Non può essere

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Dopo circa due settimane dal compleanno di Niall, credo che debba andare assolutamente a cercare lavoro. Giro per la periferia e per il centro, prendo un giornale e mi metto a leggerlo mentre mi gusto un caffè comprato in un piccolo bar. Il mio biondo è a casa, doveva sistemare qualche faccenda, ma non ricordo bene cosa. Effettivamente sembrava preoccupato, anche un po' diverso, però sarà sicuramente qualcosa con i genitori. Solitamente quando è agitato è perché la madre vuole parlare con lui, e loro due non hanno un buon rapporto.

Tra i lavori sul giornale ne leggo alcuni: cubista, veterinaria specializzata in animali della savana, professoressa di chimica applicata... ma un lavoro decente no? Scendo con lo sguardo, assistente waddling planner. Me la so cavare con i fiori? Sì. I fiocchi e i teli? Sì. Riuscirò a stare dietro una donna che molto probabilmente romperà le palle e mi chiamerà anche di notte? Diciamo di sì. Prendo il cellulare e compongo il numero. Risponde dopo tre squilli.

"Pronto?" Mmm la voce non è male.

- Salve, ho letto l'articolo nel quale diceva che stavate cercando un'assistente. Mi ha interessato molto - cerco di essere più tranquilla possibile.

"Ah finalmente qualcuno ha chiamato. Mi dica, ha esperienza nel campo?"

- Me la so cavare - riassumo.

"D'accordo, dato che è l'unica che ha chiamato la prendiamo per una prova. Ci vediamo lunedì per un colloquio più ristretto, venga alla nostra agenzia alle 10:00. Qual è il suo nome?"

- Grazie mille, sono Francesca Light - dico con un sorriso, sapendo che la signora dall'altra parte non può vedermi.

"Bene signorina Light, a lunedì"

- A lunedì e grazie ancora - poi attacco.

Decido di tornare a casa, dovrò dire a Niall della mia prova come assistente. Butto il barattoletto di caffè e mi dirigo a passo svelto alla villa. Dopo circa venti minuti arrivo ed entro. Niall è in salone al pc, appena mi vede lo chiude. Che nasconde?

- Niall tutto bene? - Gli chiedo sospettosa.

- Uhm? Sì, tutto bene. Ho solo qualche problema con degli amici - risponde distratto. Quindi la madre non c'entra niente, chissà chi sarà il problema.

Lascio cadere il discorso e vado in camera, mi metto un laggins e una felpa del biondo. Torno giù e sento il ragazzo che urla al telefono.

- Non erano questi gli accordi!... no, non puoi dirmi di fare questo... perché?... qualunque cosa ma... basta...- poi si accorge di me - Emm, ti richiamo dopo - dice e attacca.

- Chi era? - Domando preoccupata.

- Un tizio che non sa mantenere le promesse - dice distaccato.

- Posso... posso fare qualcosa? - Chiedo. Noto la sua agitazione, o rabbia non so.

- No niente, ora fai quello che devi fare -.

Ma è arrabbiato? Che ho fatto? Vado in cucina dove tiro fuori dal frigorifero uno scatolone di arancia rossa. Verso il liquido nel bicchiere e rimetto apposto la scatola. Bevo e guardo Niall lavorare al computer. Perché è così distaccato? Devi dirgli del lavoro... la mia testa sta andando in fiamme.

Possibile che abbia cambiato umore così di punto in bianco? Devo parlargli, forse dopo ora è meglio farlo sbollire. Torno in salone e mi siedo sul divano, lontano da lui. Lo osservo con il bicchiere di succo in mano e studio la sua espressione.

Sopracciglia inarcate, sguardo serio fisso sullo schermo del pc, seduto ma con i gomiti appoggiati alle gambe e le mani congiunte, bocca tirata in una linea dura. Niall non è arrabbiato, è letteralmente incazzato.

- Niall che hai? - Ora mi sto innervosendo.

- Per la millionesima volta, non ho niente - Dice alzando gli occhi.

- Ti devo dire una cosa... - cambio discorso. Lui continua a fissare lo schermo e poi digita qualcosa sulla tastiera.

- Dimmi - si limita a soffiare.

- Ho trovato un lavoro, così posso aiutarti a mantenere la casa e a pagare qualcosa. In realtà devo fare la prova però sono l'unica che lo ha chiesto a quell'agenzia e mi hanno quasi accettato - spiego.

Lui fa un respiro profondo e mi guarda - Lascialo -

- Cosa? - dico sbalordita.

- Lascialo - ripete.

- Niall io dovrò pure aiutarti a pagare qualcosa, insomma vivo qui da quasi nove mesi, devo aiutarti -

- No, lascia quel lavoro - detto questo spegne il computer e se ne va in cucina.

Non capisco. Non vuole che trovi un lavoro perché è ricco oppure è così gentile che non vuole farmi pagare parte delle bollette? Non ci sto capendo niente.

Suonano alla porta. Mi alzo ma Niall mi precede ad aprire. Oh no, quei ragazzi, Matthew, Max e Cris. Che ci fanno qui? Entrano senza troppe lusinghe.

- Andatevene - alza la voce il biondo.

- Calma Horan, siamo qui per dire alla tua ragazza ciò che non le hai il coraggio di dire - parla Cris.

Che devono dirmi? Cosa non mi sta dicendo Niall?

- Ora no, tornate un'altra volta - dice il biondino.

- Io non credo proprio - dice Max, poi mi guarda - Ma ciao Francesca, come stai? Il qui presente fidanzatino non ti racconta nulla eh? Mi sembra anche abbastanza scortese verso te -

- Niall di che parla? - domando al mio ragazzo.

- Sì esatto, di che parlo Horan? - enfatizza Max - Vuoi dirglielo tu o lo faccio io? -

- State zitti - ordina il biondo a loro.

- Se la metti così - Max si avvicina a me - Sai, Niall Horan, il ragazzo di cui tanto ti sei innamorata ti ha solo preso in giro - dice. Che significa?

- Ora basta Max! - grida il biondo, va viene zittito da Matthew.

- Lui ha fatto solo finita di amarti, voleva solo scoparti e so per certo che lo ha fatto. Ti sei mai chiesta come abbia fatto a trovarti a Roma? -

Mi sento improvvisamente debole - Mi ha detto che ha rintracciato il mio cellulare - dico.

Max guarda Niall - Davvero non ti sei inventato di meglio? - ride e poi riporta i suoi occhi sui miei - Ha parlato con il tuo ex, Ross. Si conoscono e si erano messi d'accordo. Tutto era programmato e calcolato. Una specie di scommessa e Niall l'ha vinta. Noi quattro, il tuo biondino e noi tre, abbiamo scommesso in quanto tempo ti avrebbe portata a letto. Beh, ho vinto io. È troppo codardo per lasciarti e ora ci siamo noi che abbiamo chiuso la questione -.

Mi sento davvero troppo debole, faccio un passo verso Niall - È vero? - gli chiedo con un goccio di speranza.

Lui annuisce e a me crolla tutto addosso. Non può essere. Mi sento delusa, arrabbiata, triste, stupida... è successo di nuovo. Tutto quello che cercavo di evitare, tutto quello che mi volevo lasciare alle spalle si è ripresentato.

- Davvero Francesca, credevi che ti amassi? Sei davvero molto cieca per non accorgerti di niente, hai creduto ad ogni singola parola - dice Niall. Inizio a piangere, alzo la mano come per dargli uno schiaffo, la lascio in alto per tre secondi ma poi la rimetto giù.

- Dammi il tempo di prendere le mie cose e me ne vado - annuncio.

Salgo le scale ma invece che andare in camera vado in bagno, chiudo la porta e, perdendo i sensi, mi accascio a terra.

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Holaaa.

Allora come va? Che ne pensate di questa delusione da parte di Niall? Francesca non se lo aspettava, voi?

Fatemi sapere, un bacio ♡

Franny.

Come una splendida coincidenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora