#prologo

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Alla mia nascita i dottori dissero a mia madre che sarei morto all'età di venticinque anni

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Alla mia nascita i dottori dissero a mia madre che sarei morto all'età di venticinque anni. Non per malattia, non per niente, non ci diedero nessun motivo per il quale io a un'età così giovane debba morire.
Vent'anni dopo la mia nascita, esattamente il giorno del mio compleanno mia mamma mi disse "vivi come se dovessi morire oggi".
La verità fece parecchio male, tutti i sogni che mi misi per il futuro si distrussero in un momento. Passai giornate intere in camera a piangere, non volendo parlare con nessuno, sentendo che tutto quello che avevo costruito si sarebbe distrutto in poco tempo.
Ma poi mi rialzai mettendomi in testa che avrei vissuto come un matto, raggiungendo almeno uno dei miei infiniti obbiettivi, ovvero trovare l'amore.

Volevo provare anch'io le famose farfalle allo stomaco.
Volevo fare una scena come nei film per il loro primo bacio, romantica.
Volevo avere un ragazzo si perché durante la mia adolescenza mi resi conto che le ragazze non mi attraevano.
Volevo sperimentare tutte quelle cose, il primo appuntamento, la prima volta, le passeggiate di notte in spiaggia.
Ma, c'è sempre un ma, all'età di ventitré anni mi resi conto che le carte non sarebbero girate verso di me e che non avrei mai sperimentato l'amore fin quando un giorno apparve davanti a me quello che tutti chiamano l'amore.

25 years (JIKOOK) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora