Apro gli occhi cercando di mettere a fuoco il luogo in cui sono e mi rendo conto di essere a casa mia solo poco dopo riesco a realizzare che vicino a me, nello stesso letto, c'è il mio ragazzo con un'espressione tranquilla sul volto. Ieri è stato capodanno, la fine di un anno e l'inizio di un altro. Sinceramente per me non cambia assolutamente niente, se non che la mia vita va a diminuire. Mi alzo dal letto per andare in bagno, ma un forte giramento mi fa risiedere di nuovo.
Io e Jimin non avevamo in programma di fare nulla per festeggiare, ma quest'ultimo si è presentato esattamente alle undici di sera con un sacchetto in mano pieno di bibite alcoliche rimanendo a bere fino a dopo aver sentito i fuochi d'artificio. O meglio io sono quello che ha bevuto maggiormente. Ciò che è successo, non riesco a ricordarmelo per niente, per quanto io provi a sforzare la mente solo un vuoto.
Riesco finalmente a incamminarmi verso il bagno senza perdere i sensi andando a lavarmi il volto e i denti.
"Jimin perché sei così bello stasera?" sento nella mia mente questa frase e riesco a percepire il mio volto diventare tutto rosso dall'imbarazzo.
"Stupido Jungkook. Stupido Jungkook." mi ripeto mentalmente volendo in questo momento che si aprisse un buco sotto di me e mi prendesse senza farmi ritornare più davanti al maggiore."Eun hai fame?" lei in risposta miagola avvicinandosi al suo cibo e dopo averglielo versato inizia a mangiare come se non mettesse qualcosa di buono sotto i denti da anni.
Sospiro guardando il calendario che si trova in cucina e prendendo una penna lì accanto segnando una x sul giorno di oggi.
Per me non cambia e non cambierà mai nulla, iniziare un anno nuovo o meno, tanto il mio tempo è segnato dal destino. Farò ventiquattro anni e questo sarà il mio penultimo."Perché metti le x sul calendario?" sobbalzo al sentire una voce dietro di me. Mi volto incrociando lo sguardo di Jimin che per la prima volta mi fa sentire sotto pressione portandomi ad abbassare il volto.
"È un modo per segnarmi i giorni che passano. Buongiorno comunque hai dormito bene?".
Per la prima volta sento lo sgiardo di qualcuno così potentemente come se volesse leggermi dentro ma non è in grado di farlo. Si avvicina a me sempre con un espressione dura sul volto.
"Giorni contati" sussurra tra sé e sé osservando un punto vuoto dietro di me. Al sentire quelle parole mi si congela il sangue facendo tremare il mio cuore.Non è possibile che io abbia detto qualcosa a riguardo la mia vita vero? Sono sempre stato attento con tutti su come parlare e cosa far uscire.
Lui incrocia lo sguardo di nuovo sul mio e sorride.
"Non facciamo colazione?" chiede andando a sedersi e guardandomi con i suoi occhi grandi, come un bambino che aspetta il suo dolce.
Sono ancora scioccato da ciò che è successo, ma, mi volto andando verso il frigo e iniziando a preparare qualcosa."Jim, per caso ho detto qualcosa che ti ha infastidito ieri? Sai da ubriaco non riesco a controllarmi."
"No, per niente anzi eri parecchio divertente continuavi a borbottare frasi sconnesse e a volte ti lamentavi della vita."
"Seriamente cosa ho detto?"
"Perché il mondo deve uccidermi così presto?"
Dice ridacchiando, ma io non riesco a farlo. Cerco di mettere su una battuta divertente in modo tale da riuscire a prendere il controllo della situazione.
"Ultimamente guardo parecchi film quindi mi ritrovo in quei personaggi a volte." metto su un sorriso finto non volendo che sospetti di qualcosa.
"Certo Kook, certo." borbotta lui continuando a mangiare silenziosamente.Voglio allontanarti da me, dirti di andartene via, che ne soffrirai, ma non posso.
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25 years (JIKOOK)
FanfictionSin dalla nascita il suo destino era già stato segnato. Sarebbe morto all'età di venti cinque anni, così avevano detto i dottori. Jungkook prima di due anni della fine della sua vita, iniziò a chiudersi in sé convincendosi che non avrebbe mai sperim...