capitolo 5 -sto arrivando, mamma.

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QUESTA È LA COLLANA DI T/N

QUESTA È LA COLLANA DI T/N

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Scelsi in fretta i miei vestiti, ero abbastanza nervosa, ma, niente avrebbe potuto rovinare questo giorno.

Ricordai Hermione, in un certo senso la capì. Era solo preoccupata per me, per quello che sarebbe potuto accadere considerando i precedenti.

Così ricordai tutto, ricordai ogni parola di quel giorno, ogni urlo, ogni emozione, ogni sussulto rimasto in gola.

FLASHBACK

Alzai la bacchetta cercando inutilmente e disperatamente di fare qualcosa che potesse salvare la vita dei miei amici, la mia ormai era quasi finita. Un colpo, uno spintone e avrei raggiunto mia madre. Sorridevo, dopotutto non è come pensavo, avevo un nodo in gola e un sorriso disperato. Avrei potuto incontrare mia madre, raccontarle tutto, ma, sarei stata uccisa da colui che consideravo la gioia più grande della mia vita. Mi alzai, il sangue colava dalla mia bocca, ad ogni mio sospiro scendeva sempre di più, ad ogni mio pensiero diventava sempre più scuro.

"Vedo che non ne hai abbastanza t/n. Farò soffrire prima i tuoi amici, e, da nobile quale sono ti lascerò qualche secondo per pensare alla tua inutile vita e distruggerti."

Lui guardava, immobile, senza fiatare. Draco Malfoy stava guardando Bellatrix Lestrange uccidermi, torturare e portare all'esasperazione i miei più cari amici. Erano proprio lì, per me, per Harry.

"Non ci riuscirai, non riuscirai a decidere cosa farne della mia vita, né della loro. Sei solo una squilibrata che non trova pace nella felicità, che non riesce a provarla. Una nichilista."

La sua cattiveria prese il sopravvento, rise, rise a crepapelle. Rise mentre asciugava il suo sangue e lo assaggiava.

Era una scena rivoltante, da brividi. Assaggiava il dolore delle sue vittime.

"Tu, sanguemarcio."

Hermione rabbrividì, era l'unica nata babbana nella stanza. Una stanza nera, nera come la pece, con una puzza di sangue e dolore, grande e con un lampadario antico che faceva spettacolo.

"Non toccarla."

Ron avanzò, ma venne colpito da Draco che lo scaraventò a terra.

"Draco.."

I miei occhi diventarono colmi di lacrime, le mie labbra tremavano mentre le gambe caddero, rivolsi il mio sguardo colmo di disprezzo e delusione verso i suoi occhi, sentivo che c'era qualcosa in lui, qualcosa di diverso.

"L'amore fa così male mia cara t/n. Basta assaggiarne un pezzo per tirare tutto il resto, sembra la cosa migliore che ti possa capitare, ma, solo quando ti delude capisci che era tutto uno stupido gioco. Bravo Draco, un applauso."

Lucius Malfoy entrò dicendo queste parole, ricordo la mia ferita di allora, lui aveva pianificato tutto, solo per portarci nelle mani di Voldemort.

Voleva Harry, ma ciò che mi sorprese furono gli occhi puntati su di me, volevano anche me per una strana ragione a cui tutt'oggi non sono a conoscenza.

Alzai gli occhi, le lacrime percorsero. il mio viso ma ad un tratto la stanza diventò un covo della morte. Harry decise di combattere contro Lucius, Ron disarmò Draco e Hermione fece uscire tutti dalla stanza. C'eravamo io e Bellatrix.   

"SECTUMSEMPRA!"

Caddi in ginocchia, stavo andando da mia madre, stavo morendo per mano di una squilibrata, stavo morendo tradita dalla persona di cui mi fidavo di più.

Avevo ancora la mia collana sporca di sangue, volevo morire stringendola. Strinsi la collana pensando ai momenti più belli della mia vita, stringendola sentivo sempre più forza, sentivo il sangue rientrare in me, le ferite risanarsi da sole.

Bellatrix si allontanò da me, Lucius e Draco erano scappati via con quelle poche forze che gli erano rimaste, mentre lei si stava allontanando impaurita, cercando di arrampicarsi sui muri per evitarmi.

Mi alzai, impugnai la bacchetta e la mandai via.

FINE FLASHBACK

QUESTO È UN CAPITOLO MOLTO BREVE, È UNA FOCALIZZAZIONE SULLA STORIA, SULLA TRAMA, SULLE PARTICOLARITÀ E I RIMORSI.
COSA NE PENSATE DELLA STORIA? GRAZIE PER IL SUPPORTO E PER QUELLO CHE PIANO PIANO STIAMO CREANDO.



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