Buon Natale

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La stanza è illuminata dalla luce del sole. Ci metto un po' a fare mente locale e lentamente mi alzo dal letto. Guardo l'ora rendendomi conto di aver dormito troppo, quindi scatto in bagno. Mi faccio una doccia veloce e mi metto un asciugamano addosso. Sento il telefono della camera squillare.

Rispondo - Pronto? -

- Buongiorno, signorina Light, c'è qui il signor Horan che chiede di lei - dice il signore che lavora nella hall.

- Emm lo faccia salire - dico e attacco. È tardi, sono solo con un asciugamano addosso e Mr Lunatico sta arrivando.

Mi precipito davanti all'armadio e prendo un jeans, una camicetta color rosa pallido e un maglioncino da mettere sopra dello stesso colore del jeans. Mi metto l'intimo e subito dopo sento bussare. Mi metto l'asciugamano intorno e vado ad aprire, cercando di sembrare il più disinvolta possibile.

- Ciao, Niall - saluto dopo aver aperto la porta, incrociando i suoi occhi color oceano con i miei cioccolato.

- Cia... emm, se vuoi aspetto qua fuori - dice notando il mio asciugamano.

- No entra, la stanza è grande. Mi vado a finire di vestire in bagno - chiudo la porta dietro di noi.

Con un gesto della mano gli faccio capire che si può sedere sul divano. Prendo i miei vestiti e mi dirigo in bagno - se vuoi accendi la tv - gli indico il telecomando.

- Grazie - risponde.

Chiudo la porta del bagno, mi tolgo l'asciugamano e mi infilo i jeans. Sento che ha acceso la televisione su un canale di calcio. Mentre mi vesto faccio il resoconto del suo comportamento: l'ho conosciuto che sembrava felice, ieri pomeriggio in macchina era felice, al ritorno cupo per via di quei ragazzi ma poi di nuovo felice mentre parlavamo di musica, ma poi con una mia domanda si è incupito di nuovo e non so il perché. Ieri sera sembrava tutto normale, anche quando mi ha accompagnata qui in hotel... ma che problemi ha? Fortunatamente lo vedrò solo per questi tre giorni, poi ognuno per la sua strada, fine della storia.

Con la spazzola mi pettino i capelli color miele e torno in salone.

- Okay, sono pronta. Scusa se ti ho fatto aspettare - gli dico mentre mi infilo la giacca.

- Non fa niente, tranquilla. Stai bene così - afferma mentre si alza e spegne la tv.

Mi ha fatto un complimento? O era solo un modo per farmi intendere che come mi sono presentata prima non era il migliore dei modi?

- Emm... grazie - rispondo.

Prendo il cellulare e usciamo dalla camera. Nella hall lascio le chiavi al tizio dietro il bancone e ci dirigiamo nella sua macchina. Mi apre lo sportello e dopo che sono salita me lo chiude.

"Hey, sta facendo il gentiluomo"

La mia vocina non sta zitta e scrollo la testa per far uscire quel pensiero. Sale in macchina, mette la cintura e parte.

~*~

Il viaggio è straordinariamente breve, così arriviamo davanti casa di Lucy alle 10:30. L'appuntamento sarebbe dovuto essere alle 11:00 così ci fermiamo davanti la casa e restiamo in macchina.

- Sarebbe la prima volta che vengo in anticipo - ride mentre spegne il motore dell'auto.

Faccio una mezza risata, poi mi metto a guardare il giardino coperto di neve.

- Posso farti un domanda? - gli chiedo sperando in una risposta positiva.

- Dipende - risponde.

- Da cosa? -

- Se è su quello che è successo ieri, no - stringe le mani in due pugni.

- Non è su quello -

Come una splendida coincidenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora