È strano o è normale il fatto che una persona vista semplicemente tre volte, ti rimanga per così tanto a lungo nella mente?
È la prima volta che mi accade qualcosa del genere e non so come reagire a questi pensieri, il modo in cui mi ha chiamato "Kook" ha scatenato in me un calore strano.
Esco da sotto la doccia avvolgendo il mio corpo con un asciugamano pensando alla serata che mi aspetta. I miei amici si sono messi d'accordo di riunirsi stasera in un bar visto che era già da un bel po di tempo che non ci incontravamo."Mi sto sentendo abbastanza vecchio a incontrarci qui." dice Namjoon.
Ha perfettamente ragione, quando eravamo studenti il nostro unico luogo di incontro era la discoteca o qualche bar in cui ci ubriacavamo e ballavamo fino a che le gambe iniziassero a tremare facendoci svenire alcuni per terra.
Quel periodo amato e odiato da tutti, per quanto possa essere stato complicato a volte sento la sua mancanza.
Quando le mie uniche complicazioni erano cosa avrei indossato alla festa e non a quanti giorni mi sarebbero rimasti.
Vedo i miei amici parlare, ridere e scherzare. Mi unisco anch'io a loro non sentendo quella sensazione di tranquillità come se qualcuno mi stesse osservando.
Mi volto a destra e vedo Jimin guardarmi che non appena i nostri occhi si incrociano lui si volta imbarazzato. Accanto a lui nel bancone non è presente nessuno, segno che sia solo. Sto pensando di raggiungerlo e farli compagnia ma i miei pensieri vengono fermati da lui che si alza andandosene in bagno di fretta. Nonostante lo veda quasi tutti i giorni venite a giocare, incontrarlo anche fuori mi fa venire voglia di conoscerlo meglio. Sembra che abbia un'altra personalità nascosta sotto quella vergogna e il suo balbettare.Appena ritorna colgo la mia opportunità alzandomi e dirigendomi verso la sua direzione lasciando i miei amici per un po.
"Hey Jimin". Al sentirmi lui sussulta e ricambia con un piccolo sorriso.
"Posso sedermi? Sei solo?"
"Si puoi, non sto aspettando nessuno."
"Come mai sei qui stasera?"
"Uh avevo solo voglia di cambiare aria. Sai stare sempre a casa inizia ad essere stancante poi." ridacchia bloccando i miei movimenti. Quel sorriso che tanto vorrei avere anch'io sul volto lui c'è l'ha così luminoso.
Lui tossisce chiedendomi perché io sia lì con lui invece di stare con i miei amici.
"Ti ho visto solo e mi sono detto perché non farti un po di compagnia e magari ci conosciamo meglio."
Lui alza lo sguardo velocemente e giuro di aver visto i suoi occhi illuminarsi.
"V-vuoi conoscermi?" chiede sorridendo timidamente.
"Si Jimin....mm che ne pensi partiamo da quanti anni hai?"
"venticinque"
"Seriamente? Quindi sei uno hyung per me?"
"Io ne ho ventitré anni.....hyung." stavolta sono sicuro di essere diventato tutto rosso dall'imbarazzo.
"No..Tranquillo puoi semplicemente chiamarmi Jimin o come tu voglia non fa differenza." dice ridacchiando. Non mi sarei mai aspettato che lui fosse più grande di me e adesso posso confermare il detto. Mai giudicare un libro dalla copertina.
"Cosa ti piace fare Jungkook?" mi chiede continuando a bere lentamente la sua birra davanti. Do anch'io un sorso alla mia bibita e gli rispondo alla sua domanda.
"Mi piace cantare nel tempo libero e giocare ai videogiochi quando lavoro e a te piace ballare non è così?"
"Canti?"
Credo che si sia fermato a quella parola. Annuisco timidamente.
"Anch'io...ma non ho una bella voce. Vorrei proprio sentirti. Potresti cantare un giorno..per me?"
"Si, Jimin. Lo farò.""Il tempo con te passa davvero velocemente Kook. Mi dispiace ma devo lasciarti-" lo interrompo facendo le labbruccia.
"Ma hyuunggg domani è domenica." credo di essere ubriaco un po ma riesco ancora a comprendere le cose.
"Mi dispiace, ritorna tra i tuoi amici-"
"Dammi il tuo numero aspetta." prendo il telefono dandoglielo e lui registra velocemente il suo numero.
"Bene allora hyung ci sentiamo." non so se il gesto che ho fatto sia stato a causa dall'alcol o no, ma non mi è interessato. Ogni volta che facciamo una cosa tendiamo a giustificarci dando la colpa a qualcuno o qualcosa.
Ma stavolta non ci sono giustificazioni per me. L'ho fatto volendo.
Mi avvicino a lui stampando un bacio sulla sua morbida guancia sussurrando nel suo orecchio un "grazie per stasera.""Jungkook dove credi di scappare eh? Racconta?" mi dice Hoseok non appena ritorno da loro.
"Parla ragazzino." stavolta a parlare è Namjoon.
Sospiro consapevole che qualsiasi cosa io dica loro non si accontenteranno di quel poco.
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25 years (JIKOOK)
FanfictionSin dalla nascita il suo destino era già stato segnato. Sarebbe morto all'età di venti cinque anni, così avevano detto i dottori. Jungkook prima di due anni della fine della sua vita, iniziò a chiudersi in sé convincendosi che non avrebbe mai sperim...