capitolo 2 -succo di sanguisuga.

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Dopo quella ambigua conservazione decisi di parlarne con Hermione, insomma, mi avrebbe aiutata sicuramente.

"Cosa?"

Hermione si alzò e immediatamente ripetendo questa parola aggiunse un'espressione stupefatta.

"Dai non dirmi che non lo sapevi"

"Lo sapevo, ovvio. Solo che non mi aspettavo questa conservazione così romantica."

Arrivò Ron, era accompagnato da una strana figura femminile, era bassina mora e aveva gli occhi neri come la pece. Hermione rabbrividì.

"Ciao ragazze!"

La ragazza, afferrò la maglia di Ron, facendo toccare le loro labbra. La maglia era davvero speciale, Hermione ne aveva comprata una così a lui e Harry; quella di Ron si distingueva per il suo materiale, mentre quella di Harry era di cotone, quella di Ron era interamente di lana. Hermione sapeva quanto Ron soffrisse il freddo mentre Harry riusciva a sopportarlo, anzi, aveva perennemente caldo. Per il resto erano uguali, rosso e oro si mischiavano creando sfumature di un rosso tramonto, il colletto era di un oro poco pacchiano, era per ricordare a entrambi quanto valessero come grifondoro.

Hermione a quella vista rabbrividì, la sua reazione mi fece restare immobile, di solito non era mai così impulsiva. Le mani tremavano, quasi come se fosse già arrivata la neve, le sue labbra diventarono bianche come il suo volto.

"Volete restare incollati per tutto il tempo o no? Perché sapete, io e Hermione non vorremmo disturbare la nuova coppia in procinto di matrimonio."

Hermione rise e non riuscì a trattenersi, ho sempre avuto una lingua tagliente e lo sapevano benissimo. La ragazza si girò e ci guardò male, notai dalla divisa che era una corvonero.

"Bene, vedo che più passa il tempo e più diventi tagliente."

Sorrisi a Ron e questo fece sì che la ragazza mi tagliasse la testa con lo sguardo.

"Lei è Noelia Jones, è una corvonero del quarto anno."

"Piacere Noelia. Io sono t/n e la mia amica è Hermione Granger."

Fece un segno di disgusto con il viso, sorrisi compiaciuta.

"Noelia, perché non racconti a Ron di quanto siamo amiche?"

Lo ammetto, iniziai ad istigarla. Noelia Jones mi prese di mira per i primi due anni perché a differenza sua avevo difficoltà a relazionarmi con le persone. Harry, Ron e Hermione non se ne accorsero mai, in quel periodo non avevamo stretto così tanto proprio per la mia difficoltà.

"Noelia forza, ricordi quelle frasi motivazionali? Com'è che dicevi?"

La rabbia superò i limiti, portavo molto rancore nei suoi confronti, ha causato in me molte insicurezze, anche nel lato fisico.

"Mangia di meno, fallita, non hai amici, vergognati. Ricordo bene?"

L'aria diventò pura tensione, amavo mettere in difficoltà chi in passato mi aveva ferito. Ron si avvicinò a me, ci guardammo negli occhi e mi trasmise delusione pura.

"T/n, sei la mia migliore amica. Perché fai questo?"

Io e Ron ci mettemmo in disparte, mentre Noelia e Hermione si lanciavano occhiatacce.

"Ron, non credere che io non sia felice per te. Sono molto felice, la tua felicità mi fa stare bene, come mi fa stare bene che il mio migliore amico abbia trovato la sua persona. Ma, Noelia mi ha reso la vita un inferno, e non sarà facile dimenticarlo."

Ron mi guardò con disinvoltura, quasi in imbarazzo per poi andarsene con Noelia senza riferire parola.

"Ho esagerato?"

Hermione scosse la testa, mi lanciò uno sguardo di compassione, non ne avevo mai parlato nemmeno con lei. Improvvisamente entrò Harry.

"Credo che Ron oggi si sia svegliato nervoso."

"Colpa mia, abbiamo litigato."

Harry sapeva com'ero fatta, ormai non si meravigliava più, anzi, gli scappava sempre una risata.

"Si può sapere perché ridi?"

Dissi facendo una finta faccia offesa, questi momenti si verificavano spesso tra di noi, litigavamo spesso ed eravamo uno la spalla dell'altro.

Avevamo lezione di trasfigurazione, la McGranitt era la mia professoressa preferita, era sempre comprensiva con tutti ed era molto potente oltre ad avere un passato non molto felice.

Purtroppo per me, avevamo lezione con i serpeverde, questo significa che sarei dovuta stare con Draco nella stessa stanza.

Arrivammo e la McGranitt era assente, così, Piton occupò il suo posto e ci portò nell'aula di pozioni. Con Piton avevo un rapporto in continua discesa.

"Oggi, potremmo recuperare una delle pozioni in cui entrambe le case fallite di più, in particolare degli alunni."

Disse questa frase guardandomi al finale, questo mi infastidiva molto, mi considerava una fallita.

Poi guardai Draco, aveva la chioma spettinata, era un segno alquanto strano.

Iniziammo con la pozione restringente, una volta, feci restringere il calderone e andò a finire tutto sui libri.

Avevo tutti gli ingredienti tranne il succo di sanguisuga, ma prima che potessi spostarmi Piton si avvicinò ad alcuni libri e la mia curiosità non mi dava pace, mi avvicinai per vedere quali stesse cercando ma venni scoperta.





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