capitolo 13 -Non farmi più del male.

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Mi incamminai verso il suo studio, mi fece entrare e come sempre rimasi incantata da tale splendore.

"Professore, voleva vedermi?"

Si girò chiudendo di scatto un libro, era grande, di un rosso corallo opaco, c'era tanta polvere e sembrava molto antico, quasi sembrava lo stesso che vidi da Piton. Strizzai gli occhi cercando di intravedere qualcosa ma non vidi nulla.

"Sì signorina t/n, ho chiesto di vederti per dirti che non farai più lezione con i grifondoro."

Spalancai gli occhi incredula, grifondoro era la mia casa, tutto questo era un'assurdità.

"Professore non vorrei mai mancargli di rispetto, però vorrei una spiegazione."

"Il professor Piton ha notato che quando svolgi lezione di pozioni con i corvonero non hai distrazioni, abbiamo avuto un confronto tra docenti e tutti sono d'accordo."

Non potevo crederci, sbuffai pensando al professor Piton, sarebbe stato la mia rovina.

"Faremo in modo che capiti solo lezioni corvonero-tassorosso. Non avrai distrazioni."

"Non sarebbe stato più semplice fare solo turni grifondoro-corvonero? Chiedo semplicemente." -dissi disperata.-

"No signorina, non è possibile."

Guardai di lato e alzai gli occhi al soffitto, sembrava surreale. Sembrava un inferno tascabile.

"Per quanto?" -chiesi.-

"Finché sarà necessario signorina."

Mi alzai in piedi e sbuffai involontariamente. Silente mi invitò a sedere nuovamente e ovviamente non poté che farlo.

"T/n, lascia che ti racconti un po' di tua madre."

"Professore, io ricordo mia madre, la vedo nei miei sogni, nel mio cuore, ricordo la sua voce."

Silente accennò una risata.

"Non sai il suo passato ad Hogwarts, lascia che te lo faccia vedere."

Ci alzammo e andammo al pensatoio, Silente lasciò che una lacrima gli bagnasse il viso, la versammo nel pensatoio e immersi la testa.

Ed ecco che vidi ogni minima cosa.

Vidi mia madre con Lily, la defunta madre di Harry. Sapevamo che fossero molto amiche e questo ogni volta era un sollievo.

Lily aveva un vestito rosso, merlettato leggermente e con vari riflessi luccicanti, mentre mia madre aveva un vestito rosa antico con qualche trasparenza in petto, anche esso con piccoli luccichii.

Erano in procinto di andare al ballo del ceppo, arrivarono nella sala dove si sarebbe tenuto il ballo e tutti le ammirarono, si girarono come avessero visto degli angeli.

James Potter si avvicinò a Lily, le porse la mano e salutò mia madre. Poi, venne un ragazzo dai capelli castani, leggermente chiari e porse la mano a mia madre.

Ballarono tutta la notte, sembravano incantati l'uno dall'altro, sembravano innamorati come la vita e la morte, come la luna ed il sole.

Guardando attentamente, il ragazzo la portò in un angolo nascosto, dandole un piccolo pacchetto nero.

"Gabriella, questo è per te, me lo ha dato quella persona. Custodiscilo per nostra figlia."

Il pacchetto venne aperto, al suo interno c'era la mia collana. Quel ragazzo era mio padre e quella collana esattamente di chi era?

I ricordi finirono, ritirai la testa e guardai Silente con le lacrime agli occhi.

"Mio padre, la collana. Per favore professore mi aiuti."

Lo pregai con le lacrime che non cessavano di scendere, si commosse anche lui e mi rispose guardando di lato.

"T/n, un giorno lo scoprirai, ma oggi no. Mi duole dirtelo ma non saresti pronta, la tua è una storia complicata, non ha né inizio né fine. Se te la raccontassi ora non vivresti più come prima. Fidati del vecchio Silente. Avrai più risposte che domande."

Abbassai il capo ma pensai a quel ragazzo, a mio padre.

"Era studioso?" -feci una pausa.- "Mio padre, com'era?"

"Era il più premuroso del suo gruppo di amici. Avrebbe dato la vita per loro, era timido ma gioioso con gli occhi sempre illuminati. E quando incontrò Gabriella, lei gli fece trovare la strada per la felicità."

Sorrisi, non potevo avere tante informazioni, ma questo, questo mi bastava.

Salutai Silente e andai via, vidi Draco seduto accanto al muro di fronte, era distrutto, aveva occhiaie porpora che incorniciavano i suoi occhi umidi.

"Draco."

Alzò la testa, una lacrima scese dal suo volto e mi abbracciò. Ricambiai dopo due secondi e dopo sentì sussurrarmi all'orecchio.

"P-Per favore t/n, n-non dipende da me, n-non p-posso raccontarti tutto." -disse singhiozzando.- "Non per mia volontà."

"Draco, tranquillo. Ho parlato con Silente, tempo al tempo, ha detto che se scoprissi tutto ora non riuscirei a sorreggerlo."

"T/n, se c'è una cosa che posso dirti, è che tutto quello che sto facendo è solo e unicamente per te, per rimediare i miei errori. Sono stato un coglione in tutto, non volevo darti la colpa per Hermione, né tantomeno tutto quello che ti ho detto, non lo pensavo davvero."

Era tremendamente malconcio, lo abbracciai senza spiegazioni e gli lasciai un bacio sulla guancia.

"Per favore, non farmi più del male."

"Lo prometto."

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Scusate per questi capitoli un po' tristi, voglio farvi entrare nel personaggio, voglio che capiate t/n, voglio che siate lei. Draco le ha fatto tanto male, ma lei nutre un sentimento molto forte. Mattheo ha qualcosa per cui lei non può incontrarlo, qualcosa di molto profondo che sarà tremendamente umano.
Come sempre vi ricordo di seguirmi su Instagram gigixgryffindor dove a breve risponderò a delle curiosità, e come sempre, grazie per le piccole grandi soddisfazioni che mi date.

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