a prendere alle 16:00 -

- D'accordo, ciao Andrea - lo saluto.

- Ciao a domani - sorride e esce. È davvero un bel ragazzo, occhi verdi e capelli neri corti, e gentile, credo che un film vada bene.

Rimango per due ore circa a leggere delle riviste abbandonate da mesi nei cassetti sotto al bancone, poi circa alle 22:00 entra una ragazza bruna e si avvicina al bancone.

- Salve - mi alzo e la accolgo.

- Salve, ho prenotato una camera doppia - mi dice.

- Sì, aspetti che prendo il registro - mi volto un secondo e dal ripiano dietro prendo un quaderone - Qual è il cognome? - le chiedo mentre sfoglio le pagine.

- È stato prenotato al nome di Horan -.

Horan... Mi prende un tonfo al cuore. Horan, proprio quell'Horan? È mai possibile che Niall Horan sia qui? Con questa ragazza? Improvvisamente nella hall entra la persona che non avrei dovuto vedere mai più nella mia vita, lui è lì, non mi guarda subito poi davanti al bancone si immobilizza. Occhi negli occhi, celeste nel marrone. Un brivido mi pervade e la pelle mi diventa d'oca.

- Francesca - dice lui.

- Niall - dico sconvolta.

- Conosci questa ragazza? - gli chiede la bruna. Lui stacca gli occhi da me e guarda lei.

- Emm, sì. Lei è la mia e... - lo interrompo, impedendogli di dire "ex ragazza".

- Sono una sua amica, l'ho conosciuto un po' di tempo fa - spiego. Sono ancora arrabbiata e delusa da lui, non volevo proprio vederlo.

- Sì... Rose lei è Francesca, Francesca lei è Rose - ci presenta lui.

- Sono la sua ragazza - dice brunetta sorridendo mentre mi stringe la mano. E quindi? Potevo vivere anche senza la tua spiegazione sai? Magari ti potessi strappare le tue ciocche di capelli finiti. Ma perché sto pensando questo? Niall può fare quello che vuole, ormai è acqua passata.

- Niall dovresti invitarla per dopodomani, è comunque una tua amica - dice Rose al biondo. Di che sta parlando? Siamo a maggio, non è il compleanno di Niall.

- Sì hai ragione - lui si volta verso di me e mi guarda - Francesca, vuoi venire al nostro matrimonio? -

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Bonsoir a tout le monde!

Chiedo scusa per il ritardo di una settimana, a scuola hanno davvero fatto il poker di interrogazioni.

Anyway, che ne pensate di questo improvviso incontro?

Siamo a più di 340 visite, ragazzi vi adoro, grazie mille ♥

Vi posso chiedere di mettere una stellina ☆ dopo aver letto il capitolo? Così vedo quanti siamo a leggere ✨

Grazie ancora a tutti, un bacio ♡

Franny.

Come una splendida coincidenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora