#19💫

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Non è niente che io non abbia affrontato prima d'ora

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Non è niente che io non abbia affrontato prima d'ora. Il camminare nelle strade con il freddo che sento in tutte le parti del mio corpo, il cappuccio alzato sopra la testa a coprirmi il più possibile mentre mi stringo i denti e avvolgo il mio corpo con le mie braccia cercando di non piangere. Quest'area non la conosco bene, dove vive Jungkook e sento che mi sto allontanando anche dalla sua abitazione, non più nostra.
Non ho mai avuto qualcosa che fosse mio, sono sempre stato un ospite in tutte le case e luoghi. Anche camminando in questa strada vuota riesco a sentirla non mia, che i miei passi spariranno con il vento e forse anche questo corpo. Mi siedo sulle scali di una casa, iniziando a chiedermi una domanda: "per chi sto continuando ad andare avanti?" la risposta nella mia mente non tarda ad arrivare e un nome fa la sua entrata nei miei pensieri.
"Per Jungkook."

Per quel ragazzo che si è aperto per quanto riguarda il suo grande segreto, confessato il suo primo amore, dato il suo primo bacio a chi? A me. Ha sperimentato queste cose per la prima volta con la persona più sbagliata in assoluto. Ma è successo. Era voluto dai cieli che lui dovesse incontrare me e che io sarei stato la sua prima volta in tutto. Ciò ovviamente riguarda anche me, perché mi sto innamorando per davvero o meglio sono già innamorato di lui. Non ho intenzione di perderlo e non m'importa se morirà tra meno di due anni, non gli lascerò andare la mano.
"Cosa ti ha fermato dal raccontare la verità Jimin?" chiedo a me stesso alzandomi dal posto in cui ero seduto e riprendendo a camminare.
"Forse il fatto che lui sappia ciò che ho vissuto lo allontanerà."
Rispondo a me stesso. Per la prima volta penso a quanto misera sia stata la mia vita per tutto questo tempo. L'unica persona che avevo, morì. L'unica casa che possedevo, la diedi via. Cercavo da mangiare stando con dei adulti. Non ho mai dato il mio corpo, era il nostro patto.

"T-aemin, io non credo di riuscire a continuare."
"Jimin promettimi che non ti venderai mai a nessuno. Il tuo corpo non è e non sarà mai un oggetto per nessuno di quei uomini li fuori."

Mi guardo indietro non vedendo niente essendo un luogo senza luce e non sapendo il perché i miei piedi continuano a muoversi senza fermarsi. Forse alla ricerca di qualcosa, di qualcuno o forse vogliono convincere la mia mente a tornare in quel posto dove ore fa mi sentivo al sicuro.
Il miagolare di un gatto mi fa sussultare dalla paura.
"Piccolino, sei anche tu senza casa?" lo prendo in braccio iniziando a pensare a come dovrei presentarmi domani al lavoro in queste condizioni.
Mi siedo su una panchina posando il gatto accanto a me e riabbracciandomi di nuovo con le braccia cercando di chiudere gli occhi.

Un senso di vuoto si apre nel mio cuore e guardando un punto vuoto in quel luogo buio alla speranza che Jungkook appaia porgendomi la sua mano e giudandomi all'interno di un suo abbraccio. Il tempo passa e con esso i miei occhi si chiudono con il pensiero: "non è niente che io non abbia affrontato prima"

25 years (JIKOOK) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora